l'inizio della tempesta

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Le lezioni trascorrevano lente, molto lente, l'attesa era veramente estenuante, Stiles era ansioso, e per tutta la lezione non aveva fatto altro che torturare le sue povere dita che erano ormai diventate rosse tanto le aveva intorcigliate l'una all'altra "Stiles" lo chiamò a bassa voce Scott attirando la sua attenzione "Smettila ti stai distruggendo le mani!" lo rimproverò Scott "Si, si scusa" rispose Stiles "Nervoso?" chiese Scott "Tu che dici?" rispose Stiles "Hai ragione scusa" disse Scott ritornando a seguire la lezione "Tranquillo" rispose Stiles ritornando alle sue povere mani e tanto era distratto che non sentì neanche la professoressa che lo chiamava "Stilinski, stilinski!" lo chiamò per attirare la sua attenzione la donna ma non ebbe risultato "Stiles" lo avvertì Scott "la prof ti chiama" "oh emm, si cosa c'è?" chiese Stiles "C'è un messaggio per te" rispose la professoressa che stava dando il biglietto a Stiles 'Stiles, non tornare a casa va da Derek, lui ti spiegherà tutto -papá' "Scott, abbiamo un problema" bisbigliò Stiles all'amico "Di cosa si tratta?" chiese Scott "Mio padre che mi dice di non tornare a casa e di andare da Derek" rispose Stiles "Cosa c'è di strano?" chiese Scott "Uno, mio padre dovrebbe essere a lavoro e non a casa, due al massimo mi direbbe di venire da te non da Derek, tre mio padre non trema quando scrive" rispose Stiles "Dai un po' qua" disse Scott porgendo la mano verso Stiles che passò il bigliettino "Stiles" lo chiamò Scott "è scritto al contrario" affermò preoccupato "Cosa?" chiese Stiles "È al contrario, la scritta è al contrario" affermò nuovamente Scott consegnando il bigliettino a Stiles "O mio dio, Scott sembra, sembra la mia scrittura" disse Stiles scioccato "Ma tu non hai scritto questa roba!" disse Scott "No, infatti, Scott credo sia grave" affermò Stiles "Inventiamoci qualcosa" suggerì Scott "Di a tua madre di passare a prenderci" rispose Stiles "è a lavoro" disse Scott "Ci facciamo chiamare dal professor Yukimura?" chiese Stiles "Ottima idea" rispose Scott prendendo il cellulare 'Prof, abbiamo urgente bisogno di lei, siamo in classe venite a chiamarci, qualunque scusa è buona' scrisse Scott 'Va bene Scott, dove siete?' rispose il professore 'Aula di biologia' scrisse Scott 'Arrivo, metti via il cellulare' mandò in risposta il signor Yukimura che non tardò a bussare all'aula dove c'erano Stiles e Scott "Avanti!" disse la professoressa "Buongiorno ragazzi" disse l'uomo appena entrato "Se non le dispiace devo rubarle Scott e Stiles, per un progetto che stanno facendo con me" "Oh, no non si preoccupi, Scott Stiles seguite il professore" rispose la donna sorridendo "Va bene prof'' rispose Stiles alzandosi seguito da Scott

"Grazie signore" disse Scott una volta fuori dalla classe "Avanti, sputate il rospo, cosa succede?" chiese l'uomo sospettoso "Non c'è tempo per spiegarvi tutto, ma ve ne parlerò più tardi, ho bisogno di parlare con voi" rispose Scott "Posso farvi uscire ragazzi, se mi dite cosa succede, posso aiutarvi" insistette l'uomo "Stiles è uno spirito e ha imparato a controllarsi ma Jennifer Blake è ritornata e si è impossessata di lui, oggi dovrebbe esserci uno scontro a causa della luna piena e dell'eclissi di questa sta sera, poi è arrivato questo messaggio scritto al contrario, con la scrittura di Stiles, che Stiles non ha scritto, o almeno non ricorda di averlo fatto" spiegò Scott "Deaton dice che se l'equilibrio viene distrutto il suo spirito, che è Stiles, inizia a parlare o a scrivere al contrario" rifletté Scott "Portaci da Deaton" ordinò poi "Va bene ragazzi" rispose Yukimura iniziando a camminare seguito da Scott "Ok, però prima ho bisogno di sapere se mio padre è tutto intero" intervenne Stiles seguendo Scott prendendo il cellulare "Heilá papa..." "Ciao questa è la segreteria dello sceriffo Stlinski se mi state cercando lasciate un messaggio" lo interruppe la segreteria di suo padre "Brutto segno..." disse Stiles "Che c'è che non va Stiles?" chiese Scott "Segreteria telefonica sul numero della centrale e non è normale" affermò Stiles "Ok, niente panico lo chiamo al telefono personale" disse componendo l'altro numero "Hey papá, sen..." si interruppe poi, perché il cellulare sembrava spento, e quel cellulare non era mai spento "Pessimo segno, il cellulare non lo tiene mai spento, soprattutto quello personale" affermò Stiles "Dobbiamo passare da casa mia Scott, devo vedere se mio padre sta bene" disse allarmato "Ok, amico è meglio passare da casa tua" disse Scott

Arrivati davanti casa accompagnati dal signor Yukimura, Scott e Stiles si diressero subito verso la porta che fu aperta da Stiles "Pap-oh" esclamò poi, fermandosi quando vide suo padre rilassato sul divano "Stiles? Che ci fai qui?" chiese lo sceriffo "Niente, avevo ricevuto un tuo messaggio che diceva che dovevo andare da Derek e..." si interruppe Stiles confuso mentre rileggeva il bigliettino "Stiles, smettila con queste paranoie" disse lo sceriffo "Sono intero" lo rassicurò sorridendo a suo figlio "Um...va bene papà scusa" disse Stiles "Tranquillo" rispose lo sceriffo "Va bene papà" rispose Stiles uscendo di casa con Scott alle spalle "Visto amico tutto ok!'' disse Scott "No, per niente, quello non è mio padre" rispose Stiles "Cosa vorresti dire?" chiede Scott "Mio padre sarebbe già nero vedendomi fuori da scuola e poi perché non risponde ad entrambi i cellulari? Quale motivo c'è di non rispondere se sta a casa? E poi perché il...il biglietto!" disse Stiles aprendo il foglietto che aveva nelle mani "No, non è possibile" blaterò Stiles "Stiles, riprenditi, cosa succede?" chiese Scott "Il biglietto, è sparito tutto" rispose Stiles "Il biglietto? Stiles sicuro di stare bene?" domandò Scott "Ma guarda è sparito..." disse Stiles aprendo il pezzo di carta e vedendo che le parole erano ancora lí "Oddio, potrei impazzire" disse a bassa voce Stiles "Hey, calmati, ok?" lo rassicurò Scott "Su andiamo da Deaton" disse Scott risalendo nell'auto del proprio professore che li portò da Deaton "Io ho lezione, devo andare" disse "Va bene! Grazie mille" esclamò Scott salutando l'uomo

"Deaton, abbiamo bisogno di te" disse Scott entrando nella clinica "Cosa succede?" chiese Deaton "Sto impazzendo, ecco cosa succede, mio padre mi ha mandato un biglietto che diceva di andare da Derek, mi sono preoccupato e l'ho chiamato ma non rispondeva e questo non accade sono arrivato a casa ed era li rilassato a dirmi di stare tranquillo" rispose Stiles "E con questo?" chiese Deaton "Il biglietto ha la sua scrittura, è scritto al contrario e suo padre sembra esserne al corrente solo che ha incolpato Stiles di essere paranoico" rispose Scott indicando Stiles "Sei sicuro di non aver scritto tu quel biglietto durante la notte?" domandò Deaton "Beh, no, ero da De-" si interruppe Stiles "Derek, se lui sa qualcosa?" domandò Stiles "Chiamalo" disse Scott "ok" rispose il ragazzo prendendo il cellulare in mano "Hey, cappuccetto rosso, non dovresti essere a scuola?" chiese Derek "No, ascoltami Derek hai visto mio padre nelle ultime ore?" domandò Stiles "No, sinceramente no" rispose Derek "Sei passato per caso davanti casa mia?" chiese ancora Stiles "Umm...adesso che mi ci fai pensare, si" rispose Derek "Hai visto nulla di strano?" domandò Stiles "No, che io ricordi no, ma perché?" chiese Derek "Ho come la sensazione che li sia successo qualcosa" rispose Stiles raccontando tutto quello che era successo "Cosa dovrei spiegarti?" domandò Derek "Non ne ho idea, senti, vieni qui da Deaton adesso e porta Peter'' rispose Stiles "Peter?" chiese Derek curioso "Si lui, so che può dirci qualcosa" rispose Stiles "Qualcosa tipo cavolate?" chiese Derek "Derek sono serio" rispose Stiles "Ok Stiles lo porterò" disse Derek "Bene" rispose Stiles chiudendo il cellulare

"Peter!" urlò Derek "Cosa c'è?" fu subito risposto "Devi venire con me" affermò Derek "Fino a prova contraria sono capace di intendere e di volere, perché dovrei venire?" rispose Peter "Non lo so, ma Stiles dice che tu sai qualcosa, o robe simili" Disse Derek stufato "O per carità nipotino, quel ragazzo è innamorato perso di te e io non sono innamorato di lui" affermò Peter "Perché dici così?" chiese Derek "Sai nipotino, ti facevo scorbutico non patetico, l'odore della tua gelosia potrebbe sentirla anche una persona normalissima" lo prese in giro Peter "Chiudi il becco" rispose scontroso Derek buttandogli un'occhiataccia "Nipotino, lo sai che non mi intimoriscono le tue occhiataccie alla 'Zitto o ti uccido strappando la tua carne a morsi' e tranquillo che non te lo rubo Stiles sai, preferisco le donne" rispose Peter "Mi sto pentendo di aver ascoltato Stiles" affermò avviandosi alla porta per andare all'auto seguito da Peter, quando arrivarono da Deaton, Derek fu accolto da Stiles il quale si accorse della gelosia del più grande "Tranquillo lupo cattivo se devo stare con un Hale preferisco quello scorbutico a quello psicotico" affermò scatenando un sorriso sul volto di Derek "Hey, sono qui! E vi ricordo che in me batte ancora un cuore!" intervenne Peter "Lo so, ed è per questo che ho detto così!" lo prese in giro Stiles "Bene, quando avrò un impulso omicida ti penserò Stiles" lo minacciò Peter "Che paura! Lupo cattivo difendimi!" scherzò Stiles "Va bene, se avete finito questo spettacolino avremmo qualche problema da risolvere" intervenne Scott ma prima che chiunque parlasse arrivò un messaggio che a Stiles fece cadere il cellulare dalle mani

Che sarà mai successo a Stiles? Lo scoprirete nel prossimo capitolo! Au revoir!! 🐺

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