Capitolo 15

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Siamo in macchina da dieci minuti e Oliver è piuttosto silenzioso. Guardo l'orologio, segna le 4.
Quando squilla il telefono, schiaccia il tasto dal volante: "Oliver tesoro, ci sono novità?" la voce di Elin rimbomba in tutto l'abitacolo provocandomi un enorme fitta alla testa.
"Mamma sei in viva voce, parla piano per favore. Qui con me c'è Lex ed ha un forte mal di testa" sembra che mi legga nel pensiero.
"Lex tesoro, tutto bene?" dalla sua voce intuisco che è preoccupata.
"Si Elin tutto bene, stai tranquilla!" dico scocciata. Oliver mi guarda.
"Senti mamma, tra dieci minuti sarò a casa. Porto Lexy su così tu la fai stendere nel mio letto, io devo andare a fare una cosa" il mio sguardo passa dal fissare il cruscotto al mio fidanzato. Ha gli occhi pieni di rabbia, stringe forte il volante e il suo tono è freddo. Saluta sua madre e chiude.
Gli chiedo per cortesia di accostare e lo fa subito: "Tesoro hai la nausea?".
"Oliver guardami" gli prendo la testa e lo costringo a fare come ho detto, nel suo sguardo non c'è neanche l'ombra del mio Oliver. "Ti prego tesoro, lascia stare, se ne occuperà la polizia, non fare sciocchezze!".
"Poteva ucciderti con quei pugno, domani sarai un livido che cammina, voglio vedergli sputare sangue" dice guardando altrove.
Quando si accorge che sto piangendo mi abbraccia forte: "Shh tesoro. Non fare così" mi guarda dritta negli occhi e mi da un bacio leggero, "Non andrò da nessuna parte, te lo giuro, starò con te"

Dieci minuti dopo stiamo varcando la soglia di casa Montgomery. Mark e Elin sono sul divano.
Quando ci vedono entrare, schizzano in piedi entrambi. Elin mi viene incontro e mi da una leggera carezza sul braccio:"Come ti ha ridotto quel maiale" dice arrabbiata.
Mark e Oliver si lanciano uno sguardo e Mark fa segno con la testa di portarmi di la.

La camera di Oliver è molto grande, al centro c'è un grande letto pieno di cuscini. Li butta a terra e tira giù il copri letto. Mi fa sedere sul letto e sparisce. Poco dopo torna con un pigiama rosa pallido e una vestaglia da notte:"Meredith è felice di sapere che sei qui sana e salva". Provo a sorridere ma mi fa male lo zigomo, mi esce una smorfia più che un sorriso.
Mi siedo sul bordo del letto e il mio fidanzato mi aiuta a spogliarmi e mettermi il pigiama. Quando ha finito, apre il secondo scomparto della cassettiera e ne estrae uno per lui.
Si sfila la maglietta e rimango lì, a fissarlo come se non l'avessi mai visto prima. È di una bellezza indescrivibile, non mi abituerò mai a quest'uomo così perfetto.
Il suo telefono avvisa dell'arrivo di una mail, posa la maglia del pigiama e va alla ricerca di quello stupido aggeggio, non importa chi sia o che siano le 4:30 del mattino, perché mi sta permettendo di ammirare ancora questo dio greco. Quando torna vicino al letto, gli afferro la cintura e lo tiro verso di me. Rimane in piedi a guardarmi, con aria interrogativa, poi si avvicina ancora di più e mi abbraccia, per almeno cinque minuti resto attaccata a lui, con le braccia strette intorno alla vita  dell'uomo che amo.
Piano e con calma inizio a baciare ogni centimetro delle sua pelle, dei suoi addominali sviluppati.
Mi prende per mano e mi fa alzare: "Tesoro non sono sicuro che sia una buona idea. Sei stanca e non vorrei farti male. Il tuo corpo ha subito già troppa pressione per oggi".Il mio sguardo si incupisce e Olly se ne accorge subito "Non fraintendermi. Non sto dicendo che non voglio fare l'amore con te. Fosse per me ti terrei a letto tutto il giorno" dice con un sorriso malizioso "ma devi riposare e" non fa in tempo a finire la frase che gli poggio il mio piccolo indice sulle labbra, lo faccio scorrere fino al mento e gli poso le mie labbra delicate sull'angolo della bocca.
Lui sussulta e mi stringe i fianchi, poi allenata piano la presa, ma non prima che i nostri corpi siano attaccati.
Lo bacio giù fino al collo, poi salgo verso l'orecchio e gli mordicchio il lobo. Ha gli occhi chiusi, sento il suo respiro farsi più pesante e il suo cuore accelerare. Vorrebbe dire qualcosa ma io dico piano nel suo orecchio "shhh". Continuo a baciarlo piano, ma quando gli slaccio la cintura e i jeans, sospira: "Lex vuoi farmi morire?" Ride.
"Perché?" Dico seria.
"Perché sei già molto eccitante anche con questo pigiama orrendo addosso, se fai così mi rendi le cose ancora più difficili!"
"Stai cercando di opporre resistenza Mr Montgomery?!" Dico abbassandogli i pantaloni.
Lui scoppia a ridere "a questo punto direi che non serve a molto". Inizia a spogliarmi piano per paura di farmi male, quando vede che il grande livido che mi è uscito sul braccio è diventato di un Viola-nero chiude gli occhi e sospira, credo che gli ci voglia tutto l'autocontrollo che ha in corpo per non vestirsi e andare a cercare Christopher.
Gli prendo delicatamente la faccia e lo costringono a guardarmi: "Tesoro va tutto bene" e lo bacio..
Sono ormai le cinque quando riesco a farlo entrare sotto le coperte, mezzo nudo e splendido.
Facciamo l'amore, il mio fidanzato è delicato ma deciso, non vuole farmi male ma sento la grande voglia che ha di me. Un ora dopo mi sta accarezzando delicatamente i capelli "è stato fantastico!" i suoi occhi sono pieni d'amore. Vorrei rispondergli ma crollo in un sonno profondo.

The diary of the timeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora