II

247 11 0
                                    

Dopo che Scott, il mio autista (si perché ho anche un autista da quando sono diventata "famosa"), mi ha lasciata davanti casa, ha accompagnato Deb al suo appartamento. Sono rimasta seduta sul divano a riflette sulle parole della mia migliore amica fin quando mi sono resa conto che dovevo prepararmi per la cena di stasera a casa di Harry. Raggiungo il bagno per potermi concedere una caldissima doccia, prima di ritornare in camera e decidere cosa mettere. Asciugo prima i capelli e, mentre sto indossando i miei skinny jeans preferiti, le note di Ink dei Coldplay, risuonano all'interno della mia camera da letto, costringendomi a smettere di fare ciò che sto facendo per vedere chi mi stia chiamando. Sorrido vedendo che si tratta di mia madre, considerando che nell'ultimo periodo non ci sentiamo più così tanto come una volta, sia a causa del mio lavoro che del suo. Senza perdere altro tempo, trascino il dito sul display dello smartphone e me lo porto all'orecchio.

"Ciao mamma." Sorridendo.

"Ciao tesoro. Come stai?" chiede. Anche se lei e mio padre si sono separati quando io ero una bambina, ha sempre fatto di tutto per evitare che il nostro rapporto di sgretolasse evitando di far sentire troppo la sua mancanza. Diversamente da come si potrebbe pensare, non ha mai "comprato" il mio bene con regali fatti al di fuori delle festività, solo era sempre presente nei momenti più importanti e in quelli difficili.

"Bene e tu?" Dopo le solite domande di routine, le racconto della mia nuova canzone e del mio imminente primo tour. È entusiasta come me del fatto che finalmente stia vivendo il mio sogno anche se le dispiace che non la vada a trovare più tanto spesso come succedeva all'inizio.

"Sei ancora così piena d'impegni?" chiede malinconicamente.

"Per la verità, oggi è stato il mio ultimo giorno di "lavoro", sai per le vacanze natalizie." Spiego.

"Bhe, considerando che mancano cinque giorni a Natale, era il minimo che potessero fare."

"Mamma." La riprendo.

"Si lo so, è il tuo lavoro e lo ami." Sospira. "Comunque, hai già deciso cosa fare quest'anno? Raggiungerai tuo padre a New York?" chiede.

"Non lo so, ci sto ancora pensando. Tu? Cosa farai?"

"Io e Mark volevamo sapere se volevi unirti a noi questo Natale. Ci siamo viste così poco che mi manca passere del tempo con te." facendomi venire un magone alla gola. La cosa distrugge tanto me quanto lei.

"Ok, allora di a Mark di preparare il suo miglior tacchino e le sue speciali patate al forno, perché verrò affamata peggio di un lupo!" facendola ridere di gusto.

"Sono felice che tu venga a Santa Barbara anche se non ci sarà la neve come a New York."

"Ne abbiamo avuta abbastanza anche qui a Londra, non mi dispiacerà non vederla fino al mio rientro!"

"Allora, ti aspettiamo per la vigilia. Ti voglio bene tesoro."

"Anche io, mamma." Riagganciando ritornando a vestirmi. Lancio un 'occhiata alla sveglia riposta sul comodino alla mia destra accorgendomi che mancano solo dieci minuti alle otto. Ho davvero perso così tanto tempo a telefono con mia madre? Mi maledico mentalmente prendendo una maglietta qualsiasi dall'armadio e correndo all'ingresso. Infilo di corsa il cappotto, la sciarpa e afferro al volo le chiavi del mio SUV dal mobiletto posto accanto alla porta. Evito l'ascensore, facendo le scale il più velocemente possibile, raggiungendo il garage e correndo verso la mia auto per raggiungere la casa del riccio in tempo per la cena. Quando arrivo sono passati dieci minuti dalle otto e spero che nessuno di loro voglia mangiarmi viva. Busso al campanello e dopo pochi secondi, il sorriso di Sophia, fa capolino dalla porta.

Sulle note del cuore // Niall Horan //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora