Poco fa ci sono state consegnate le chiavi della nostra casa. Non sto più nella pelle, muoio dalla voglia di vedere il nostro appartamento.
Quando Oliver apre la porta rimango a bocca aperta, il salone è grandissimo.
Mi invita ad entrare in quello che sarà il nostro nido per tutta la vita, spero.
"Qui potremo mettere una bella cristalliera" dice indicando il muro di quello che sarà il nostro futuro salotto.
"Pensavo più a un mobile per la TV e i libri" dico perplessa. Non ho mai amato le cose in cristallo.
Continuiamo a fare il giro degli ambienti ancora spogli.
Non avrei mai pensato di andare a vivere in un attico di circa 300mq, con un uomo bellissimo e super innamorato di me. Mi sembra ancora tutto così irreale.
Alla fine del tour lo guardo con un sopracciglio inarcato:
"Oliver, abbiamo più camere per gli ospiti che mobili" dico divertita.Non vedo l'ora di iniziare a lavorare nel nuovo ufficio, mancano due giorni e non sto più nella pelle. Quando arriviamo a casa di Olly, all'ingresso troviamo due valigie.
Ci guardiamo perplessi. Un attimo dopo Mark spunta dal corridoio entusiasta.
"Ciao giovani" dice con un grande sorriso "Oliver, hanno chiamato dal negozio di mobili, lunedì arriverà la vostra cucina e la camera da letto" Mark ha davvero un sorriso smagliante.
"Bene. mancano ancora tante cose ma.." dice Oliver pensieroso "potremo iniziare a trasferirci già da martedì se vuoi" ora sorride e io non posso che ricambiare, oggi sono davvero raggiante.
"Papà abbiamo ospiti?" dice Oliver indicando le valigie vicino all'ingresso.
Mark fa una risata simpatica "Porto tua madre a fare una bella gita" e ci fa l'occhiolino.
Un attimo dopo compare Elin, sembra su di giri "State parlando di me?" dice come se ci avesse colto in fallo "Mark hai preso tutto? Buongiorno ragazzi" il suo sorriso è sempre bellissimo e sincero.
"Si tesoro, andiamo o non partiremo più" dice Mark sbuffando ma in tono divertito.
Elin ci dà un leggero bacio su una guancia e sogghignando dice a Oliver:
"Meredith è andata in montagna con delle amiche, non tornerà prima di domani, fate i bravi" fa l'occhiolino ed io arrossisco.
Li vedo sparire nel grande ascensore per andare all'avventura. Sono una bellissima coppia, ancora molto innamorati dopo tanti anni insieme.
Ci avviamo verso la sala da pranzo, Oliver riempie due calici di vino bianco e me ne passa uno, è fresco e buono.
"Hai fame?" chiede premuroso il mio fidanzato.
"Mmh, un po'" faccio spallucce.
"Ti preparo qualcosa, mia madre ha dato il fine settimana libero alle domestiche".
In effetti, ora che ci penso, siamo completamente soli.
Lo vedo armeggiare con coltelli, padelle e taglieri e mi stupisco di quante cose sappia fare il mio fidanzato. Mette sul bancone due piatti con delle fettine di petto di pollo e un insalatiere con insalata, tonno, pomodoro, olive e mais.Si siede accanto a me e iniziamo a mangiare. E' tutto ottimo, quest'uomo è una continua sorpresa.
Alla fine del nostro pranzo, Oliver sta mettendo tutto in lavastoviglie quando un lampo mi attraversa la mente.
"Da quanto stanno insieme i tuoi genitori?"
Mi guarda stupito, come se avessi tre teste o un occhio solo:
"Mmmh... da trentadue anni, ma sono sposati da trenta. Mia madre aveva diciannove anni e mio padre venti, quando si sono sposati"
Rimango basita "mi stai dicendo che tua madre ha quarantanove anni?"
Lui ride "quanti anni pensavi che avesse?"
Ci penso un po' "non più di 46, credo!"
Fa un dolce sorriso "sarebbe felice di sapere che la facevi più giovane".
Si siede nello sgabello accanto e mi attira a se guardandomi intensamente, per poco non cado come un sacco di patate.
"Che c'è?" Dico un po' in imbarazzo. Non avrò mica dell'insalata tra i denti. Oh Dio.
Fa un sorrisetto malizioso "Abbiamo la casa tutta per noi per un intero giorno" i suoi occhi brillano.
Capisco subito le sue intenzioni e gli metto le mani sul petto "cosa vorresti dire Mister Montgomery?" Dico maliziosamente.
"Potremo stare tutto il giorno sul divano a giocare con la mia Xbox" fa la linguaccia e io gli do una leggera pacca sulla spalla
"Mi prendi in giro?" Dico storcendo le labbra.
Scoppia in una risata rumorosa e inizia a farmi il solletico, poi mi stringe di più e ci perdiamo in un dolce bacio. Le sue mani scendono delicatamente dai miei fianchi al mio sedere, mi spingono tra le sue gambe divaricate e devo alzarmi per non perdere l'equilibrio, ora il mio corpo è completamente attaccato al suo, appena si alza faccio scivolare le mani sotto la maglietta aderente, mi stacco da lui per sfilargliela, e torna a baciarmi ma stavolta con più foga, adoro quando mi bacia in questo modo.Mi tira su dal sedere facendomi avvolgere le gambe intorno ai suoi fianchi. Mugolo per la sorpresa ma ho una voglia matta di lui e non voglio staccarmi dalle sue labbra. Un attimo dopo sono sdraiata sul divano con le gambe ancora attaccate ai suoi fianchi, ho fatto proprio bene a mettere il vestito stamattina. Continua a baciarmi intensamente, ogni tanto si stacca per baciarmi l'orecchio e il collo lasciandomi senza fiato, poi torna a me come se non potesse fare a meno delle mie labbra.
