La Zingara.

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"Sei proprio irrecuperabile Emy!"-si lamentò esasperata Mary tirandomi per un braccio verso il parcheggio dove ci aspettava il fratello maggiore di Mike per accompagnarci a casa-"Sono senza parole. Ho capito che ami gli animali, ma inseguire un gatto per accarezzarlo. Ti sei quasi persa in mezzo a quel caos di convogli chiamati casa da questa gente, anzi da questi ladri".

Non risposi nemmeno.
Stavo ancora rielaborando quello che era successo poco prima proprio nel punto in cui avevo detto di aver perso di vista l'animale.
In realtà, non ero in grado di togliermi dalla testa gli occhi di Jason che mi supplicavano di fare attenzione e di non mettermi contro a Juliette.
Quella ragazza mi stava sempre più antipatica anche se doveva avere qualche potere a me sconosciuto; non aveva nemmeno toccato Jason eppure era caduto in ginocchio.

Infine, il gesto che aveva fatto il ragazzo prima di andarsene mi aveva lasciato turbata.
Nessuno aveva mai annusato i miei capelli e sapere che a quella bellezza naturale non passavo inosservata rendeva la situazione ancora più eccitante e intrigante di quello che era.

"Comunque abbiamo visto il tuo amico"-esclamò Oceane.

"Ahn, sì e chi sarebbe?"-chiesi senza pensare alla risposta.

"Jason con la sua fidanzatina erano incollati come due piovre"- disse ridendo la ragazza.

Rimasi un attimo in silenzio, ero veramente perplessa da quello che aveva appena detto la mia amica. Non capivo quella coppia; un momento prima si odiavano e un attimo dopo si mangiavano la faccia.

"Dio li fa e li accoppia!"- ribatté Mary aggiudicandosi un'occhiataccia da parte di Mike.

"Secondo me, siete troppo crudeli con loro"-borbottò quest'ultimo affondando le mani nelle tasche posteriori dei jeans.

"Infondo, non è male!"-borbottai-" Jason è un tipo in gamba senza scordare che ha aiutato Mike. Juliette sembra una vipera con una parrucca bionda!"- dichiarai in difesa del nostro compagno di classe.

"Non ti piacerà, vero Emily?"-domandò la mia migliore amica, l'unica che potesse leggermi l'anima meglio di chiunque altro forse anche più di me stessa.

"Piacermi?? Jason ed io? Scherzi?".

" Ti piace lo sapevo. A dirla tutta lo si capisce che tra di voi c'è qualcosa!"

"Se ci conosciamo solo da una settimana!"

"Certo, ma ogni giorno che c'è letteratura inglese sei tutta in tiro e a mensa allunghi il collo per vederlo!".

"Non è affatto vero!"-esplosi.

"Ascolta Emy se non fosse vero non ti arrabbieresti così.".

Da accordo lo ammetto quel ragazzo mi piaceva molto. Era inutile mentire a se stessi, ma i miei amici non lo avrebbero saputo... almeno per il momento.

"So io cosa ci vuole"-intervenne Oceane con enfasi parandosi di fronte a me.

"Sentiamo dottoressa dell'amore?"-domandò Mike alle sue spalle.

"La maga Artemis ti dirà quello che devi fare!"-proclamò la ragazza sorridendo-"Venite seguitemi!".

Ci avviammo verso le bancherelle dove la folla non si era ancora sfoltita, per poi proseguire al confine con il parcheggio del supermercato del porto.

"Si può sapere dove stiamo andando?"-esplose Mary quando uscimmo dal fiume di gente che stava entrando al Luna Park.

"Lì stiamo andando lì"-rispose Oceane indicando una roulotte scura e sfasciata .

Fuori vi era un cartello "Se il tuo futuro tu conoscer vorrai tu qui entrare dovrai!".

"E' questo che intendevi quando avrebbe saputo dirmi quello che devo fare?"-commentai incredula -"Queste persone sono solo pazze che credono nella cosiddetta lettura dei tarocchi, della mano e di quelle sfere magiche!".

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