Jennifer si vestì con la solita calma che da sempre possedeva. Era praticamente un bradipo. Alle superiori,davanti al professore di educazione fisica, si era definita come la persona più pigra del mondo. E forse lo era davvero. Andò verso l'armadio in cui, da due giorni, era appesi i suo vestiti. Era una ragazza non molto femminile, probabilmente quella parola neanche sapeva pronunciarla. Scelse di indossare un paio di jeans skinny neri con le ginocchia strappate, da abbinare con una felpa dello stesso colore degli Gun's and Roses e delle Vans bianche. Dopo essersi sciacquata la faccia, con l'intento di svegliarsi un po', si lisciò i capelli con la piastra e si diresse verso le scale che l'avrebbero portata al piano terra. Odiava gli ascensori perché, come Niall,temeva che da un momento all'altro potessero bloccarsi. L'idea di morire in quel minuscolo trabiccolo le metteva ansia. Fece per fare il primo scalino, quando due voci maschili le arrivarono dritte alle orecchie. Una era quella di Niall, mentre l'altra di Liam. Le avrebbe riconosciute anche in mezzo ad una baraonda, in fin dei conti erano le voci delle due persone che di più amava nella sua vita.Involontariamente si sporse leggermente verso la chiocciola delle scale, così da poter ascoltare meglio, senza però farsi notare.
<< Allora, di cosa devi parlarmi Payno? >>
<< Jen ieri sera... ehm mi ha detto di amarmi >> e a quella frase il sangue che circolava lungo tutto il corpo della mora iniziò a gelarsi. Si passò una mano sul viso e iniziò a tremare. Non poteva crederci. Si era immaginata tutto fin dall'età di quattordici anni, aveva programmato il modo perfetto per dichiarare il suo amore a quel ragazzo, se mai lo avesse incontrato. E invece si era ritrovata a dire quelle tre banalissime parole mentre dormiva! Oltretutto Liam voleva parlarle, chiarire la situazione. Ma Jennifer non era certamente pronta per un rifiuto. Non adesso che aveva iniziato a stare finalmente bene, dopo essere riuscita a lasciarsi alle spalle tutto il suo passato. I brividi le pervasero la schiena, mentre l'istinto le diceva che doveva fuggire.Fuggire per sempre non poteva, ma se poteva anche solo rimandare la sua sofferenza ad una sola giornata era pronta più che mai. Si affrettò a risalire quella manciata di scalini che l'avrebbero riportata nella camera dove alloggiava, quando Harry le si parò davanti con le sue dolci fossette accentuate da un bellissimo sorriso. In men che non si dica, i due si ritrovarono a correre lungo le scale, per poi uscire dall'ingresso dell'albergo, cercando il più possibile di non farsi notare dagli altri. Corsero per qualche isolato, per poi sedersi ad un bar che faceva angolo lungo una strada molto lunga e deserta. Il riccio non aveva fatto alcuna domanda, ma ora chiedeva spiegazioni.
<< Si può sapere perché non abbiamo fatto colazione con il resto del gruppo? >>
<< Avevo voglia di mangiare delle ciambelle appena sfornate... ehm sindrome premestruale sai come è >>rispose frettolosamente la mora, ma il suo amico non le credeva. Era sempre stata molto brava a dire le bugie, ma in quel caso l'ansia le aveva giocato un brutto scherzo, facendola risultare poco credibile.
<< Bugia! Hai avuto il ciclo solo una settimana fa! Sarò maschio, ma non sono mica scemo. E poi sai quanto ferrea sia la mia mente. Mi ricordo tutto e non mi sfugge niente, quindi adesso dimmi la verità >>
La ragazza si passò una mano sul viso e prese un profondo respiro per poi riprendere a parlare <<Sai, io amo tremendamente Liam... >>
<< Lo so, va avanti >>
<< Come fai a saperlo scusa?! Ho parlato dei miei sentimenti solo con Niall >>
<< Come ti ho già detto io non sono scemo, e comunque il dubbio era venuto sia a me che a Louis. Ti irrigidivi un sacco appena Liam ti sfiorava, diventavi tutta rossa se solo ti sorrideva... ho visto la cover del tuo telefono con la sua foto, poi hai anche quella collana con la sua iniziale. Se non volevi che si sapesse, potevi fare di meglio per nasconderti. E comunque mi sono sentito molto offeso. Hai detto tutto solo al biondino, mentre io e Tommo non siamo stati messi al corrente di nulla. Siamo anche noi la tua famiglia e ti puoi, anzi ti devi fidare di noi! >>
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Tra le tue Braccia ||Liam Payne|| CONCLUSA
Fanfiction1° volume della serie "Piacere, io sono L..." Il ragazzo non riuscì nemmeno a terminare la frase che lei si era già persa... persa in quei due occhi color cioccolato.