28. Irlanda

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L'indomani, appena arrivati all'aeroporto, Liam salutò il suo amico e la mora, lasciandole un dolce bacio sulle labbra prima di incamminarsi verso l'uscita per poter tornare a casa. Niall si limitò a sorridere senza dire alcuna parola, poiché il sorriso che aveva stampato in faccia non aveva nessun bisogno di spiegazioni per essere capito. Era felice di vedere la sua migliore così radiosa e allegra, e non c'era sensazione migliore al mondo.

<< Niall Horan! >> un uomo sulla cinquantina chiamò il biondino che si girò subito verso la sua direzione. Non appena i loro sguardi si incrociarono, lo sconosciuto prese a fotografare ripetutamente i due amici, quasi accecandoli per via del flash così insistente. Niall sorrise, ma con la mano destra afferrò quella della mora e si affrettò nel lasciare la sala d'attesa per poter salire sull'aereo. Niall, come il resto dei membri del gruppo, era abituato a queste soffiate improvvise dei paparazzi, ma Jen di sicuro non era preparata a ricevere tutta quella attenzione.

<< Vedrai, sicuramente pubblicheranno le foto e diranno che ho una nuova fidanzata! Dannati paparazzi! Comunque tu stai bene piccola? >>

<< Certo Blondie. Non mi ha fatto niente di male, solo qualche scatto tutto qui. E comunque cos'è non ti piacerebbe avermi come fidanzata scusa? >> chiese divertita Jen, che a stento riusciva a nascondere il suo sorriso divertito e la sua risata era praticamente incontrollabile.

<< Non è questo che intendevo, lo sai... è solo che mi da fastidio che non possa spostarmi liberamente da un posto all'altro senza che qualcuno magicamente lo scopra. E il bello è che capiscono sempre quello che vogliono e ingigantiscono le cose. Vedrai, finiremo su tutti i social e persino sui giornali! >>

<< Quanto sei drammatico Niall >> concluse la mora, sistemandosi gli occhiali da vista sul naso. Estrasse dalla borsa uno dei suoi libri preferiti, "Il Piccolo Principe", ed iniziò a leggere in tutta tranquillità. Passarono solo poche ore di viaggio, una o due al massimo, e i due si ritrovarono finalmente in Irlanda. Appena varcarono l'uscita dell'aeroporto furono investiti da un leggero venticello e da un'aria fresca e pulita. Il colore verde era sparso d'ovunque, e Jennifer non aveva mai visto nella sua vita una città completamente di quel colore. C'erano bar, negozi, ristoranti che avevano almeno una piccola parte di quel colore e Jen ne fu sorpresa e incantata allo stesso tempo. Chiamarono un taxi e si diressero verso la casa degli Horan. Dopo pochi minuti arrivarono, e ad accoglierli alla porta fu Greg, il fratello di Niall, che teneva ben saldo un bambino di circa quattro anni in braccio. Appena scesero dall'auto, il bambino si agitò tra le braccia del padre, facendo sì che lo mettesse a terra e prese a correre incontro allo zio. Era Theo. Un bambino semplicemente bellissimo, con i capelli biondi color grano, gli occhi azzurro cielo e le guance un po' paffute. Se non si sapeva che era figlio di Greg Horan, chiunque avrebbe pensato che fosse stato di Niall. Erano praticamente identici, e se si mettevano a confronto delle foto di entrambi a tre anni sembravano gemelli. Dopo essersi accoccolato tra le braccia dello zio, il bambino alzò lo sguardo e rimase qualche minuto ad osservare la mora. La guardava dalla testa ai piedi, tenendo per mano Niall e succhiandosi il piccolo pollice della mano sinistra. Jen fece per presentarsi, ma fu interrota dal piccolo.

<< Mia! >> disse rivolgendo lo sguardo verso lo zio che, divertito, negava con la testa.

<< No piccolo, lei non è tua. È mia >>

<< No mia! >> lo corresse subito il bimbo che si precipitò verso la ragazza e le cinse con le braccia la sua gamba destra. Si era praticamente incollato e non ne voleva sapere di staccarsi, per questo Jennifer si abbassò alla sua altezza e lo prese in braccio. Il bimbo, non appena entrò in contatto con la ragazza, nascose il suo visino nell'incavo del collo di lei, e iniziò a giocare con i suoi capelli. Nonostante avesse solo quattro anni aveva già capito perfettamente che ogni volta che si vuole ottenere qualcosa bisogna far di tutto per averla. E questo la mora lo sapeva benissimo. Niall fece la sua solita faccia offesa, ma al piccolo non interessava minimamente. Prese le valigie e le portò in casa con l'aiuto del fratello Greg, mentre Jen e Theo sembravo essersi fusi insieme. Nessuno dei due voleva staccarsi dall'altro, un po' come lei con Blondie.

Tra le tue Braccia ||Liam Payne|| CONCLUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora