ritorno alla realtá

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Stiles uscì dalla stanza in cui Perrish aveva fatto alcune domande e si trovò subito Derek davanti pronto a sorridergli "Stiles, io ho sentito che fra tre giorni è il tuo compleanno" disse poi "Derek, non ho intenzione di parlarne, tanto meno di festeggiarlo!" lo interruppe subito Stiles "Lo so che non posso piangere sul latte versato, ma mi farebbe uno strano effetto non...beh...ecco, si insomma hai capito, devo provare a nominare di meno quello che è accaduto e soprattutto a chi è accaduto" concluse Stiles "Ok, Stiles scusami" disse sinceramente dispiaciuto Derek "Tranquillo" rispose Stiles posando sulla guancia un bacio delicato che fece scaldare Derek, il quale non poté fare a meno di sorridere e a quel sorriso Stiles ricambiò, ma non fu un sorriso falso, sta volta Stiles sembrava aver preso di petto ciò che era accaduto, ma in realtà per Stiles non era cosí, lui continuava ad avere una piccola speranza, qualcosa dentro di se diceva che suo padre in qualche modo ce l'avrebbe fatta e poi decise che non poteva piangersi addosso, la sua vita continuava, chiaramente non avrebbe mai dimenticato suo padre, ma come dice il suo mantra 'ricordo, dolore, potere' e ora comprendeva anche che cosa voleva dire "Sai, forse tutto questo era già scritto da qualche parte" confessò Stiles "In che senso?" domandò Derek "Nel senso che la mia frase che uso per trasformarmi è o 'Ricordo, dolore, potere' o 'Potere, dolore, ricordo' forse questo era collegato con tutto quello che è successo, insomma con il ricordo di qualcosa di doloroso si può diventare più forti, come quando mi sono fatto dare un pugno da te! Da allora con il cavolo che ci riprovò" scherzò Stiles suscitando in Derek una fragorosa risata "Però il potere a causa del ricordo e del dolore lo si può perdere, sai ora comprendo cosa vuol dire 'il dolore rende umani' per quanto triste può essere è vero, ma se usassimo questo a nostro vantaggio tutti saremmo forti" osservò Stiles "Dove vuoi arrivare?" chiese Derek "Voglio usate questo dolore a mio favore Derek, devo riuscire a respingere la rabbia e a usare il dolore rimasto dentro per sfuggire a chiunque voglia farmi male" rispose Stiles "Sarò più forte, Derek, io devo imparare a esserlo e ho bisogno che tu mi appoggi in questo" concluse poi "Stiles puoi stare certo che ti aiuterò" disse Derek "Ti ringrazio, ora se non ti dispiace, vorrei tornare a casa a dormire"disse Stiles "Casa tua?" chiese Derek "No, casa di Scott" rispose Stiles avviandosi verso l'uscita dell'ufficio, era tardi, lui era stanco ed era sicuro che anche Derek lo fosse "Non vieni da me?" domandò il lupo "Scusa, ma vorrei stare con Scott e Melissa visto che da oggi dovrò vivere insieme a loro " si scusò Stiles e posando un bacio sulle labbra di Derek se ne andò

Arrivato nella sua nuova casa, Stiles so buttò nel suo letto, era stanco e quello che voleva era solo dormire, ma tutto d'un tratto li venne l'impulso di contarsi le dita, così giusto per sicurezza e fu sconcertato da quello che vide, aveva un dito in più, provò a ricontare più volte ma la sua mano destra aveva sei dita e a quel punto non seppe più che pensare, aveva sognato tutto? Aveva sognato suo padre morire? Aveva sognato la sua relazione con Derek? E anche quella con Lydia? Non poteva crederci, poi incredibilmente si sentì trascinare via dai suoi pensieri, come una mano che lo prendeva e lo tirava sul letto, si stava addormentando, o meglio, si stava risvegliando

Stiles aprì gli occhi era in una stanza, ma non la sua, ne quella di Scott, era stranamente bianca e silenziosa, non c'erano i mobili di una cameretta ne aveva l'aria di esser una stanza di una casa, così osservò meglio cosa c'era intorno a se e capí, era in ospedale, ma non ne comprendeva il motivo, così confuso si portò una mano alla testa ma non appena le sue dita la sfiorarono sentì dolore e gemette e Stiles ancora una volta rimase confuso, cosa era successo? Perché era li? Ma non ebbe risposta, non ricordava nulla "Stiles! Ti sei risvegliato! Menomale!" esclamò una voce che corrispondeva a quella di suo padre "Cosa è successo?" domandò Stiles confuso "La madre di Malia aveva rapito te e Scott per uccidere lei, ti aveva attaccato con fili elettrici, sei entrato in uno shock seguito da un coma durato venti giorni" rispose suo padre "Davvero? E Scott? E tu? Tu stai bene, vero?" chiese più confuso di prima Stiles "Certo che sto bene, non sono stato toccato da nessun lupo, koyote o altro" rispose lo sceriffo "Va bene" rispose Stiles con tono assente "Stiles, stai bene?" chiese suo padre preoccupato "Si, si sto bene" mentí Stiles "Hey!! Amicoooo" esclamò gioioso Scott facendo irruzione nella stanza, felice di vedere Stiles sveglio "Ben risvegliato!" "Grazie, Scott" rispose sempre non facendo attenzione a quello che diceva "Bene, il mio turno finisce qui, sta attento Scott" disse lo sceriffo andando via "Allora? Cosa hai?" chiese Scott sospettoso "Se mento lo percepisci quindi tu dirò la verità" rispose Stiles "In questi venti giorni ho sognato, ma sembrava reale, ho sognato che io ero una specie di spirito che Jennifer era resuscitata e che Derek..." spiegò Stiles interrompendosi alla fine "Che Derek?" chiese Scott "Scott, trovo che questo non sia il posto adatto per parlare di certe cose" disse Stiles "Oh! Beh allora quando uscirai voglio sapere tutto! Ora chiamo Malia è stata davvero in pensiero in questi giorni" disse Scott "Perché?'' domandò Stiles "Ma come perché? Voi due state insieme...non te lo ricordi?" rispose Scott "Oh, si certo" mentì Stiles "Stiles" "Si, lo so" lo interruppe Stiles "Ho mentito, ma non perché non ricordo che stiamo insieme" spiegò Stiles "Cosa succede? Stiles dimmi cosa succede" disse Scott "Scott, in quel sogno, io e Malia non stavamo insieme, prima stavo con Lydia e poi con...Derek!" disse Stiles esclamando sull'ultima parola "Hey, Stiles, tutto ok?" irruppe Derek nella stanza "Si, beh insomma" rispose Stiles imbarazzato con Scott che guardava confuso il suo amico "Dereek! Ti odio!" urlò una voce femminile che provocò una fragorosa risata in Derek "No! Tu mi ami Braeden!" rispose alla ragazza che era appena arrivata nella stanza "Hey Stiles!" lo salutò Braeden sorridendo mentre un braccio di Derek le stava andando attorno alla vita per poi tirarla a se e baciarla, a quel gesto Stiles si sentì come un colpo al cuore, come un macigno che cadeva dal cielo e andava proprio sul torace a schiacciarlglielo, Scott doveva essersene accorto e aveva capito anche cosa provava il suo amico, anche perché riusciva a sentirlo e per la salvezza del suo amico sperava tanto che Derek non se ne fosse reso conto "Hey, bella addormentata, sei sveglio!" disse Malia correndo verso Stiles per baciarlo, ma quest ultimo la scansò, non voleva essere baciato, o almeno non da Malia e a quel gesto anche Derek sembrò capire infatti guardò Scott e con lo sguardo li fece capire la domanda che sarebbe stata imbarazzante ma Scott per aiutare l'amico ignorò lo sguardo fingendo di non averlo capito "Ok...cosa succede qui?" chiese Malia che aveva intuito che qualcosa non andava "Malia, dovrei parlarti" disse al coyote "Beh allora parlami" rispose Malia "In privato'' aggiunse Stiles "Oh! Emm...Derek Braeden, che ne dite di andare a fate un giro?" disse Scott cercando di essere d'aiuto "perché?" chiese Braeden "O, avanti portate le chiappe fuori di qui" rispose Scott spingendo Derek e Braeden fuori dalla stanza e chiudendosi la porta alle spalle "Allora cosa c'è?" chiese Malia "Malia, lo so, ti sembrerà strano anche perché sono sveglio da meno di un quarto d'ora, ti ho appena rivista dopo venti giorni se non di più e ho sognato cose assurde ma..." "Stiles, è per Lydia?" lo interruppe Malia "Lydia?" chiese Stiles confuso "Già per Lydia ami ancora lei, non è così?" rispose Stiles "Oh! S-si è proprio così" mentí Stiles "Quindi mi stai lasciando" affermò Malia "Beh, si" rispose Stiles "Umm...beh, emm" "Stiles! Sono Allison, so che sei sveglio! Si può?" chiese la ragazza bussando prima "Grazie a Dio" bisbigliò Stiles "Si! Vieni pure!" rispose poi all'amica che entrò sorridente come sempre "Beh! Sono felice tu sia sveglio Stiles! Quando l'ho saputo mi sono catapultata!" esclamò Allison "Io ho dovuto accompagnarla perciò sono qui!" disse una voce maschile "Isaac sii più educato!" lo rimproverò Allison "Scusalo, la luna piena lo rende più antipatico" lo prese in giro poi provocando una risatina di Stiles che si alzò dal letto "Bene, se non ci dispiace vorrei andare a salutare Melissa, chissà così magari mi dimettono oggi stesso" disse uscendo dalla stanza Stiles, tornato quello di sempre, ovvero quello maledettamente bravo a nascondere le proprie emozioni "Salve signora" disse Stiles "Salve a lei, posso aiutarla?'' chiese Melissa che non si era accorta chi fosse essendo indaffarata a fare altro "Si signora, vede un ragazzino si è appena svegliato, vorrebbe uscire di qui e vorrebbe anche del cibo'' scherzò Stiles "Il num-Stiles!" esclamò Melissa quando si accorse con chi parlava "In carne e ossa, beh più in pelle e ossa, ma sono io!" rispose Stiles "Ahah sei sempre il solito!" rise Melissa "Cosa vuole il ragazzino che si è appena svegliato?" chiese poi "Cibo, tanto cibo e vorrebbe uscire anche di qui, si può?" domandò Stiles "Cibo quanto ne vuoi Stiles, ma potrai uscire di qui solo dopo essere stato visitato da un medico" disse Melissa "Bene, intanto voglio il cibo, poi troviamo qualcuno chei dimetta ok?" disse Stiles scherzoso "Umm...va bene Stiles!" disse Melissa di accompagnando il ragazzo nella stanza "Va bene ragazzi! Uscite di qui ora, Stiles deve riposare" disse Melissa mandando via Allison, Isaac e Malia

"Melissa, vorrei Scott qui con me" disse Stiles "Chiedi e ti sarà dato" rispose Melissa andando a chiamare Scott seduto in sala d'attesa "Desidera?" chiese Scott scherzando "L'ho lasciata" confessò Stiles "Posso chiederti una cosa?" disse Scott "Spara" acconsentì Stiles "Perché?" chiese Scott "Non lo so amico, non nel ho idea, quello che so è che non so sicuro di amare Malia, ne Lydia" rispose Stiles accennando ciò che aveva sentito quando Braeden aveva baciato Derek "Immagino il perché" affermò Scott "Credo che immagini bene" rispose Stiles "Ma ne sei certo?" chiese Scott "Non ne ho idea amico, non ne ho la più pallida idea" disse Stiles "Ora posso farti io una domanda?" chiese Stiles "Certo" disse Scott "Cosa è successo mentre sono stato via?" chiese Stiles "Stavamo andando a scuola quando abbiamo iniziato a litigare e siamo finiti in una fossa piena di strozzalupo, tu sei finito legato con dei fili elettrici e il resto già lo sai" rispose Scott "Non intendevo questo, dicevo prima e dopo questo avvenimento, cosa è accaduto?" domandò Stiles "Prima, beh prima è successo che eravamo tornati dal mare con Malia e Allison, poi dovevamo stare insieme ma Derek ci ha chiamati per andare all'allenamento e poi è successo tutto questo, dopo beh, niente tanta preoccupazione ecc..." disse Scott "In questa stanza? Ho sentito alcune cose, ero in coma quindi vi sentivo parlare, tu per caso hai detto che sono un fratello per te? O queste cose qui?" chiese Stiles "Si Stiles, mi hai sentito?" rispose Scott "Si, e anche Derek è venuto qui?" chiese Stiles "Si, all'inizio di tutto questo, si era preoccupato, facciamo parte tutti dello stesso branco e allora è venuto a vedere come stavi" rispose Derek "Era solo?" domandò Stiles sospettoso "No, con Braeden" disse Scott "Avanti, so bene che non c'è solo curiosità in queste domande" affermò Scott "Ho avuto momenti di coscienza, in cui ho sentito benissimo quello che le persone dicevano e nella mente rispondevo anche ma l'impulso di rispondere si faceva più forte con Derek" spiegò Stiles "Scott, credo di aver parlato con Derek in un momento di coscienza e anche se il sogno distorceva tutto, credo di averlo sentito litigare con Braeden o almeno so che è accaduto, ma questo è umanamente impossibile durante un coma si sogna il paradiso o robe simili dato che si è più vicini alla morte che alla vita, io ho sognato qualcosa, e anche se in modo distorto sono sicuro che non potrebbe essere solo un sogno" spiegò Stiles "Stai dicendo che sei come Lydia? O simile a lei?" domandò Scott "No, ho sognato di essere una specie di spirito, avete notato qualcosa di strano intorno a me?" chiese Stiles "Io ti ho sentito parlare con te stesso, o almeno pensavo di averlo immaginato" rispose Scott "Bene, appena esco di qui ci catapultiamo da Deaton, ok?" chiese Stiles "Va bene" rispose Scott

A Stiles tutto era più chiaro, era tutto più limpido, non era uno spirito, ma era qualcosa, e lui avrebbe scoperto cosa e se il sogno era reale avrebbe evitato tutto quello che era successo al suo interno, suo padre non sarebbe morto, non nella realtà

Eheh, non potevo far finire tutto cosí e allora ho capovolto la storia :3 non vi libererete tanto in fretta di me! Cosa accadrà a Stiles nel prossimo capitolo? Non vi resta che aspettare se lo volete scoprire! Au revoir! 🐺

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