Mi manchi

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"Lui è colpa sua lui mi sta uccidendo" disse la donna spaventata guardando il bambino piangendo "Smettila smettila di guardarmi così smettila" continuava a farneticare la donna guardando suo figlio che la scrutava con l'espressione in volto di chi non sapeva cosa o come fare per fermare tutto così il piccolo bimbo cercò innocentemente di andare da sua madre per abbracciarla e dirle che le voleva bene che sarebbe rimasto lí con lei se era necessario e che non avrebbe mai voluto ucciderla davvero non voleva e non l'avrebbe mai fatto era solo un bimbo perché avrebbe dovuto farlo? Si chiese e continuava a chiederselo senza darsi pace senza smettere mai un attimo, la sua mente ci pensava ogni giorno giorno e notte, sempre! Ma non trovava risposta così un giorno stanco fece la domanda così innocua quanto pericolosa a suo padre "Perchè dovrei uccidere la mamma?" chiese e suo padre sorpreso da questo rispose "Ben figliolo vedi la mamma è malata e questa malattia le fa pensare che tu voglia farlo" "Guarirà?" domandò il bambino e suo padre cercando di nascondere una piccola verità a fin di bene rispose "Si andrà tutto bene" e cercando di sorridere abbracciò suo figlio ma da lí tutto degenerò la donna non voleva più vedere il bambino, si rifiutata completamente anche solo a guardarlo "io lo vedo" diceva a bassa voce come se qualcuno non voleva che la sentisse "Io lo vedo, i suoi occhi io li vedo...sono neri di, tutti neri, di un nero pece come il buio e tutte le cose brutte e sai come faccio a difendermi? Chiudo gli occhi così non può guardare la mia anima e non può prendersela" l'uomo non l'aveva mai creduta ma un giorno, un giorno il bambino scappò misteriosamente da casa e si dirigeva verso l'ospedale e quando l'uomo arrivò era troppo tardi "L'ho uccisa papá" farneticava il bambino "papá lei aveva ragione io l'avrei uccisa e l'ho fatto ma non so co..." continuava a dire il bambino "Shhh ehy tesoro non sei stato tu tranquillo io so che non l'avresti uccisa...mai e so che non l'hai fatto era già morta quando tu sei arrivato probabilmente ora tranquillo...andiamo a casa non puoi stare qui" lo rassicurò l'uomo abbracciandolo e cercando di non mostrarsi debole, erano rimasti solo loro due e dovevano aiutarsi a vicenda

Ma quella sera il bambino era strano, quella sera sembrava cambiato, quella sera quando sua madre è morta c'era una luna stupenda, era grande, bella, luminosa, era la super luna

Quando lo sceriffo si alzò di scatto dal letto erano quasi le sei, aveva le lacrime agli occhi provava dolore nel petto e aveva voglia di gridare, gridare al mondo la sua frustrazione, "quel sogno" pensò, era più un incubo che un sogno ma la cosa che piú lo spaventava era che davvero tutto quello era avvenuto e in quel momento voleva tanto avere suo figlio da abbracciare per essere confortato ma purtroppo suo figlio non c'era 'sarà da qualche parte a risolvere casi soprannaturali' cercò di convincersi senza riuscirci però 'avanti come posso autovonvincermi di qualcosa che non è vero?' si chiese sentendosi stupido "Perché Stiles?" disse sotto voce "Perché proprio a noi? Perché è tutto così difficile?" si domandò sperando di sentire la voce di Stiles dare una risposta al quesito che si era appena posto, "Quanto vorrei che tu fossi al mio fianco figliolo, quanto vorrei abbracciarti e non lasciarti andare per nulla al mondo, quanto vorrei c-che t-tu entrassi da quella porta ora" disse lo sceriffo che sentiva ormai le lacrime scendere veloci una dopo l'altra sulle guance e quando una finí proprio sulle sue labbra riuscì a sentirne l'amarezza, riuscì a percepire il dolore in ogni singola molecola di ogni singola lacrima e non riusciva a smettere ma non pensava di farlo voleva sputare tutto il dolore che aveva in corpo, voleva piangere tanto da rimanere senza lacrime e continuare a piangere comunque senza fermarsi fino a quando Stiles non sarebbe apparso davanti a lui, in quel caso avrebbe smesso e sarebbe andato ad abbracciare suo figlio il suo unico figlio che li mancava tanto anzi Stiles in quel momento li mancava anche troppo molto di più di quanto non li mancava ogni giorno sua moglie ed era solo sparito chissà cosa avrebbe fatto se fosse morto pensò ma fu un errore pensare a questo perché non appena lo fece il petto iniziò a far male ancora di piú come se una freccia lo avesse appena trafitto proprio nel cuore 'e se fosse morto al gelo?' pensò e senza accorgersene le lacrime iniziarono a cadere più veloci arrivando a bagnare la maglia che indossava in quel momento, maglia che tra l'altro era di Stiles

