2) Ricordi

539 52 1
                                    

Peeta

Entro in casa di Katniss per prendere i suoi vestiti e i suoi oggetti. Quando arrivo in camera sua trovo un sacco di disordine: il caos più totale. Così, man mano che metto i vestiti nella sacca, li ripiego e li classifico per colore.
Quando sto per uscire dalla casa, mi ricordo che a Katniss potrebbe far piacere avere qualche unguento di sua madre e la foto di suo padre, così vado in cucina a prenderli e mi ricordo che la madre di Katniss aveva spostato la foto nello studio. Apro la porta e sento ancora quell'odore: l'odore di Snow... Mi avvicino alla scrivania; nel centro del bouquet ormai appassito trovo una rosa, la rosa bianca di Snow. È lì, perfetta, neanche un petalo è appassito. Titubante la prendo in mano e nel momento esatto in cui la tocco i ricordi riaffiorano nalla mia mente, l'intero periodo  che ho passato da prigioniero nel palazzo, le urla mie, di Johanna e di Annie, le interviste con Ceasar dove pregavo i distretti di deporre le armi: tutto mi scorre davanti agli occhi come fosse un film... Inizio a sudare freddo, respirare diventa più faticoso, le pupille si dilatano, vedo solo la rabbia... Inizio a spaccare qualunque cosa mi capiti sotto mano, finché non vedo la foto di Prim sul pavimento con la cornice spaccata: inizio a calmarmi, rinizio a respirare correttamente, in un secondo capisco cosa ho fatto, e con un fil di voce urlo "Cosa ho fatto?!"

Haymitch

Sento un tonfo provenire da casa di Katniss. So che ormai non ci abita più nessuno, perciò corro a vedere cosa sia successo, e trovo Peeta davanti ad una scrivania, in ginocchio a piangere. Intorno a lui trovo vasi rotti e vetri spaccati, e capisco subito che ha avuto una crisi; appena mi vede dice con un filo di voce: "Uccidimi!"
"No Peeta, non ti ucciderei mai: lei ha bisogno di te." gli rispondo mentre lo aiuto ad alzarsi. "Okay", mi dice. Prendo la sua borsa e lo riaccompagno a casa.
Mentre rientriamo, dico a Peeta di andarsi a riposare e racconto a Katniss della sua crisi. Le consiglio di andare con lui mentre le faccio l'occhiolino; lei annuisce e me ne vado dicendo "Va da lui, dolcezza."

Hunger Games: Dopo la pioggia c'è sempre il sole.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora