Controllo

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Stiles guardava la lavagna in modo disattento e pensava a tutto quello che stava accadendo, tutti lo volevano aiutare ma nessuno sapeva aiutarlo eppure non aveva bisogno di niente, nessuna formula magica o robe simili, nessuno da quando era successo tutta quella faccenda aveva detto che andrà tutto bene, che tutto si concluderà al meglio, nessuno aveva detto niente di quelle cose, nessuno lo confortava neanche Scott, era come se si fossero dimenticati di lui, persino Derek non aveva pensato che tutto quello che Stiles voleva era essere rassicurato, ma nessuno lo ascoltava, nessuno capiva che nei momenti di panico è lui che si ribella, nessuno lo comprendeva, tutti dicevano che era Jennifer, ma era più che consapevole di essere in se in alcuni momenti e questo lo spaventava, avrebbe potuto fare seriamente male a Scott o a suo padre e l'ultima cosa che voleva era far del male a chiunque..."Stilinski!" urlò il coach "Stilin- cosa succede?" chiese poi il coach "Hey, Stiles?" lo continuò a chiamare l'uomo "Oh, si coach?" rispose Stiles "Tutto bene? Fissavi la lavagna con sguardo assente e avrei giurato di aver visto i tuoi occhi lucidi per un momento" disse Finstock "Oh, si, si tranquillo coach" rispose Stiles torturando le sue mani per il nervosismo "Va bene Stiles, se non stai bene, puoi alzarti e andare a casa ok?" disse il Coach "Non si preoccupi sto bene" rispose Stiles all'uomo che intanto era tornato alla cattedra per continuare quella spiegazione "Stiles, sicuro di stare bene?" bisbigliò Scott "Possibile che tutti continuate a chiedermi se sto bene? Ci sembro un pazzo da rinchiudere ad Eichen House? O un ragazzo malato di demenza?" bisbigliò Stiles "Stilinski davvero se hai bisogno di andare a casa vacci, sei pallido, più del solito e a quanto vedo parecchio nervoso" intervenne il coach "No, si tranquillizzi Coach, ho detto che posso rimanere qui, poi mancano solo tre quarti d'ora prima che questa lezione finisca posso rimanere, poi le prometto che me ne vado" rispose Stiles "E va bene Stilinski, alzati e vieni con me...voi altri tema su un argomento a piacere di economia voglio il compito entro due ore" disse il coach uscendo dall'aula seguito da Stiles "Ascoltami Stiles, non posso essere il miglior professore della terra, in realtà non sono neanche un professore, ma so capire quando una persona non sta bene, quindi non ti chiederò se stai bene o cosa hai ok? Ti chiedo solo di rimetterti presto" disse l'uomo "Ora chiama tua pa..." "mio padre no coach, preferisco chiamare chiunque ma non lui, vorrei che rimanesse tranquillo almeno per qualche ora" lo interruppe Stiles "Chi hai intenzione di chiamare?" chiese Finstock "I-Il mio ragazzo" rispose il ragazzo imbarazzato "Ah, il-il tuo ragazzo, quindi tu sei..." "si è gay, problemi?" lo interruppe una voce "Oh, no, no, assolutamente" rispose "Ma chi s..." "Il suo ragazzo" lo interruppe ancora la voce "Derek, potresti far finire di parlare il Coach ogni tanto?" chiese Stiles sarcastico "Oh, no, no, tranquillo lascialo parlare quanto vuole" rispose il coach intimorito "Va bene grazie coach, io vado" disse Stiles avviandosi con Derek all'uscita della scuola "Stiles" lo chiamò il coach "Rimettiti presto!'' "Lo farò" rispose Stiles

Erano ormai dieci minuti che Stiles e Derek erano in auto e nessuno aveva proferito parola "Ti decidi a svuotare il sacco o devo essere io a fare sempre quello fragile che va a piangere dal lupo cattivo?" chiese Stiles rompendo il ghiaccio "Volevo essere leggermente più romantico ma va bene, ti dirò tutto" affermò Derek "Stiles, sai già che amo il tuo sorriso, i tipo occhi, la tua pelle bianca, i tuoi nei, le tue mani, che amo te, ma mia mamma mi disse che le piccole cose sono sempre le più belle anche se scontate, oggi voglio portati in un posto, voglio farti sentire speciale, voglio vedere i tuoi occhi brillare e le tue labbra inarcarsi a formare un bellissimo sorriso...Stiles io voglio che tu sia felice e se essere felice vuol dire che non vuoi stare con me va bene, posso anche non stare con te se tu non sei felice con me" "Hey, Derek io con te sto bene" lo interruppe Stiles "Stiles, non è questo il punto, io non voglio sapere se stai bene ho bisogno di vederti felice" lo interruppe a sua volta Derek "Derek, io non posso dire di essere felice, perché sono impaurito e non poco, ho paura mi capisci?" chiese Stiles "Ma di cosa? Di chi? Di Jennifer?..." "No Derek, Jennifer interviene solo quando inizio a prendere il controllo su me stesso, ma negli altri casi Jennifer non c'entra, sono io! Derek sono io quello che ha ucciso sua madre! Sono io che potrei uccidervi tutti! Capisci? Voi non potete aiutarmi!" lo interruppe Stiles "Ma io non voglio aiutarti, voglio salvarti!" rispose Derek "Ma non puoi!" controbatté Stiles "E perché non potrei? Ho sconfitto un lupo pazzo, una pazza isterica, un canima, la Bestia e anche il Nogitsune! Perchè non potrei salvarti?" chiese Derek "Perché non hai salvato nessuno di queste creature, le hai uccise" rispose Stiles "E solo io posso sconfiggere la guerra che c'è in me!" "Ma perché non ti fai aiutare in questa battaglia? Hai paura di farci male?" lo interruppe Derek "No, ho paura di uccidervi, sai Derek, tutti mi chiedono come io stia, perché di solito per farsi vedere premurosi nei confronti di una persona si fa così, ma sapete tutti come mi sento, l'ho detto troppe volte! E ogni volta che lo dico fa più male della volta prima" affermò Stiles scendendo dall'auto che si era appena fermata perché erano arrivati nel luogo speciale "E sai perc..." fu interrotto Stiles da un bacio di Derek e poi abbracciandolo disse "Stiles, andrà tutto bene, vedrai" e a quel punto Stiles iniziò a piangere crollando fra le braccia protettive di Derek, il suo petto era un cuscino, le sue braccia un calda coperta "Lo spero Derek, vorrei fosse realmente così, io non ce la faccio piú, vivo con la paura costante e vorrei che tutto finisse, a volte vorrei solo svegliarmi e sperare che tutto questo è solo un sogno" confessò Stiles "Hey, sarà così, andrà tutto bene, te lo prometto, da oggi ti aiuterò a controllarti, ok?" lo rassicurò Derek "Però, alla fine, sono sempre io che viene a piangere dal grosso lupo cattivo" rispose Stiles facendo dopo tanto tempo grande sorriso reale e a quel punto Derek si sciolse, sentì il cuore perdere un battito e poi disse "Non sai quanto ho desiderato, quel sorriso" "Beh allora vieni a prendertelo sourwolf" rispose Stiles ridendo "Certo che me lo prendo" disse Derek baciando Stiles "Principessa, non vorrei rovinare il bel momento ma è l'ora per voi di rimanere calma e controllarvi, perciò vi ho portata qui" lo prese poi in giro Derek "Oh, mio principe sarà un piacere! Ma immagino che poi vorrete una ricompensa" rispose Stiles rimanendo al gioco "Oh, ci potete scommettere my lady" rispose Derek "Vi concederò io mio collo, cosa ne dite?'' propose Stiles "Oh, ricompensa niente male!" rispose Derek baciando ancora una volta Stiles "Bene Stiles, direi che ora di iniziare, ad allenarsi, sai io venivo sempre qui con Peter ad allenarmi quando era giovane, e ora sono lieto di mostrarti questo posto che forse non ricorda neanche Peter...Mi ricordo che mi faceva sempre arrabbiare per scatenare la trasformazione e che una volta rischiai quasi di ucciderlo" disse Derek con un pizzico di nostalgia "Wow, Derek questo posto è stupendo" osservò Stiles, quel luogo sembrava quasi magico era ben protetto da lunghi rami di salice piangente, c'era un piccolo ruscello e un prato verde e morbido, a Stiles venne voglia di toccare l'erba con i piedi senza le scarpe di mezzo così si slacciò i lacci, si tolse le calze e scappò nella radura mentre rideva come un bambino senza alcun pensiero, Derek in quel momento scoppiò a ridere "Sei stupendo anche quando fai l'idiota, lo sai?" chiese Derek "E cosa ti aspettavi? Sono stupendo!'' affermò Stiles ridendo "Dai su iniziamo!" esclamò poi Derek "Bene cosa devo fare?'' chiese Stiles "Niente, tu non devi fare niente, probabilmente mi ucciderai dopo e ti chiedo perdono...Erica! Puoi uscire" urlò Derek "Cosa vorresti fare?" chiese Stiles "Ingelosirti per scatenare le tue ire e costringerti a controllarti" rise Derek "Ah, ti odio" brontolò Stiles "No, tu mi ami" lo prese in giro l'uomo "Perché hai scelto una ragazza poi?'' chiese Stiles "Conisci un altro ragazzo gay apparte Danny?" chiede Derek "Danny?" domandò in modo sarcastico "Ok...allora spiegami, come dire a Danny che non sei umano e devi resistere alle mie provocazioni senò rischi di ucciderci tutti" rispose con lo stesso tono Derek mentre Erica aveva iniziato a stuzzicarlo, il ragazzo più piccolo stava resistendo bene se non fosse per alcuni spasmi causati da Jennifer che cercava di entrare nella sua mente ormai quasi sotto controllo, ma Stiles perse il lume della ragione quando vide Erica mettere le mani sulla cintura di Derek e passarle fino a quasi arrivare sotto al cavallo del più grande "Ok basta! Derek per favore basta" iniziò a dire Stiles agitandosi "Smettila Erica" ordinò Derek, ma questa non lo ascoltò "ERICA SMETTILA" urlò Stiles che aveva quasi perso il controllo, sembrava che Jennifer sarebbe entrata a breve nella sua testa "STILES CALMATI, E TU ERICA SMETTILA" ruggì Derek, ma non ce la fece infatti Stiles perse il controllo quasi del tutto "Ci si rivede Derek?" disse la voce dal corpo di Stiles "ERICA SMETTILA" urlò scaraventando la ragazza "Oh vedo che ti fai ancora rispettare Suorwolf" disse la voce "Non chiamarlo così" urlò Stiles che era riuscito a riprendere un po' di se "Oh, sei geloso Stiles?"chiese la voce "Cosa vuoi da me?" domandò Stiles "Ahahah...cosa potrebbe volere una creatura del male da una dell'equilibrio Stiles? Voglio il tuo potere, sai Peter mi ha fatto trasformare in un ombra, e ora mi posso materializzare e impossessarmi delle persone come te Stiles" rispose Jennifer "Ho intenzione di ucciderti alla prossima luna piena per rubarti poteri, ma è difficile sconfiggerti se sai gestirti e dato che inizi a prendere il controllo su te stesso, ti porto un po' di scompiglio" concluse Jennifer "VATTENE" urlò Stiles "No, penso che soggiornerò per qualche giorno nella tua testa, hai imparato troppo a controllarti e non va bene" disse Jennifer "VATTENE DALLA MIA TESTA JENNIFER" urlò Stiles facendo alzare del vento con il suono della sua voce, iniziava a scurirsi il luogo in cui Stiles stava per cacciare Jennifer dal suo corpo, ma riuscì solo a mandarla via dalla sua testa perché così aveva ordinato Stiles che cadde a terra indebolito da quello che aveva fatto, ora tutto iniziava a diventare chiaro: anche la voce di Stiles era un'arma letale, il suo corpo lo era, poteva abbattere chiunque semplicemente muovendo un po' di aria intorno a se

"Stiles! Tutto ok?" chiese Derek che era corso in soccorso del più piccolo "Si, anche di più che ok, ora so tutto, ora capisco tutto, Derek so come salvarci tutti" disse Stiles per la prima volta, sicuro di se "Andiamo da Deaton, subito" "Va bene" rispose Derek uscendo da quel luogo recandosi alla macchina seguito da Stiles che ora era sicuro su come fare a battere Jennifer "Deaton, sono Stiles, io e Derek stiamo arrivando, ora so tutto" disse Stiles che aveva telefonato al veterinario il quale compiaciuto rispose "Molto bene Stiles, molto bene"

TA DAAAAA

Cosa avrà capito Stiles? Cosa accadrà nel prossimo capitolo?

Ora iniziano a esserci le scene epiche che non so spiegare a parole ma che nella mente sono fighissime :3 comuuuunque...se volete sapere quello che accadrà non vi resta che scoprirlo aspettando il prossimo!

Au revoir! 🐺

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