"Ehy Scott, sveglia devi andare a scuola" bisbigliò Melissa all'orecchio di suo figlio addormentato senza alcun successo "Ehy tesoro, svegliati" ripetè la donna e vedendo sta volta gli occhi del ragazzo socchiudersi disse "Buongiorno mio bel lupacchiotto" "Giorno mamma" rispose lui cercando di sorridere spontaneamente "Ehy che ti prende...sei preoccupato per Stiles?" chiese sua madre percependo il falso sorriso "In realtà, in real-mamma io non ho paura per quello che deve fare suo padre...conosco Stiles e lo conosci tu...ecco si...io penso che se venisse rinfacciato quello che ha fatto non si perdonerebbe mai, hai visto anche tu come ha reagito quando ha ucciso involontariamente Donovan! Mamma ho paura per lui" disse Scott "oh...tesoro, vedrai che Stiles si riprenderà" lo rassicurò Melissa "No mamma non parlavo di questo...Deaton dice che è la forma umana dello ying e dello yang e se il male nel suo bene si espandesse dopo aver saputo questo? Se ci fosse un altro modo? Dovrebbe trattarsi di un demone magari come il nogitsune e se creasse un'altra personalità come è già successo? Ricordi? Il nogitsune è come una volpe...inganna" concluse Scott "Tesoro Deaton sa sicuramente cosa fare lascia che sia lui a escogitare i piani...ok?" disse sua madre "Capisco che sei preoccupato ma lui se ne intende lascia che si occupi della faccenda, va bene?" "va bene mamma, va bene" disse Scott alzandosi dal letto e andando a scuola, nel frattempo nell'altra stanza lo sceriffo aveva indossato l'uniforme e non appena uscì dalla stanza ebbe l'impulso di chiamare Stiles per svegliarlo come faceva tutte le mattine ma dimenticò un piccolo particolare...Stiles non c'era e a questo pensiero l'uomo perse quella forza che era riuscito a trovare "Sceriffo..." disse Scott "State bene?" chiese sinceramente preoccupato sentendo un forte odore di tristezza "No, Scott, non sto bene per niente" rispose lui lasciando che Scott lo stringesse fra le sue braccia "Hey tranquillo, andrà bene ok?" cercò di rassicurarlo il ragazzo "Scott...riuscirete davvero a fermarlo senza farli del male?" domandò l'uomo "beh...sceriffo tu lo salverai" rispose Scott "senza farli del male...non ne sono sicuro ma spero che riuscirà ad affrontare quello che dirai" disse stringendo a se ancor di più lo sceriffo per poi sciogliere l'abbraccio e avviarsi verso l'uscita "Scott..." lo richiamò l'uomo "Grazie" disse quando il ragazzo si era girato "Ehy...non si preoccupi lo salveremo" lo rassicurò il più giovane sorridendo uscendo di casa "Sii forte sceriffo" disse poi Melissa vedendolo ancora sulla soglia della stanza in cui aveva dormito "Melissa, grazie mille per l'ospitalità e grazie per aver partorito to figlio, davvero dovresti essere fiera di lui" affermò lo sceriffo "E tu dovresti essere fiero di Stiles... Anche se non è un lupo impavido e testardo come Scott ha un grande cuore e una grande forza d'animo conoscendolo dopo quello che avete passato e che ancora state passando vederlo sorridere e scherzare così mette di buon umore anche una delle persone più scorbutiche di questa terra" rispose Melissa cercando di tirare su il morale a quell'uomo ormai distrutto da quello che era successo "avanti oggi sarà una giornata lunga miraccomando cerca di non pensarci troppo e ricorda che è per salvarlo"finí dicendo la donna "Se lo farà ritornare in se farò qualunque cosa" rispose cercando di nascondere la tristezza e la totale insicurezza per quello che avrebbe dovuto fare e dopo un ultimo scambio di sorrisi i due uscirono di casa andando a lavoro e sperando che quella giornata si concludesse nei migliori dei modi

Eheh vi è piaciuto? Fatemelo sapere votando la storia in questo capitolo ho messo tutta me stessa per provare a mettere al posto giusto i segni di punteggiatura...
Detto questo state connessi perchè arriverà presto il prossimo capitolo!

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