Mozzarella!

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Non potevo crederci. Il bel ragazzo della jeep rossa era nella nostra classe di letteratura inglese e mi stava osservando apertamente.
Cercai lo sguardo di Mary, la quale però ascoltava l'interrogazione del povero studente sprovveduto.
Non avendo trovato un supporto dalla mia amica, rivolsi la mia attenzione al primo banco di destra, nella prima fila.

Da quella distanza potevo studiarne il viso, d'altronde lui si era girato quindi potevo osservarlo senza aver paura di sembrare sfacciata.

Aveva la mascella un po' larga, il naso magro alla francese e una bocca carnosa da mangiare e succhiare.

"Dai Emy, non è il primo ragazzo che vedi e non sarebbe nemmeno il primo che baci... però mio Dio è proprio bello"pensai tra me, analizzando quel splendido volto.

Portava una pietra rossa sull'orecchio sinistro, intonata con i riflessi ramati dei suo capelli.

Le mani avevano cominciato a sudare e la matita che stavo torturando finì per spezzarsi in due.

"Bene, allora dopo aver capito che il signor Simpson non ha studiato il romanzo, come tutti voi, direi che possiamo partire proprio da qui... a meno che le nostre due amiche nuove non conoscano l'opera" esclamò il professore osservando me e Mary da sotto gli occhiali.

" Bé...La fattoria degli animali...." cominciò Mary "aveva molte bestie, tra cui i maiali. Un giorno capitò.."

" Bene, abbiamo capito che la signorina dalla chioma rossa non è molto preparata sull'argomento; proviamo con la sua compagna" disse l'insegnante, facendomi cenno con la mano di rispondere.

" E' un'autentica satira. Orwell paragona il governo degli animali al comunismo sovietico di Stalin. Le bestie dapprima vogliono essere liberi dal padrone uomo e ci riescono grazie ai maiali. Quest'ultimi saliranno al potere con l'aiuto dei cani in veste militare. La trama finisce con gli alleati che banchettano assieme, cibandosi degli altri animali. Praticamente si degradano allo stesso livello dell'uomo" risposi aggiudicandomi un sorriso compiaciuto dal docente.

" Si degradano allo stesso livello dell'uomo?" chiese con sarcasmo una voce profonda dalla prima fila.

" Oh bene. Dica pure signore Blais, quello che ha detto la sua compagna è tutto corretto. Anzi, mi sorprendo che la signorina...".

" Mann, professore" suggerii prontamente.

" Grazie cara. Comunque come dicevo mi meraviglio che la signorina fosse preparata" concluse l'insegnate, sorridendo al tipo dal bellissimo orecchino rosso.

" Certo signor Brown, ma non possiamo dire che l'uomo ha un comportamento degradato. Cioè l'uomo non è allo stesso livello delle bestie e .." sbottò il ragazzo.

" Mi scusi professore" cominciai, rivolgendomi direttamente al ragazzo "A volte gli uomini, non tutti ovviamente, ma una gran parte si comporta peggio delle bestie . Un animale non costruirebbe mai una pistola per uccidere un altro animale. L'uomo sì!".

" L'uomo ha una ragione e non si basa soltanto su istinti primordiali. Prendiamo ad esempio i lupi. Non rispondono a niente e nessuno, devi ucciderli per fermarli.".

"Premesso che non trovo nessun legame con la fattoria degli animali, bisogna farsi un esame di coscienza. L'uomo uccide. Assassina alberi, foreste , l'habitat dei lupi e non solo di questi bellissimi animali! L'uomo è il più grande distruttore della natura fino a farla degradare a sua forma e immagine".

Il ragazzo, ormai paonazzo dalla rabbia, fece per ribadire aprì la bocca, ma la rinchiuse subito.

" Bene, signori, abbiamo assistito ad un dibattito. Presumo che non sarà l'unico di quest 'anno. Ora se le nuove signorine vogliono venire alla cattedra per presentarsi" esortò il professore.
***

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