hai attraversato il cancello
il vaso pieno di sassi
stretto al petto
le foto le hai chiuse nel portafoglio
ti sei guardata allo specchio
una pettinata svogliata al ciuffo
abbracci il peluche bambino
superi i campi coltivati a mais
guardi dritto e segui il sole
sempre
avranno tante cose da dirti gli uccelli
colori sgargianti
e lacrime di vita
sollevi i passi dallo sterrato
lasci la polvere sulle scarpe
raccogli le nuvole
e senti ogni respiro farsi dolce
cosa c'è alla fine lo sai bene
non trattieni un sorriso
smuove il vento
che arrossisce
ti aspetto
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L'uomo col cuore in soffitta
PoetryPuò esistere qualcosa di più precario che raccontare in frammenti la precarietà, sentimentale e non, di oggi? Fabrizio Tagliaferri, non persegue vie scontatamente liriche. I suoi occhi non cercano ispirazione nelle vie celesti, ma restano ben ancora...