22. Emozioni

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<< Cazzo! >>

<< Come scusa? >> domandò stranito Liam, voltando la testa verso la mora che sedeva alla sua destra sui sedili posteriori di un vecchio taxi. Erano le undici di sera ed erano appena arrivati a Milano. Avevano viaggiato con l'aereo privato della band, così da non mettere in allarme fans o paparazzi. Si stavano dirigendo verso l'hotel, quando il silenzio creato in auto era stato spezzato dalla affermazione della ragazza, sconvolgendo alquanto Liam. Era la prima volta che le sentiva pronunciare una parola tanto scurrile, lasciandolo quasi a bocca aperta.

<< Niente... lascia stare >> la ragazza portò lo sguardo sul suo cellulare, continuando però a torturarsi con i denti il labbro inferiore. Lo faceva sempre quando qualcosa la tormentava, e Liam lo sapeva benissimo. Gli erano bastati veramente pochi mesi per poter imparare ad interpretare ogni singolo gesto della mora. Scesero dall'auto appena essa si fermò davanti all'hotel. Era di lusso, lo si poteva intuire soltanto scorgendo dalle vetrate l'enorme hall che li attendeva, dove avrebbe ritiratole chiavi delle loro camere. Separate ovviamente, o almeno così pensava Payne. Si avvicinarono ad una donna sulla quarantina, la quale alle sue spalle aveva innumerevoli mazzi di chiavi, ognuno dei quali possedeva come portachiavi il numero della stanza.

<< A che nome hai prenotato le camere? >>

<< L'ha prenotata Olly... >> alla risposta secca di Jen, il moro fece finta di non aver capito molto bene. Lui aveva detto camere, quindi aveva usato il plurale, mentre lei il singolare. E questa cosa lo eccitava alquanto. La fortuna girava per il verso giusto.

<< Ho capito bene? >> domandò il ragazzo>>

<< Già... mi sono dimenticata di prenotare la tua stanza >>

<< Ecco perché avevi usato la parola cazzo in macchina >>

<< Tranquillo ora sistemiamo tutto >>

Dopo pochi minuti si ritrovarono in camera. Era semplicemente magnifica, la suite per le coppie in luna di miele. Ogni minimo particolare era curato, i colori che dominavano erano il bianco crema e il grigio perla. Jen si avvicinò lentamente al letto: sopra c'erano sparsi innumerevoli petali di rose, mentre sul comodino affianco c'erano una bottiglia di champagne e due bicchieri di cristallo.

<< Vedo che Olly aveva proprio pensato a tutto>> commentò Liam in modo alquanto sarcastico.

<< Sssh non fare tanto lo spiritoso >>rispose convinta Jen, cercando il più possibile di rimanere calma,evitando così una crisi di nervi e raccogliendo i petali sul letto e gettandoli nel cestino accanto all'armadio.

<< Guarda che non è né colpa mia del fatto che tu ti sia dimenticata di me né tanto meno che non ci sia una stanza a mia disposizione. E comunque non faccio lo spiritoso sto solo... >>

<< Prendendo in giro il mio ragazzo! >>

<< Scusa... >> rispose Payne, voltando la testa in direzione della ragazza e assumendo il tipico sguardo da cucciolo indifeso. Gli riusciva davvero bene assumere quella espressione per far sentire in colpa le persone che gli stavano difronte, perdonandogli qualsiasi cosa avesse fatto. Disfarono le valigie, e Jen si affrettò ad andare in bagno per rilassarsi un po'.Doveva togliersi di dosso la tensione e rilassare ogni singolo muscolo del suo corpo. Si tolse ogni indumento, legò i capelli e si immerse nelle vasca, dove le bolle di sapone le nascondevano ogni centimetro di pelle. Fece in tempo a chiudere gli occhi che la portasi spalancò.

<< Devo fare pipì >>

<< Oh andiamo Liam. Ti avevo chiesto neanche due minuti fa se dovevi farla e mi avevi detto di no, e adesso aspetti che io sia nuda per fartela scappare? >>

<< Ma scusa vuoi che me la tenga? >> domandò innocentemente, cercando nuovamente di fare gli occhioni dolci.

<< Fa quello che vuoi, ma non ti azzardare a fare quella faccia con me! Non mi incanti più >>

Liam scosse la testa, e si diresse verso il wc. Abbassò la cerniera, per poi girarsi per vedere se la mora lo stesse guardando. Lei aveva il braccio sinistro a penzoloni fuori dalla vasca, mentre gli occhi erano chiusi. Dopo aver finito, Payne si lavò le mani, si avvicinò alla ragazza e si sedette accanto a lei.

<< Mi fai compagnia? >>

<< Certo! Vuoi che entri? >>

<< Certo, se vuoi che ti tagli gli attributi!>>

<< Non eri così cattiva una volta >>

<< Colpa di un imbecille che mi ha fatto soffrire. Ma sai, ognuno di noi cambia, e grazie a te sono diventata più forte e indipendente >>

<< Oh grazie dell'imbecille eh! >>

<< Non c'è di che! >>

Continuarono per un paio di minuti con un continuo botta-risposta, finché non era giunto il momento per Jennifer di uscire da quelle innumerevoli bolle, mentre Liam era tornato nella stanza e si era accomodato su una poltrona. Si mise un asciugamano addosso, legandolo stretto al suo corpo, e si diresse verso l'armadio, in cui aveva messo al suo interno alcuni vestiti. Si chinò per prendere il pigiama, quando la voce calma e profonda di Liam quasi non le fece prendere un colpo.

<< Non per dire, ma non è molto saggio andarsene in giro con solo un asciugamano addosso >>

<< Cosa stai blaterando scusa? >>

<< Ti ricordo che ci sono io in camera con te...sai come è sono un uomo e non sono il tuo ragazzo >>

<< So che non mi farai mai quello che non devi fare >> rispose con noncuranza la giovane, continuando a cercare il suo pigiama. Dannato pigiama avrebbe esclamato a breve, se non fosse stato per Liam. L'aveva presa per i polsi e le aveva fatto appoggiare la schiena contro il muro. Il suo sguardo era rude,ma allo stesso tempo dolce e innocente. Il suo respiro caldo solleticava la pelle di Jennifer che sembrava come rapita, catturata da quegli occhi color cioccolato.

<< Che stai facendo scusa? >> domandò,ma la voce le tremava. Non era paura, sapeva benissimo che Payne era un ragazzo gentile e premuroso, ma il contatto dei loro due petti,uno contro l'altro, le aveva provocato dei brividi, mettendola a disagio.

<< Tranquilla... >> il moro non finì nemmeno la frase. Sciolse la presa sui polsi di lei e si congedò, dicendo di voler fare anche lui un bagno caldo. La ragazza si vestì in fretta e furia e si buttò letteralmente sul letto. Gli occhi lesi chiusero all'istante, data la stanchezza e le mille emozioni che aveva provato in poche ore. Si mise sotto le coperte, piegando la gamba destra verso la parte di letto che avrebbe occupato Liam, mentre la sinistra rimase perfettamente dritta. Abbracciò il cuscino e sospirò, entrando completamente nel mondo dei sogni. Payne uscì dal bagno, anch'egli con l'asciugamano bianco legato in vita,mentre con uno leggermente più piccolo si stava strofinando i capelli, cercando il più possibile di asciugarli per non farli gocciolare e quindi bagnare il pavimento. Alla visione di Jen che dormiva gli si formò un sorriso dolce, lieve. Adorava vederla così calma e rilassata, completamente diversa da quando era sveglia e attiva, piena di energia. L'aveva vista dormire un sacco di volte,ma ogni volta era come la prima. In fin dei conti era la ragazza che amava, e l'amava in qualsiasi modo ella fosse.


Spazio Autrice: ave mondo =) finalmente, dopo due settimane di silenzio, sono tornata =) vedo che la storia piace e questo mi rende troppo felice *sob sob e fazzolettino* =) vi avviso che non manca molto alla fine, penso di arrivare a trenta capitoli circa, ma la strada è ancora lunga, e spero che voi mi possiate accompagnare hahaha ho bisogno di voi, di ogni singolo lettore che, come me, ama questa storia. davvero non avrei mai pensato che avesse questo andamento, me l'ero immaginata diversa... ma anche questo è il bello di scrivere storie, non si sa mai come andrà a finire. come sempre (scusatemi se sono ripetitiva) leggete, commentate e aggiungete ai preferiti =) giuro su Liam che mi farò sentire presto, con un nuovissimo capitolo =) quindi per oggi è tutto e... adios =)



Tra le tue Braccia ||Liam Payne|| CONCLUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora