LOVE CURSED

Maschera.

"Abbiamo un piano vero?" domandò per la quarta volta Juliette, mordendosi le labbra.
"No veramente abbiamo in mente nulla" ribattè Jason, sfregandosi il mento.
"Perfetto!" .
L'aria era veramente pesante e quella che doveva essere una magnifica serata si stava trasformando in un incubo in carne ed ossa. Grisilde aveva trovato il momento giusto per venirmi a cercare, la serata in cui la mia vita avrebbe avuto una svolta in tutti i suoi aspetti.
"Emy, stai bene?" sussurrò James, accarezzandomi il braccio.
In mezzo in tutto a quel caos, il mio migliore amico si turbava per me invece di preoccuparsi del pericolo, riusciva a vedere solo me come gli altri sentivano attorno la presenza oscura che abbracciava la gente che fiumava attorno a noi.
"Ne sei sicura?" miagolò Juliette, con voce mielosa, sciogliendo con un singolo gesto la sofisticata pettinatura degna dell'ingegno di un architetto italiano.
Non mi ero mai resa conto di quanto potesse essere affilata una singola forcina finché non vidi la bionda, incastrarla adeguatamente nella manica della sua camicia color sangue.
"Certo che ne sono sicura!" sbraitai, cercando con lo sguardo un singolo segno della presenza della vecchia megera.

I nostri compagni continuarono a ballare senza destare la minima attenzione alla strana combriccola che si era creata.
Non riuscivo a rilassarmi. Presi in mano il ciondolo rosso che danzava sul petto funesto e brillava animato dal fluido di drago e della luna che racchiudeva.
"Quando i vostri cuori saranno vicini Lei sarà affianco a te" aveva promessoCeltus "non ti lascerà andare mai da sola a combattere colei che le uccise la madre!".
Ero così schiava dei miei pensieri da non riuscire ad udire le istruzioni di Jason dettate vigorosamente ai nostri compagni di avventura. Aveva chiamato i gemelli del bosco che stavano arrivando di corsa, in sella alle loro moto nere, guidate da un'antica magia che permetteva l'invisibilità. Rose non vedeva l'ora di vedere come i giovani umani festeggiavano il passaggio dell'età adolescenziale a quella adulta e di assaggiare qualche bevanda ipercalorica per vedere nuovamente Mose nelle vesti di una mosca ballerina imbranata.
Corsi con gli occhi lungo la palestra. Non sapevamo cosa stavamo combattendo,ma almeno sapevamo con chi. Decisi di sciogliere tutte le catene e liberai i rumori, le vibrazioni, le risate, i passi, i pianti... la vita. Svincolai la vita dei miei compagni, dei miei amici di quelle persone con cui avevo parlato,con cui avevo mangiato o solamente a cui avevo sorriso.
Vidi Oceanne fare gli occhi dolci ad un ragazzo di origine cinese con dei bicipiti da urlo ed un po' più in là il suo ex che lo uccideva con lo sguardo. Sospirai al pensiero di quella ragazza gentile ed unica che si stava uccidendoper qualcosa che voleva, ma non poteva avere. Amava quel coglione, più dichiunque altro al mondo, ma non potevano stare assieme. Chiusi gli occhi e cercai Marina. Seguii con lo spirito le varie anime finché non sentii il suo pianto. Un trambusto sommosso, un viso tormentato e tutto il suo bel l'abito squarciato in due.
"No ti prego, lasciami andare. Verrò a letto con te, ti darò tutto quello che vuoi, ma ti prego...".
Mary fece per tirarsi su, ma la mano pesante di Mike si fece strada su un seno nudo"Una volta anch'io bambina avevo il seno come il tuo!".
Non riuscii più a vedere nulla. Le mani iniziarono a bruciarmi, Grisilde si era accorta che stavo osservando.
"Piccola nipote della grande Iza ti sto aspettando perché non arrivi? O hai paura di me?" sghignazzò Grisilde/Mike togliendosi via gli occhiali "guarda che qui la tua amica, troia, farà solo una brutta fine!".
"Tu sei completamente pazza! Non c'è nessuno qui!" ribatté Mary, crollando in un pianto nervoso.
Dovevo agire, sospirai e ritornai al presente.
"Tutto chiaro ragazzi. Cercherà un posto vicino a dell'acqua probabilmente. Lei e la sua tribù hanno il potere che deriva dai ghiacciai artici...".
"Ha Marina" sbottai interrompendo l'amore della mia vita e facendo girare tutti gli occhi attorno a me.