11. Dichiarazione

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<< Non ridere Blondie! E poi perché ti ha detto quello che è successo?! >>

<< Perché lei è la mia migliore amica Liam. Lei mi dice tutto. Comunque non è successo niente di allarmante. In fin dei conti le hai visto il sedere, che vuoi che sia scusa? >>

<< Fosse solo quello che ho visto! Praticamente le ho visto tutto: il seno, le spalle, la schiena il sedere... e il tutto ancora bagnato il che è ancora più imbarazzante! >>

<< E perché scusa? Non ti sarai mica eccitato spero? Non per la mia migliore amica, altrimenti ti ammazzo! >>

<< Non scherzare Horan. Io... io non riuscirò più a guardarla con gli stessi occhi di prima! E poi sì, se vuoi saperlo la tua amichetta è maledettamente eccitante quando è nuda contento?! Vorrei vedere te cosa avresti fatto al mio posto, biondino dei miei stivali! >>

<< Non le avrei fatto niente, e sai perché? Perché io non sono degno neanche di sfiorarla con un fiore >>

<< Ma nemmeno io le ho fatto niente! Vabbè lasciamo stare. Vado a lavarmi i denti e poi vi raggiungo in camera >>


Liam's P.O.V.

Non so cosa mi sia preso prima. Non mi aspettavo di certo di vederla nuda, questo è poco ma sicuro. Non che mi dispiaccia il fatto di averla vista senza indumenti, solo che non volevo avvenisse in questo modo. Ma che sto dicendo, lei è la migliore amica di Niall, non mi permetterebbe mai di avvicinarmi a lei se sapesse delle mie intenzioni. E poi che intenzioni ho? Non so, probabilmente mi piace, ma non riesco a capire se la mia è solo attrazione fisica nei suoi confronti, oppure in fondo ci tengo veramente a lei. Certo che ci tengo a lei, solo non so se la posso considerare più di una semplice amica. Scaccio ogni mio pensiero dalla testa e mi dirigo verso il bagno. Apro il rubinetto e mi fermo ad osservare l'acqua che scorre. Magari fossi come lei. Una delle maggiori potenze al mondo, fonte di vita e simbolo di libertà. Non vorrei avere nessun pensiero, andare dove voglio senza tener conto dell'opinione di nessuno. Ecco cosa vorrei essere: della semplice acqua. Ma questo è impossibile. Porto le mani verso di essa e mi lavo il viso. Inaspettatamente è terribilmente fredda. In pochi secondi è passata dall'essere tiepida all'essere praticamente del ghiaccio sciolto. Rabbrividisco e mi lavo i denti. Tolgo i jeans e la camicia, optando per una comoda tuta nera dell'Adidas. Sistemo un attimo i capelli che ormai sono cresciuti e passo la mano destra sul ciuffo, facendo ricadere un piccolo ricciolo sulla fronte. Mi guardo ancora un minuto allo specchio, tiro uno profondo sospiro ed esco dalla camera da letto. Oggi è giovedì e di conseguenza è la serata film. Solitamente la passiamo a casa di Niall, essendo quello con la credenza piena di schifezze, di conseguenza ci riuniamo tutti incamera sua. Non so che fare, cosa dire e peggio ancora che pensare. Mille idee mi frullano per la mente, finché non entro nella stanza del biondino. Lui è seduto sul letto, in mezzo ad Harry e Louis. Jen deve ancora arrivare, per questo mi accomodo sul piccolo divanetto grigio posto alla sinistra del letto matrimoniale. Finalmente entra. È semplicemente bellissima, anche se indossa dei banalissimi leggins rosa e una maglietta a maniche lunghe con dei coniglietti bianchi. Deve essere il pigiama che spesso mi ha descritto Niall. Descritto non è proprio il termine più adatto. Praticamente lo ha deriso, ma invece io lo trovo molto tenero. Indossandolo non sembra una ragazza di 20 anni, anzi ne dimostra sì e no 16. È dolcissima.

<< Dove mi siedo io? >>

<< Sul divano con Liam >>esclama convinto Niall, mentre io cerco in ogni modo di fulminarlo con lo sguardo. Per mia sfortuna, i super-poteri non me li hanno dati in dotazione quando sono nato. Un punto per Niall, zero per me. Iniziamo bene. Lei viene verso di me e mi si sistema accanto. Toglie le ciabatte, e dei calzini di spugna bianchi fanno il loro ingresso. Siamo solo ad ottobre, figuriamoci quando arriverà l'inverno. Si volta verso di me e mi sorridere. Ricambio volentieri il gesto e decido di scusarmi nuovamente per l'accaduto. Lei scuote la testa e un flebile "tranquillo" pervade nel mio orecchio. Il suo sussurro accompagnato dal respiro caldo sul mio collo mi provocano alcuni brividi, che scorrono lentamente per tutta la mia schiena. La serata procede in modo molto tranquillo. Il film che abbiamo scelto è "Arma Letale" con Mel Gibson. Stranamente Jennifer è una di quelle ragazze che ama i film d'azione. Non ne conosco molte, le mie ex mi costringevano a vedere i soliti film romantici strappa lacrime che io odio con tutto me stesso. Un punto a suo favore. Siamo solo a metà film, quando la sua testa si appoggia sulla mia spalla. Restiamo così per almeno venti minuti che la sua testa scende sulle mie gambe, mentre tra le mani tiene stretto un pezzo della mia felpa. Nessuno si è accorto di niente, troppo concentrati verso lo schermo della tv. Senza riflettere allungo la mano e le accarezzo il viso. In un primo momento aggrotta la fronte, ma i miei movimenti lenti sul suo viso la fanno rilassare, tanto che sospira e tiene leggermente socchiusa la bocca. È bellissimo vederla dormire, sentire il suo respiro calmo e caldo. Il film finisce, e Harry propone di guardare il due. L'indomani abbiamo la giornata libera, quindi possiamo tranquillamente permetterci di stare svegli fino a tardi. È quasi l'una di notte, quando Jennifer inizia a mugolare. Non so perché, ma sembra in preda a degli incubi, un sonno abbastanza tormentato.

<< È meglio se la porto nel suo letto ragazzi >>

<< D'accordo Payno... tu che fai, vai a dormire o torni qui da noi? >>

<< Sono stanchissimo Tommo... ci vediamo domani >>

<< Buona notte allora >>

<< Notte >> rispondo, e mi dirigo verso la porta con la bella addormentata tra le braccia. Niall mi apre la porta e, con un dolce bacio sulla fronte, saluta la sua migliore amica. Entro in camera sua e la distendo sul letto. Faccio per uscire, quando lei mi prende per la maglia e mi blocca dicendo di non andare via. Sta ancora dormendo, ma sono sicuro che lei sappia chi abbia di fronte. Decido di assecondarla e mi stendo accanto a lei. La prendo e la porto vicino a me. Il suo petto è a contatto con il mio, mentre il suo viso è nascosto nell'incavo del mio collo. Il suo respiro caldo mi solletica la pelle e inevitabilmente mi metto a ridere. Non faccio molto rumore, ma Jen continua a strofinare il naso su di me. Le bacio dolcemente la fronte cercando di calmarla. Lei sorridere e mi sussurra un flebile "Ti amo Liam". Sgrano gli occhi sconcertato. Ora tutto ha un senso. Il ragazzo estremamente ricco che lei ama da un paio di anni sono io! Ecco perché continuava a dire che il loro era un amore impossibile, ed ecco perché è venuta proprio in Inghilterra! Cercava me e nessun altro. Mille pensieri mi frullano per la testa, ma cerco comunque di addormentarmi. Non so il motivo, ma non voglio andarmene. Voglio stare qui, accanto a lei, stringerla fin che voglio e sentirla per un momento solo mia. Ci siamo solo noi due e sembra che il mondo non abbia più importanza. Domani la affronterò, perché quella banale frase per me è la conferma di ciò che temevo da tempo. Sono innamorato di Jennifer e finalmente ho capito che la cosa è reciproca. Nonostante stesse dormendo lei ha detto a me ti amo. Ha fatto il mio nome. Non riesco a crederci. È la cosa più bella che mi sia mai capitata in questi giorni. Dopo varie riflessioni il mio cervello va in stand-by, dopo aver capito che i miei occhi erano troppo pesanti per poter rimanere ancora aperti per qualche minuto. Pensanti proprio come i miei pensieri.

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L'indomani, i due erano ancora a dormire quando Niall fece irruzione nella camera della mora. L'immagine che gli si presentò davanti era una delle più dolci che mai avesse visto: Liam stringeva dolcemente Jennifer per la vita,mentre lei aveva ancora il volto nascosto nell'incavo del suo collo. Sembravano uniti da chissà quale legame. Solo che il biondino non sapeva quale sentimento legasse i suoi due migliori amici: l'amore. Horan si avvicinò cautamente al letto e, strattonando dolcemente Payne, riuscì a svegliarlo. Sgranò gli occhi e, dopo vari sbadigli, riuscì ad alzarsi. Niall gli aveva detto che li aspettavano per fare colazione e che li avrebbero dovuti raggiungere nella sala da pranzo. Il moro annuì e si affrettò nel svegliare la ragazza. Prese ad accarezzarle il viso, mentre le lasciava qualche bacio sulla fronte. Passarono sì e no due minuti che finalmente si svegliò. Il risveglio era sicuramente uno dei migliori. Avere accanto a sé il ragazzo che da troppi anni amava era una cosa incredibile. Praticamente un sogno.

<< Buongiorno Jen >>

<< 'Giorno Payne >>

<< Dobbiamo prepararci per poi scendere a fare colazione... inoltre io e te dobbiamo parlare >>

<< Di cosa Liam? >>

<< Vestiti e poi lo scoprirai >> affermò convinto Liam, che ormai era uscito dalla stanza, quando Jen si alzò dal letto. Non sapeva davvero di cosa volesse parlare il ragazzo. Lei non si ricordava nulla di quello che era successo quella notte. Aveva confessato il suo amore alla persona più importante della sua vita e lei non se ne era nemmeno accorta.

Tra le tue Braccia ||Liam Payne|| CONCLUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora