Venere nel cielo
di un temporale
stai in punta di piedi
su quel gradino
che non sai se scendere
o salire
e lì sulle spine
dei tuoi pensieri la tua
ancella vergine silenziosa
osserva i fili intrecciati
sulla tua testa
e si domanda uno sterile come mai
anche lei ha baci da donare
ma rimangono intrappolati
nell'immagine riflessa
sul fiume ciottoloso della vita
in rima
di un matrimonio abortito
per voluttà di pesca
Venere del sole caldo
di aprile portami sul fondo del mare:
lì saprò donare i miei baci
alle onde calme
alle sirene incantatrici
alla sabbia fra le dita dei piedi
abbandonata sul fondo
di un isterico addio
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L'uomo col cuore in soffitta
PoetryPuò esistere qualcosa di più precario che raccontare in frammenti la precarietà, sentimentale e non, di oggi? Fabrizio Tagliaferri, non persegue vie scontatamente liriche. I suoi occhi non cercano ispirazione nelle vie celesti, ma restano ben ancora...