Dovevo farlo, non c'era un'altra soluzione, non avrei potuto stare tutta la sera accanto all'entrata della palestra.
Da sotto la porta verde a due ante, riuscii a scorgere la luce bianca e la musica pop e le risate dei miei compagni.
Sapevo che sarebbe stata dura, ma sarei riuscita a sopravvivere ad uno stupido ballo... o no?
Bianco.
Il colore scelto da Oceanne, come protagonista per il ballo di quella magica serata, aveva cambiato totalmente l'aspetto della palestra, trasformandola in un regno di zucche e scheletri di ghiaccio.
Al centro del soffitto una palla da discoteca girava lentamente illuminando tutti i miei compagni, vestiti da personaggi usciti da un film horror.
Un brivido lungo la schiena e l'elettricità attorno al mio cuore mi fecero capire che Jason era lì.
Due perle color oceano mi scrutavano con ardore e passione, mentre si avvicinavano in maniera elegante e sinuosa.
Eravamo come due calamite che si muovevano all'unisono conoscendo già a memoria i passi del compagno, sapendo già dove ci saremmo toccati ed avendo nozione del potere che avevamo l'uno sull'altro.
"Sei bellissima, Emily" sussurrò il mio ragazzo, toccandomi con un dito la schiena, rendendomi sua schiava con quel singolo gesto.
Non sapevo cosa controbattere perché ero intenta a registrare ogni minimo particolare del bel Whiteknight: dalla finta cicatrice che ne percorreva il volto al ciuffo biondo rossastro, pettinato all'indietro con del gel, plasmato per ricordare la moda dei tempi andati, dove un vampiro poteva passeggiare liberamente senza destare sospetti.
Feci finta di sistemare il papillon rosso anche se era già perfetto per poi avere la scusa di baciarlo sul collo dietro l'orecchio, facendolo rabbrividire come avevo fatto io pochi istanti prima.
"Ti stanno aspettando" osservai vedendo con la coda dell'occhio Miss Perfezione che marciava sicura con passo deciso verso di noi.
"Ciao Emily" gracidò Juliette con tono aspro ed acido, "bello il tuo vestito, anche se le rose non vivono per sempre e a fine serata saranno appassite".
Rimasi attonita, impossibilitata a rispondere perché avevo promesso di essere meno rigida possibile con mia "sorella", ma la cosa stava risultando impossibile. Juju cercava ogni piccolo appiglio per screditarmi con Jason e con la sua famiglia, ma per fortuna senza riscontri positivi in quanto tutti avevano capito di che pasta ero fatta e come era forte la sovrana della Luna in me.
"Una rosa se bella appena fiorita da appassita risulterà maestosamente unica, come solo una regina sconfitta può essere".
Quella voce.
Avevo passato gli ultimi giorni, le ultime ore pensando di non sentirla più. Avevo provato ad immaginarla, ma mai avrei supposto di sentirla così calda, unica e familiare. Una voce alpha, potente e lussuriosa come solo James poteva avere.
"Mi era sembrato di sentire il tuo odore di cane bagnato: Lupo" digrignò Juliette prendendo sottobraccio Jason e scomparendo in mezzo alla folla.Lancia un'ultima occhiata alla metà della mia anima per poi girarmi verso il mio migliore amico. Sembravamo due sconosciuti erano bastati pochi giorni per cancellare tutto ciò che eravamo stati, tutte le risate, tutti i ricordi, tutti i litigi e tutte le cose mai dette.
"Bello il vestito" sospirai studiando il suo completo rosso bordeaux.
La giacca alla coreana racchiudeva perfettamente il collo lungo e possente del bel giornalista mentre i capelli neri erano stati raccolti in una coda e da un nastro rosso molto simile al colore del mio abito.
"Allora che dici balliamo?" propose James offrendomi la mano destra.
"Certo, balliamo"."Don't know
Don't know, if I can do this on my own
Why do, you have to leave me?
It seems, that I'm losing
something deep inside of me
Hold on, on to meNow I see, now I see"
Il destino stava giocando a nostro sfavore, scegliendo il momento giusto per la canzone dedicata a tutte le coppie presenti alla serata.
La mia mano combaciava perfettamente a quella del giovane lupo così come il mio corpo aderì al suo. Conoscevamo tutti i nostri punti deboli grazie alle avventure e ai pomeriggi passati nella sua casa, quella foresta che di notte nei sogni mi abbracciava come solo un'amica poteva fare.
"Così hai ricevuto il dono della pietra dai Rossi?" disse mio compagno mentre mi faceva girare in senso orario, volando attorno alle altre coppie.
"Sì, il simbolo del fuoco celeste . Celtus mi ha già detto tutto, non avevo nessuno con cui confidarmi. Jason non può.."
"Capire. No Emily, per lui sei solo l'unica cosa che lo divide dall'avere un'anima e basta. Sei solo un mostro".
"Il mostro che ama e che difende. James non voglio parlare di Jason con te. Perché non mi hai più cercato? Mi hai lasciato, non abbiamo nemmeno finito il mio addestramento. Sei scappato alla prima incomprensione".
"Sono scappato da ciò che provo per te, Emily"
Ci eravamo fermati in mezzo alla pista, travolti dai mille mostri che ci volteggiavano attorno."So many questions
So much on my mind
So many answer I can't find
I wish I could turn back the time
I wonder why"Ecco la mia paura più grande decidere tra: fuoco e gelo, estate ed inverno, James e Jason.
Non potevo scegliere entrambi correvano dentro le mie vene, entrambi erano in me. Chiusi gli occhi ed immaginai come era stata quell'ultima settimana senza il lupo, quello stesso lupo che mi aveva aiutato a comprendere chi ero senza mezze misure.
"Non voglio perderti per non aver provato. Ho lasciato il branco, non posso restare laddove non posso essere chi voglio. Io voglio essere la ragione per la quale ti alzi, la ragione per la quale dormi, io voglio essere la tua vita, Emy. Sei buona, forte e coraggiosa. Siamo due teste calde, ma siamo molto simili e tu sei fatta, anzi noi siamo fatti per stare assieme. Per me non saresti un mostro, un ostacolo, ma luce, quella luce che mi condurrebbe ovunque guidandomi fuori dall'oscurità che mi avvolge il cuore. Emily Mann ti amo".
Non potevo guardarlo negli occhi perché avrebbe capito che una parte di me provava e sentiva tutto quello che aveva appena detto, ma non potevo. Amavo James, ma non tanto da poter lasciare il mio Jason, colui che aveva rapito il mio cuore un mese prima. Il Whiteknight era riuscito a rompere tutte le mie barriere riuscendo a non uscire più dalla mia testa e dal mio cuore.
Incrociai i carboni neri ardenti del bel moro, il taglio dell'occhio leggermente allungato finiva con delle piccole grinze che non avevo mai visto. Probabilmente, gli mancavano ore di sonno dovute al nostro allontanamento. Studiai il viso per quella che sembrava un'eternità sapevo che dopo la mia risposta l'avrei perduto per sempre come amico e come compagno di battaglia.
"La tua collana Emily si è accesa".
"Merda, sai cosa vuol dire?".
"Lei è qui".
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LOVE CURSED
WerewolfLa vita di Emily Mann era perfetta fino al suo sedicesimo compleanno. Quando la sua esistenza venne travolta da un paio di occhi grigi azzurri e un segreto di famiglia dimenticato. I SEEK OUT YOU EVERY DAY TO POUR MY HEART INTO YOURS. (Ti cerco ogni...