Aggiungi un posto a tavola

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Sei nervoso, ti tormenti le mani sulla soglia della Sala Grande.

Tu ed Harry dovevate incontrarvi là, ma lui non è ancora arrivato.

Ma forse è perché tu sei in anticipo.

La gente passa, e tu ti mimetizzi come puoi nelle insenature del muro.

Stai quasi pensando di andartene, quando lo vedi arrivare, un sorriso smagliante in volto.

Ti nota all'istante.

-Ehi, Draco! Allora, entriamo?-

-Si-

Ti affianchi a lui, e all'improvviso ti senti pervadere da uno strano e inaspettato coraggio.

Entrate.

Non appena mettete piede dentro, tutti si girano a fissarvi.

È fastidioso.

D'altronde questo era prevedibile, no?

Ti giri, vi fissate un istante negli occhi.

Nel suo sguardo leggi la determinazione ad affrontare qualsiasi maldicenza pur di averti accanto.

E continuate a camminare.

Ma è quando vi sedete al tavolo rosso e oro che iniziano i mormorii.

Ma ci farai ben presto l'abitudine.

O, per meglio dire, saranno loro a farsi l'abitudine di vedervi insieme.

O almeno lo speri.

La sala è ancora semivuota, per fortuna, quindi avete a disposizione tutto lo spazio che volete.

Optate per due posti in fondo, al margine estremo della tavola, per non essere disturbati.

Vi sedete.

Ormai vi avranno notato anche i professori, ma poco importa.

Sei arrivato fin qui, e non hai alcuna intenzione di tornare indietro.

Poco dopo, a voi si affiancano Weasley e la Granger.

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-Ciao, ragazzi!- saluti, affabile.

Guardi i tuoi amici per osservare la loro reazione.

Leggi lo stupore nei loro volti.

Oh, beh.

Di certo non se lo aspettavano.

È lei la prima a parlare.

-Oh, ciao, Malfoy. Come va?-

Ti giri verso il biondo, notando che si è irrigidito impercettibilmente.

-Una meraviglia, Granger-

Apprezzi lo sforzo di Draco di essere cortese, così come quello di Hermione.

Ma come l'avrà presa Ron?

-Questo è il tavolo dei Grifondoro- fa notare. Come se non lo sapeste...

-L'ho invitato io a mangiare con noi, oggi. Spero non ti dia fastidio-

Ormai tu e lui vi conoscete da anni, e ti basta uno sguardo per capire che lui non è esattamente entusiasta di averlo con voi.

Ma Hermione interviene.

-Suvvia, Ron, che sarà mai, per una volta!- dice, in tono carezzevole, e il rosso si rasserena un pò.

Cerchi di trattenere una risata al pensiero di come lei ricompenserà poi lui di questo "immane sacrificio".

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Stare a tavola con gli amici di Harry non è poi così male, dai.

Non hanno nemmeno dimostrato ostilità nei tuoi confronti.

Più per Harry che per te, immagini, ma non fa niente.

Una volta superata l'iniziale diffidenza, è diventato addirittura piacevole, pranzare in compagnia, anche se avete parlato poco e niente.

Ti sei perfino dimenticato di essere l'oggetto di molti nuovi pettegolezzi.

Il cibo non era poi così diverso da quello che mangiavi tutti i giorni nelle cucine, ma acquista un altro sapore.

Chissà se è perché per una volta hai avuto il coraggio di affrontare le occhiate cariche di disprezzo che ti rivolgono tutti, o perché avevi Harry al tuo fianco...

O forse hai trovato la forza appunto perché c'era lui con te?

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A/N:

I lettori dissero "Continuaaa", e fu così che la scrittrice aggiornò l'indomani.

No, veramente, sono rimasta in piedi la notte per farvi avere questo capitolo al più presto, apprezzatelo.

Ma non vi abituate troppo a questo ritmo, eh.

Un saluto.

I ragazzi che non hanno avuto scelta ~another Drarry fanfic~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora