1. Harry e Louis

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Atene 330 a.C.

Faceva estremamente caldo quel giorno ad Atene ed assistere alle lezioni era diventato davvero insostenibile.

Il maestro Aristotele continuava imperterrito a percorrere il colonnato coperto del giardino, discutendo di logica e sillogismi, ma, francamente, a Louis interessava ben poco.

Non gli importava per niente capire perché..." Se tutti gli uomini sono mortali e se Socrate è un uomo, Socrate deve essere mortale"!

Il ragazzo era più interessato al bellissimo fondoschiena del suo amico Harry, che ondeggiava invitante davanti a sè, mentre il suo proprietario camminava, seguendo l'interminabile lezione.

Fortunatamente giunse l'ora del pranzo e tutti i discepoli si diressero alla mensa, per consumare il pasto frugale che la scuola offriva loro.

Louis fece in modo di sedersi vicino ad Harry e, non appena gli fu accanto, gli infilò una mano sotto la tunica per stringergli la coscia.

" Dopo ci appartiamo un po'? Ho una voglia incredibile di sprofondare nel tuo bellissimo culo..."sussurrò maliziosamente Louis.

" Ma pensi solo al sesso tu? " chiese ironico Harry, togliendosi dalla fronte i ricci scuri che gli cadevano sugli occhi.

"Andiamo,dai...abbiamo sedici anni, amico mio.
Tra un paio d'anni ci dovremo sposare e avremo un sacco di obblighi, primo fra tutti quello di mettere al mondo figli per continuare la nostra stirpe.
Divertiamoci finché possiamo! "

" Guarda che nessuno ti obbliga a sposarti con una donna, anche alcuni uomini possono mettere al mondo figli.
Mio nonno ha avuto un maschio, mio padre, dal suo compagno ed erano felici insieme. "

" Harry....la tua famiglia, pur essendo una delle più nobili e ricche di Atene, ha idee strane, io non le condivido e nemmeno i miei genitori.
Mi vergognerei a morte ad avere un figlio da un uomo...mi farebbe schifo...."

Il ragazzo riccio si offese e voltò lo sguardo sul suo piatto, prestando attenzione al pesce e alle verdure che costituivano il suo odierno pasto.

" Scusa, non volevo offendere la tua famiglia...mi dispiace " sussurrò Louis.

" Ti perdono...ma solo perché ho voglia anche io di fare sesso."

" Così ti voglio....e poi noi non abbiamo problemi di gravidanze...se tu fossi predisposto a generare, a quest'ora avresti messo al mondo decine di bambini...viste tutte le volte in cui ti ho scopato"

"Per Zeus, Louis, hai la finezza e l'eleganza del letame che gli schiavi usano per concimare i campi " sbottò Harry.

" Non ti lamenti, però, del mio modo di fare quanto ti....."

" Louis, Harry...basta chiacchierare!
Il pranzo deve essere un momento di riflessione personale non lo scambio di pettegolezzi come fate voi due " li rimproverò uno degli aiutanti di Aristotele.

" Scusa " risposero insieme i due ragazzi, chinando la testa sui loro piatti.


Ciao a tutti!
Spero che la nuova storia vi piaccia.
Se avete studiato Aristotele a scuola, vi ricorderete come è pesante e difficile da studiare la logica...io l'ho sempre odiata!

Se ve lo state chiedendo...sì, in questa ff, ci sarà un bel po' di angst...🙄

Compagni di scuola (Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora