18) Gli allenamenti

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Dopo averci mostrato il suo mini registratore Andrew se ne va. Haymitch inizia a parlare << Quello è pazzo, ma forse il suo arrivo può giocare a nostro favore. Pensateci bene, per noi in fondo conta solo che i prigionieri vengano liberati. Di gloria ne abbiamo già avuta abbastanza, lasciamo a lui il merito.>> Io non lo trovo giusto. Sono d'accordo con Haymitch quando dice che di gloria ne abbiamo già avuta abbastanza, ma penso anche che non sia giusto che il merito del salvataggio, vada ad un uomo a cui non interessa nulla delle vite salvate. Ma credo anche che se questo è l'unico modo per salvare Prim, allora farò come vuole Andrew. Allora mi limito a dire <<sono d'accordo con te>>. Dopo un ora usciamo dalla sala conferenze, e torniamo nelle nostre stanze con l'impegno di presentarci tra mezz'ora in giardino,per prendere una limousine che ci porterà al centro di addestramento. Appena arrivati in stanza Peeta mi bacia per diversi minuti, passionalmene. Ma poi all'improvviso si stacca e mi dice <<Ti amo, non dimenticarlo mai. >>e io lo riprendo a baciare intensamente e poi gli dico << come potrei mai dimenticarlo >> poi lo abbraccio fortissimo, come se qualcuno potesse portarmelo via. Ma io non lo permetterò mai!
Mentre siamo ancora abbracciati bussano alla porta, apro e la donna delle pulizie mi consegna due sacchi di carta con lo stemma di Panem sul lato. Lo apro e dentro trovo dei leggins e una maglia di licra, neri a strisce bordoux, sempre con lo stemma di Panem in oro sulla schiena. E delle scarpe da ginnastica. Do uno dei sacchi a Peeta e vado a cambiarmi in bagno. Mi vesto e mi faccio la mia classica treccia laterale ed esco dal bagno.
Siamo tutti in giardino ad aspettare la limousine. Prim e Mich si avvicinano a me e a loro padre, e mentre ci guardano negl' occhi e ci danno due scatoline, una a me e una a Peeta. Le apriamo e io trovo la mia spilla con la ghiandaia imitatrice, e subito mi si inumidiscono gli occhi, l'oro della spilla brilla al sole ed intanto io mi perdo nei miei pensieri. Ripenso a tutto ciò che è accaduto negli ultimi diciassette anni: il mio matrimonio, la nascita di Mich, quando sono rimasta incinta di Prim, quando è nata, i loro primi passi. Non posso perdere anche questo. Nella scatolina di Peeta c'è il medaglione che mi regalò prima che lo portassero a Capital City, solo che al posto delle foto di Gale , mia mamma e Prim, c'è una foto mia mentre sorrido, una del sesto compleanno di Prim e una foto di Mich di quando aveva circa otto anni .Guardiamo i nostri figli negli occhi come se fosse l'ultima volta. Non mi metto la spilla, ma la appunto alla maglia di Prim e le dico << Tesoro voglio che la tieni tu. Questa spilla mi ha dato la forza di andare avanti anche quando sembrava tutto perduto, io ti voglio un mondo di bene, e se io e tuo padre non dovessimo tornare avrai l'oggetto a cui tengo di più al mondo>> Piango a dirotto e Prim mi consola, è una bambina forte, potrebbe diventare la nuova ghiandaia imitatrice, ma io farò in modo che questo non accadi mai e poi mai. Dopo che Peeta da il medaglione a Mich arriva la limousine . dopo circa 15 minuti arriviamo al centro di addestramento. Tutti esitiamo un pò ad entrare , ma quando entro mi accorgo subito che è stato tutto ristrutturato e per fortuna è totalmente diverso dall'ultima volta che sono stata qui. Non servono spiegazioni su quello che dobbiamo fare tutti ci dirigiamo alle nostre armi, tutti tranne Peeta che è rimasto fermo impalato sulla soglia della porta << Ehi, che ti prende>> gli dico amorevolmente << devi andare con <<Haymitch per la prima sessione delle tue cure >> lui scuote la testa e risponde scoppiando in lacrime << non ce la faccio Katniss >> io lo abbraccio e poi lo bacio, << vuoi che venga con te?>> << no voglio che stai con i ragazzi>>. Così faccio e lascio Peeta nelle mani di Haymitch che lo porta nella stanza dove una volta venivano fatte le sessioni private di valutazione. Io vado dai miei figli, e insieme ci dirigiamo verso la parte dedicata al tiro con l'arco. Prendo in mano la mia amata arma e faccio vedere loro come fare, dopo di che mi siedo e li guardo provare. Chissà cosa staranno facendo a Peeta in questo momento, chissà se sta soffrendo, chissà a cosa pensa. Quanto vorrei che fosse qui con me ora. La voce di Prim interrompe dai miei pensieri: << Credo di aver capito mamma!>> la vedo incoccare la freccia prendere in pieno il cuore del manichino << Bravissima Prim>> le dico sorridendo, sono davvero orgogliosa di lei, sono felice di vedere ciò che è diventata. Dopo un po' è Mich a parlare << Mamma io non credo che sia questa la mia arma>> scaglia la freccia e manca il bersaglio, soffoco una risatina e gli rispondo << Non ti preoccupare appena arriva tuo padre vi porteremo a provare la spada>> prendo un altro arco e mi metto a fare un paio di tiri con loro. Mich manca quasi tutti i bersagli ed invece Prim li centra quasi sempre , credo che Mich non sia proprio portato per il tiro con l'arco. Dopo circa 10 minuti arriva Peeta, e andiamo tutti a provare le spade, e restiamo li per altre due ore, finché non arriva la limousine che ci riporta al palazzo.

Hunger Games: Dopo la pioggia c'è sempre il sole.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora