ci si osserva in continuazione
sul treno o al ristorante
in un museo o nel metrò
sguardi furtivi
giusto il tempo di un dettaglio
veloce e poi di nuovo
fissi nel nulla
aspettando il nuovo momento
chi è osservato lo sente
sente il peso dello sguardo
vuole vedere chi brama
i suoi capelli
le sue mani
e chi osserva
appena scoperto
gira innocente gli occhi
verso un nulla che non può
essere alibi
è un gioco
scambi
fino alla prossima fermata
alla prossima portata
alla prossima città
ogni giorno ogni posto
ogni istante
puoi giocare con gli occhi
in cerca di altro
di altri
il nuovo che ti affascina
in un totale mondo
che in un istante è tuo
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L'uomo col cuore in soffitta
PoetryPuò esistere qualcosa di più precario che raccontare in frammenti la precarietà, sentimentale e non, di oggi? Fabrizio Tagliaferri, non persegue vie scontatamente liriche. I suoi occhi non cercano ispirazione nelle vie celesti, ma restano ben ancora...