Si sposta un po' per sfilarmi le mutande ma non si toglie i pantaloni, torna su di me e riprende a baciarmi, stavolta traccia con la lingua, una linea tra il collo e l'orecchio, per poi torturare il mio piccolo lobo.
La sua mano sinistra si sta tenendo in equilibro, mentre l'altra mi accarezza un fianco e scende ancora provocandomi un brivido..
Le sue dita mi accarezzano piano e delicatamente le parti intime, disegnando dei piccoli cerchi, poi piano si fa spazio dentro di me con un dito, seguendo il ritmo del mio respiro accelerato.
Senza rendermene conto lo invito a continuare quella dolce tortura con le dita finché i miei gemiti non cessano in un 'Oh' pieno di piacere.
Si stacca da me e si alza, si slaccia in fretta i pantaloni e poi li fa scivolare insieme alle mutande, sul tappeto a bordo del divano.
Lo guardo ammaliata, come se fosse una scultura, un pezzo unico.
Ed eccolo nuovamente su di me, il silenzio che si è creato da spazio solo ai nostri respiri. Si fa spazio lentamente dentro di me e finalmente i nostri corpi sono un tutt'uno. Sospirando si muove lentamente e mi passa la punta della lingua sulle labbra. Dio santo, quest'uomo mi farà impazzire un giorno o l'altro.
Per un attimo torno in me e capisco il motivo per cui sento più calore e desiderio di lui rispetto al solito. Non c'è nessun ostacolo che divide la nostra pelle. Niente.
"Oliver fermati!" Dico allarmata un po' troppo ad alta voce.
Si stacca da me per guardarmi in faccia, i suoi occhi grandi sono spalancati.
"Che succede" dice in tono preoccupato.
Non so come dirlo e credo di essere davvero in imbarazzo anche se siamo mezzi nudi a far sesso sul divano dei suoi genitori.
Mi mordo il labbro inferiore interno e finalmente prendo coraggio "ehm..hai dimenticato il preservativo" dico chiudendo leggermente gli occhi.
I suoi occhi grandi pieni di sorpresa si incurvano e sorride, torna piano a baciarmi e sul mio orecchio dice "lasciati andare". Cosa?!Inizia nuovamente a muoversi con un movimento lento e piacevole, poi più veloce, si avvicina al mio orecchio e inizia nuovamente a baciarmi il lobo. Non riesco a non farlo visto che poco dopo sto ansimando e urlando il suo nome come non avevo mai fatto prima, poco dopo mi segue, urlando il mio nome con il volto colmo di piacere.
"Non vedo l'ora di andare a vivere nella nostra casa" dico con un filo di voce, appoggiata al suo petto. Sento il battito del suo cuore ed è come una dolce ninna nanna.
Sposta il braccio che ha su gli occhi e sorride, si solleva leggermente e mi bacia i capelli.Restiamo in silenzio per un po', lui con gli occhi chiusi ed io a guardare chissà cosa.
Penso a quello che è accaduto poco prima e mi immagino nella nostra grande casa, che rincorro un bimbo bellissimo come Oliver, con una risata rumorosa, gli occhi chiari e i capelli scuri.
Oliver ne sarebbe felice?!
Di scatto apre gli occhi, come se avesse sentito i miei silenziosi pensieri. Sbatte le palpebre un paio di volte, deve essersi appisolato.
"Olly..... Ti piacerebbe diventare papà?" dico senza connettere il cervello alla lingua.
Mi guarda stranito, la voce roca "sei incinta?" dice con un sopracciglio alzato.
Scoppio in una risata rumorosa, non so se per divertimento o isteria.
"No, ma stavo pensando a quello che è successo poco fa. Al fatto che tu fossi così tranquillo. Allora, mi sono immaginata nella nostra grande casa, a rincorrere un bimbo che ti somigliava tanto".
Fa il più bello dei sorrisi "I nostri bambini saranno bellissimi. Come te!" dice facendo la linguaccia e stringendomi più forte a lui. A quella frase mi sembra di toccare il cielo con un dito.
Le sue parole rimbombano nella mia mente. Un momento, lo guardo storto "I nostri bambini?".
Lui ride ancora "Si, Lex.. I nostri bambini" dice in modo più marcato "Vorrei che i nostri figli, un giorno crescessero consapevoli di esser sempre presenti l'uno per l'altra. Togliti dalla testa l'idea del figlio unico, fifona".
Non abbiamo nemmeno pensato di avere un figlio che già discutiamo su quanti dovranno essere?!
Oh il mio dolce e premuroso Olly.
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The diary of the time
Roman d'amourUn sogno nel cassetto che porterà Lexy e sua sorella Amy a trasferirsi a Seattle. Ignara di quello che la aspetta in quella grande città, Lexy inizierà la sua avventura alla ricerca di nuovi stimoli, nuove amicizie, nuove emozioni, e chissà, magari...