III

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Decisamente, è stata la peggior nottata di sempre. Ho praticamente urlato tutta la notte al telefono con Deb, avevo bisogno di liberare la frustrazione anche se ammetto di aver esagerato. Sono sembrata una pazza, considerando che alle tre di notte ero ancora intenta a lanciare insulti poco carini alla bellissima fidanzata di Niall. Vorrei solo non aver risposto male a Lou, lui non c'entra nulla in questa storia e, nonostante possa passare per lo scostante della situazione, è l'unico che cerca di capirmi. Scendo in cucina per cercare di fare colazione, adesso ho solamente bisogno di un gran bel caffè e di raggiungere il prima possibile Santa Barbara. Mentre sorseggio il mio caffè, il campanello mi avvisa della presenza di qualcuno. Spero solo sia Deb, ho bisogno di un abbraccio. Con ancora la mia colazione tra le mani, mi avvicino alla porta e, quando i miei occhi si scontrano con un paio di iridi blu, un sorriso spontaneo si fa largo sul mio volto. Con il braccio libero cerco di abbracciarlo come meglio posso, sussurrandogli uno Scusa per ieri ancora avvolta dalle sue braccia. Nonostante non sia Deb, per gli abbracci anche Lou va più che bene. Lo lascio entrare e mi segue in cucina, dove, senza lasciarglielo dire, gli porgo una tazza della mia stessa colazione. Mi siedo accanto a lui, continuando ad ammirare il sorriso, al quanto malinconico, del mio caro amico.

"Ero passato a vedere come stavi." Sorseggiando il liquido nero, ancora bollente.

"Scusa, non dovevo prendermela con voi, e soprattutto con te." appoggiando la testa sulla sua spalla.

"Lascia stare le scuse. Piuttosto spiegami perché non me lo hai detto." Ritorno in posizione eretta, lasciandomi di stucco per ciò che ha detto. No, non può essere. Non può aver capito tutto.

"Non so di cosa tu stia parlando, Lou." Alzandomi per riporre la mia tazza, ormai vuota, all'interno della lavastoviglie.

"Lo sai benissimo, invece. Perché non mi hai detto di Niall?" chiede alzandosi anche lui e raggiungendomi. Non lo guardo, forse perché non riuscirei a trattenere le lacrime che da ieri sera cercano di lasciare i miei occhi.

"Non c'è niente da dire." rispondo freddamente. Lo sento sbuffare ma continuo a puntare lo sguardo davanti a me.

"Invece si che c'è." Leggermente alterato. Imperterrita, continuo a non guardarlo, non ci riesco. "Diavolo, Shay, perché ti ostini a nasconderlo? Sei cotta del mio migliore amico!"

"E allora?" puntando, adesso, i miei occhi nei suoi. "Lo sai meglio di me che, il tuo migliore amico, non è accessibile." Aggirando il piano braek e raggiungendo il salone. Mi lascio cadere sul divano, sospirando.

"Shay..."

"No, Louis. Per lui sono solo un'amica. Quell'amica che si diverte in sua compagnia, giocando ai videogame, facendosi il solletico e che ride alle sue battute stupide. E va bene così, perché se lui è felice, lo sono anche io." concludo con il fiatone, avendo parlato troppo velocemente.

"No che non va bene, perché si vede che non sei felice." Sedendosi accanto a me. Mi passa un braccio intorno alle spalle attirandomi a se. "Non so come tu faccia a ridere per le cose che dice." Sorridendo, considerando che, Niall e le sue battute, sono osceni.

"Quando lo vedo ridere, io rido perché, come non puoi ridere quando lui lo fa? E' semplicemente..." non trovando le parole adatte.

"E' semplicemente Niall." Conclude lui. "E tu ne sei innamorata. Forse lui è l'unico che ancora non l'ha capito."

"Ed è meglio così. Non voglio che il nostro rapporto cambi. Non lo sopporterei. Se non posso averlo come io vorrei, non posso perderlo anche come amico. È l'unico modo che ho per restargli vicina." Cercando di non lasciare libero sfogo alle lacrime. È così, il nostro rapporto è bellissimo anche solo se mi considera una semplice amica, ma non voglio che le cose cambino.

Sulle note del cuore // Niall Horan //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora