coraggio

553 21 0
                                    

L'immagine non ci dice nulla di buono eh?

Jennifer avanzava lenta e seducente verso i tre uomini che proteggevano i corpi di Stiles e Scott "Peter ti aveva ucciso!" esclamò Derek "mi spiace deluderti Derek, ma lo sai com'è tuo zio! Impulsivo, psicopatico e affascinante quasi quanto te, ma non è molto furbo, mi ha graffiato la gola è vero ma non è andato così in profondità da farmi realmente del male! E inoltre ero su nemeton, avrei potuto anche scatenare una tempesta all'istante! Ma non l'ho fatto...seguendo un po' Stiles si capisce che tipo di creatura è, e adesso vi potrei svelare anche che non sono ne è un druido ne un lupo, graffiandomi Peter mi ha donato il potere che serviva per diventare una creature leggendaria" spiegò la donna "Ma tranquilli non voglio fare del male a nessuno per ora, mi basta dominare la mente di Stiles" li avvisò Jennifer scomparendo nel nulla

"Q-quella era Jennifer? Jennifer Blake?, ovvero la pazza che ha quasi compiuto un sacrificio con me Melissa e Argent?" chiese sbalordito lo sceriffo "Si sceriffo, e visto che sembra forte il doppio temo che sia psicopatica due volte di più" rispose Derek "Dobbiamo fare in modo che Stiles riesca a mantenere il controllo su di se" e mentre diceva questo Derek prese il cellulare per chiamare Peter "Nipotino, quale sorpresa" rispose l'uomo "Mai quanto la sorpresa che abbiamo avuto a causa tua" disse Derek "Nipotino, cosa vuoi dire?" chiese disorientato Peter "A quanto vedo la tua abitudine di graffiare per uccidere non è mai passata eh? Non so se hai presente Jennifer Blake" rispose Derek con tono sarcastico "Mi stai dicendo che il mio graffio non l'ha uccisa?'' chiese incredulo Peter "No Peter, anzi l'ha rianimata e anche più forte di prima e ora indovina? Comanda la mente di Stiles, ti prenderei a morsi Peter...anzi no ti taglierei il collo con le mie unghie vediamo se resusciti anche tu!" rispose ancora in modo sarcastico "o mio dio, mi chiedo perchè qui se uccidi una persona non muore mai davvero" domandò Peter con lo stesso tono di Derek "Sai Peter? Me lo chiedo anche io" rispose Derek riattaccando il cellulare uscendo per tornare al loft da Peter e per chiarire la situazione

All'interno nel frattempo Stiles iniziava a tornare cosciente, li faceva male la testa come se avesse dato tante craniate al muro per ricordare qualcosa che era perso, qualcosa di importante, e non capiva, ricordava che doveva farsi venire in mente qualcosa, che aveva fatto qualcosa, ma non ricordava nulla, nella sua mente solo il buio nonostante i mille tentativi non riuscì a ricordarsi niente, niente di niente così si alzò si guardò intorno e non riuscì a credere ai suoi occhi, era assurdo, era così assurdo non poteva crederci, non voleva crederci, era un incubo, doveva trattarsi di un incubo, così si guardò una mano e contò le dita "1, 2, 3, 4, 5" poi passò all'altra "1, 2, 3..." 'Stiles, Hey Stiles, non sei in un sogno, è inutile che conti le tue dita' disse una voce dentro di se "Ancora tu? Smettila stai solo cercando di evitare che io capisca di essere in un sogno" balbettò Stiles 'Oh, no piccolo cucciolo, purtroppo per te siamo nella realtà insomma, vedi tu cosa hai fatto, prova ad avvicinati scoprirai che è reale' disse la voce "Non posso muovermi, il mio corpo è sveglio ma il mio cervello no" affermò Stiles 'oh avanti, e allora perché non ti svegli da questo sogno?' chiese la voce "Perché QUESTO NON È UN SOGNO! È UN INCUBO" urlò Stiles 'E come lo dimostri? Lo sai che...' "Ah smettila" la interruppe Stiles e poi iniziò a contare, resistendo anche alle ondate di dolore provocate dalle urla della voce, iniziarono a sanguinare le orecchie ma non si arrese e quando il dolore si fece più forte lui iniziò a contare urlando fino a quando contò sei dita anziché cinque e si svegliò e di impulso ricontò le dita: erano cinque dita per mano, si guardò intorno ed era ancora nella clinica ma vide come era ridotto Scott e si riguardò le dita, erano giuste "O mio dio Scott, hey amico" disse Stiles poggiando una mano sulla dell'amico, ma non appena l'appoggiò iniziò a prendere il dolore dell'amico che era veramente tanto ma soprattutto faceva un male terribile che lo fece gemere tanto da far arrivare di corsa lo sceriffo "Stiles, ma che ti prende?" chiese "Niente, ho poggiato una mano su Scott e ho assorbito dolore dal suo corpo, papà lui sta soffrendo veramente troppo, fa malissimo" rispose Stiles "Non più Stiles, ora, ora sto bene, grazie" intervenne Scott che si era appena risvegliato "Scott scusa" disse all'amico andando ad abbracciarlo "Tutto apposto Stiles'' lo rassicurò Scott sorridendogli "Che ore sono?" chiese poi il ragazzo "Le 7;30 io dovrei andare a lavoro se voi due state bene, altrimenti rimango qui con Deaton" rispose lo sceriffo "No papá sto bene" lo rassicurò Stiles "Anzi dovremmo andare a scuola, Scott te la senti?" chiese il ragazzo "Certo, sto bene quindi possiamo andare a scuola sceriffo" lo rassicurò Scott "E va bene però per qualsiasi cosa, chiamatemi, ok?" domandò lo sceriffo "Si papa" rispose Stiles facendo un sorriso finto per tranquillizzare suo padre "Bene allora io vado a dopo figliolo, ciao Scott!'' disse lo sceriffo salutandolo e uscendo dallo studio "Hey, tutto apposto?'' chiese Scott vedendo Stiles rattristarsi "Si, si tutto ok" mentì Stiles sperando che Scott non avesse percepito la bugia "Sai che non ti credo? Non c'è bisogno dei miei poteri per capire che sei triste, che succede?" insistette Scott "Cosa vuoi che non vada? Rischio di uccidere tutti quanti in qualsiasi momento della giornata e di dimenticarmi persino chi sono chi sono! E ho tremendamente paura, perché voi non potete fare niente davanti ai miei attacchi d'ira, Scott non voglio perdervi e soprattutto non voglio essere una minaccia per voi" spiegò Stiles "L'ultima cosa che tutti pensano di te è che sei una minaccia, certo non sei docile come un cagnolino ma neanche prima lo eri, sei sempre stato una forza della natura Stiles! Ed è così che ci piaci, va bene?" lo rassicurò Scott "Va bene" rispose Stiles "Dai andiamo" disse Stiles avviandosi alla porta seguito da Stiles "A più tardi Deaton!" lo salutò Scott prima di chiudere la porta senza aspettare una risposta

"Hey ragazzi!" disse una voce alle spalle di Stiles e Scott "Hey Derek!" lo salutò Scott girandosi "Vi va se vi do passaggio?" domandò l'uomo "Oh in realtà stavamo aspettando Allison" rispose Scott "Stiles? Vuoi essere accompagnato da me?" domandò Derek sorridendo al ragazzo più piccolo "Oh, si va bene se a te sta bene Scott vado con Derek" disse Stiles "Certo, vai tranquillo" rispose Scott "Bene allora ci vediamo a scuola" disse Stiles salutando Scott, avviandosi verso la macchina di Derek

"Giorno Stiles" disse Derek sfiorando le labbra del ragazzo più piccolo "Giorno Sourwolf" rispose Stiles stampando le sue labbra su quelle Derek "Come sta oggi il mio ragazzo logorroico preferito?" scherzó il più grande "Apparte il fatto che ho la costante paura di uscire matto e uccidervi tutti, bene" rispose Stiles sarcastico "Forse era meglio non chiedertelo" affermò Derek "Già" sospirò Stiles "Dopo la scuola ti vengo a prendere io, ok?" domandò Derek "Va bene Derek" rispose Stiles aprendo la sportello della macchina posando un altro bacio sulle labbra di Derek "A dopo'' disse il ragazzo "A dopo" rispose Derek sorridendo al ragazzo che ormai si era avviato verso la scuola "Stiles, riuscirò a farti sorridere, davvero" disse a voce bassa Derek, poi partí e iniziò a girovagare senza meta, era cosí che faceva quando era preoccupato e in quel momento Derek era più che preoccupato ma doveva stare calmo, quel pomeriggio avrebbe spiegato tutto a Stiles, avrebbe parlato con lui, si sarebbero chiariti, anche se non sapeva su cosa avrebbero dovuto chiarirsi ma avrebbe fatto di tutto per farlo sorridere, era deciso: avrebbe fatto a passare un pomeriggio stupendo a Stiles perché se lo meritava, lui rendeva felice Derek, e Derek avrebbe reso felice Stiles e se renderlo felice sarebbe significato vederlo con Lydia o con un altro ragazzo a lui andava bene voleva vederlo sorridere, lui amava il suo sorriso quel sorriso era come droga ogni volta che vedeva un sorriso di Stiles voleva vederne altri, voleva i suoi sorrisi così luminosi da accecare chiunque, voleva ancora vederlo ridere mentre lo baciava sul collo voleva ancora il vecchio Stiles e avrebbe fatto di tutto per averlo.

Capitolo un po' corto rispetto a quello che scrivo di solito ma semplicemente perché nel prossimo succederanno un po' di cose e non voglio di certo risparmiarvi un po' di suspence...inoltre credo proprio che questa storia da ora in poi si incentrerà su pochi personaggi se questa andrà bene (e vedo che sta andando abbastanza bene) continuerò con altre vicende un po' come accade nelle stagioni di teen wolf...la soluzione al problema è ancora lontana (non so quanto ma non penso la storia finirà nei prossimi due capitoli) detto questo se volete sapere cosa succederà dopo vi basta aspettare il prossimo capitolo! Au revoir 🐺

TEEN WOLF Fan FictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora