MI PUOI CHIAMARE?

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hai deglutito tutto te stesso

con la voglia di perdersi

di sprofondare

negli occhi verde Dublino

nella pelle sabbia atollo


risalgo il fiume del tuo corpo

aggrappandomi ai seni morbidi

piccoli riparatori

un fulmine nel cielo

e il caldo delle coperte


cerco i segni del tuo corpo

il tatuaggio giovane

quella cicatrice bambina

irrequieta

dalla finestra i rami degli alberi

abbracciano il tuo corpo

fresco e libero

la mani come foglie

cibo per farfalle

nido per uccelli


vento che gioca tra le pieghe del lenzuolo

con le fiamme del sesso

in bilico tra lo spegnersi e l'accendersi

sottile linea


cerchiami gli occhi

fissali sullo specchio


non perderli mai

L'uomo col cuore in soffittaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora