XV

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Siamo diretti in una discoteca per festeggiare un altro concerto. Rio di notte è ancora più bella anche se non ho potuto vedere granché di questo posto. Mi sento bene, sono felice ora che sono tra le braccia di Niall e vorrei che il tempo si fermasse a questi attimi e che non debba partire già dopo domani. Non glielo ho ancora detto, lo so è sbagliato, ma non voglio togliergli lo stupendo sorriso che gli contorna il viso da quando i suoi occhi hanno incontrato i miei. I suoi occhi splendono e io mi sento bene solo a guardarli. Sono così diversi dai miei eppure mi sembra di conoscerli così bene da poterci vedere attraverso. Mi rintano tra le sue braccia, affondando la testa nel suo collo. Ho bisogno di sentire il suo profumo, così familiare che sa di casa, ma che ho tanto paura di poter non ricordare e non poter risentire chissà per quanto tempo ancora. Tre settimane sono state troppe per due come noi che si sono cercati tanto e che, una volta trovati, si sono dovuti separare ancora. Con tutto il lavoro che mi aspetta a Londra, non so se possiamo prenderci, se io possa prendermi, altro tempo per stare insieme. Questo mi fa ancora più paura perché temo che possa stancarsi di tutto questo e andare oltre. Io non sono brava a lasciarmi le cose alle spalle, figuriamoci una persona. Ma con lui non ci riuscirei comunque. Non so perché sto pensando a questo ma è da quando è partito che ho come un peso sullo stomaco che mi distrugge ogni giorno di più. Niente è per sempre, lo so bene, ma vorrei solo che durasse abbastanza e il più a lungo possibile. Quant'è che stiamo insieme? Un mese? E ci siamo visti solo il dieci per cento del tempo. Potrebbe non bastargli più, e non so come andrebbe a finire per me.

"Ehi, piccola." Sento vibrare il suo petto al pronunciare di queste parole. Pronuncio un flebile "Mmmh?" prima di sentirlo continuare "Sei stanca? Se vuoi ritorniamo in albergo."

"No, tranquillo. Sto bene, davvero." Ed è la verità, sto bene e spero di restarci ancora per molto.

"Siamo quasi arrivati." Ci avvisa Louis guardandoci sorridendo. E io sorrido a mia volta, non riesco a fare altro da quando sono atterrata stamattina. Niall mi accarezza dolcemente la schiena e vorrei restare così in eterno circondata dalle persone a me più care e che amo sopra ogni cosa, ognuno in modo diverso. Incrocio lo sguardo di Deb e non riesco a capire cosa sia quello che leggo nei suoi occhi. Dispiacere? Tristezza? Non lo so, ma quando mi ha detto che Simon le aveva parlato ha capito che non avevo ancora detto nulla a Niall. Sappiamo entrambe che non l'avrebbe presa bene. Aspettava così tanto di poter passare del tempo con me, come io con lui, ma non sono riuscita a tenermi stretta quei quattro giorni. Ci pensa ancora Louis a strapparmi dai miei pensieri. "Ok, allora, Shay infila il cappello e cammina tra me e Liam. Niall stalle abbastanza lontano, intesi?"

"Scordatelo." Tuona il ragazzo al mio fianco ed io sorrido.

"Non fare il bambino. Avete tutto il tempo per strare incollati." Guardandoci maliziosamente. È un'idiota ma è il mio idiota preferito e senza di lui non saprei come fare. Rido perché non riesco a infastidirmi quando si tratta di lui e, Louis, ride con me mentre gli altri ci guardano confusi, anche Niall.

"Cristo, quanto mi è mancata la tua risata." Mi sussurra all'orecchio, facendomi tremare anche l'anima. A me e mancato tutto di lui e, il solo pensiero di dovermene separare di nuovo, mi distrugge. Deb mi mina Tranquilla avendo, forse, notato il cambio di luce nei miei occhi. Con lei è così, non abbiamo bisogno di parlare per dirci le cose, ci capiamo e basta, anche solo guardandoci. Ci fermiamo davanti ad un locale che già so essere gremito di gente alla quale dobbiamo nascondere la mia presenza. Forse i fiumi d'alcol già nei loro corpi ci aiuteranno in questo. Scendiamo dalla macchina e, infilato il cappello, m'infilo tra Liam e Louis mentre sento Niall camminare dietro di me. Le ragazze sono intorno a noi, quasi a farci da scudo ma abbasso comunque il capo per evitare che qualche obiettivo indiscreto intercetti il mio sguardo. E, a loro volta, i loro bodyguard, compreso Scott, ci camminano di fianco. Riusciamo ad arrivare velocemente all'ingresso e, continuando a tenere lo sguardo rivolto verso le mie ballerine, seguo Harry e Deb verso non so dove e, solo dopo qualche secondo ancora, alzo la testa e il mio sguardo vaga per tutto il locale. Mi volto a cercare i suoi occhi e li trovo, lontani dai miei ma pur sempre nei miei. Sono consapevole che non possiamo comportarci come gli altri ma almeno siamo nello stesso posto, nello stesso continente e questo, per ora, mi basta. Continuo a seguire Deb dentro un privè, sedendomi proprio accanto a lei. Mi abbraccia di slancio e io sorrido, ancora e ancora. Arrivano tutti e insieme a loro anche una ragazza con un vassoio pieno di alcolici. Non c'importa di nulla in questo momento e, anche se so che domani dovrò essere abbastanza lucida per affrontare l'argomento partenza anticipata, adesso non voglio pensarci. Beviamo, ci divertiamo, scherziamo e balliamo così tanto che mi fanno male le braccia e le gambe. Rido tanto da non sentire più le guancie e mi sto divertendo come non avevo mai fatto se non dopo aver conosciuto loro. Tutto è cambiato e anche io sono cambiata ed è tutto merito loro. Ci scambiamo sguardi complici prima di essere ancora una volta spinta verso la pista. Deb stasera sembra inarrestabile e vorrei solo avere la sua spensieratezza, la sua forza e la sua fortuna. Lei e Harry non devono nascondersi, non devo continuamente stare in allerta e possono essere semplicemente loro stessi davanti a chiunque. Il mio sorriso si spegne e, per un attimo, vorrei solo non essere qui, tra tutte queste persone che, almeno per una sera, non devono per forza pensare a qualcosa. Ma il mio cervello frulla, frulla così forte da sembrare addirittura più forte della musica latina che rimbomba tra queste mura. E non riesco a non lasciar cadere le lacrime mentre guardo la mia miglior'amica avvicinarsi e stringermi a se. Mi culla, come se intorno a noi non ci fossero centinaia di persone e, a meno di una decina di metri, il resto del gruppo. Mi sussurra di non pensarci, che tutto si sistemerà ma non ci riesco e voglio solo correre via da qui e, da egoista, tornare indietro nel tempo e rifare tutto da capo. Ma so, ne sono certa, che per quante volte potrei tornare indietro, m'innamorerei sempre e solo di lui e tutto inizierebbe di nuovo. Tremo tra le braccia di Deb, tanto da farla preoccupare e allontanarsi leggermente per guardarmi negli occhi. Senza parlare, solo come noi riusciamo a fare, mi sta dicendo che lei é lì, rassicurandomi per l'ennesima volta da quando ci conosciamo. La stingo di nuovo, cercando di riprendermi e di non rovinare la serata a tutti. Mi asciugo le lacrime cercando di non aumentare il disastro che il mascara avrà sicuramente fatto. Mi passa i pollici sul viso aiutandomi ad eliminare le tracce del mio crollo emotivo, incitandomi, poi, a riprendere a ballare. Mi grida un Divertiti, non pensarci. Lui è qui, adesso! e non me lo faccio ripetere ancora e riprendo a muovermi sulle note travolgenti di questa canzone di cui non conosco il nome ma che incredibilmente ti spinge a ballare. Non so quanto tempo dopo, forse due canzoni, ritorniamo al tavolo e, incredibilmente, tutto quello che ho provato prima sparisce solo guardandolo.

Sulle note del cuore // Niall Horan //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora