La pioggia cadeva insistente dalle prime luci dell'alba. Quel suono, apparentemente fastidioso, era come una ninna nanna per Jennifer. Le era sempre piaciuto vedere quelle minuscole gocce d'acqua scendere dal cielo grigio, disegnare figure astratte e alquanto strane sui vetri delle finestre, e bagnare l'asfalto dove sfrecciano innumerevoli auto. Era rannicchiata tra le coperte rosa antico del suo letto, immersa in chi sa quale sogno. La sera prima aveva telefonato ad Olly, avvertendolo che gli doveva parlare il prima possibile. Nonostante la voce preoccupata del fidanzato, Jen sembrava essersi levata, anche se in piccola parte, un peso dal petto e il sonno l'aveva fatta crollare presto. Non aveva rimorsi, né tantomeno sensi di colpa. Sapevano entrambi che la loro relazione non avrebbe mai ottenuto un lieto fine: era destino che lei dovesse stare con Liam. La sveglia suonò non appena scoccarono le nove del mattino, e la mora si svegliò con gran fatica. Nessuno avrebbe mai voluto lasciare un bel lettone caldo e morbido per dirigersi a lavoro, ma Jen amava il suo. Si passò una mano sul viso e si diresse in bagno, dove fece una doccia veloce e si vestì. Optò per una camicia bianca, gonna a tubino nera che arrivava poco più sopra del ginocchio, giacca classica rigorosamente nera e tacchi color nude scamosciati. Da quando stava con Olly aveva iniziato a vestirsi in modo più femminile e classico, infatti il suo armadio aveva cessato di sputare fuori solo felpe e leggins. Si legò i capelli in una treccia laterale e si diresse verso la sala da pranzo per fare colazione.<< Buongiorno Jennifer >> esortò Liam con il suo inconfondibile sorriso ammagliante stampato in faccia. Era impossibile resistergli, sembrava quasi un peccato divino non ricambiare la sua dolcezza.
<< 'Giorno >> rispose Jen, che intanto si era posizionata davanti a lui, cercando però di non guardalo troppo negli occhi. Il moro capì subito che qualcosa non andava nella ragazza e le chiese spiegazioni.
<< E' successo qualcosa? >>
<< Niente tranquillo... ho ricevuto un messaggio da Olly, e dice che questa sera mi raggiungerà per poter chiarire questa dannata situazione >>
<< Quale situazione? >> domandò curioso Payne, che cercava in tutti i modi di incrociare lo sguardo di lei.
<< Voglio lasciare Olly >> rispose secca, alzandosi dal suo posto e dirigendosi verso l'atrio per poter uscire da quel hotel e da quel imbarazzo che si era creato.
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La giornata passò in fretta, troppo in fretta. I ragazzi erano stati gran parte della mattinata e del pomeriggio a prepararsi per il prossimo concerto e avevano da poco terminato un servizio fotografico quando, finalmente, erano arrivate le sette di sera. Jennifer aveva remato come una foglia per tutto il giorno, e sembrava avere la testa fra le nuvole. La paura di incontrare Olly, di avere un confronto, di gettargli addosso tutta la verità e di lasciarlo definitivamente la logorava dentro. Era agitata e impaziente di vederlo, per questo non riuscì nemmeno a cambiarsi. Il dolore ai piedi provocato dai tacchi era niente in confronto a quello che sentiva al petto, all'altezza del cuore. Per tutto il tempo passato insieme, Liam non si era mai permesso di esprimere un suo parere o semplicemente di buttare fuori quello che gli passava per la mente. Sapeva benissimo che la causa di tutto quel malessere, fisico e mentale, era lui ma davvero non riusciva a fare nulla, solo starsene in disparte ad osservare la preoccupazione negli occhi di Jen. Poco dopo essere rientrati in albergo la porta della camera della mora prese a vibrare, sotto il tocco imperterrito di pugni dati per bussare. Quel suono lo conosceva bene: era Olly. Perse un bel respiro profondo e andò ad aprire. Come Jennifer, anche Murs aveva un aspetto orribile. Delle occhiaie scure gli incorniciavano gli occhi, rendendoli ancora più piccoli, le mani gli sudavano sebbene fosse pieno inverno, e i denti perfettamente bianchi non smettevano di torturare il labbro inferiore.
<< Senti Olly io... io davvero non so più cosa fare. Ho cercato di dimenticare Liam, ma non ci sono riuscita. Nonostante il tuo affetto e il tuo amore, ho in mente una sola persona e, mi dispiace ammetterlo, non sei tu. Ho apprezzato ogni singolo momento passato insieme a te, ti sono davvero grata perché mi hai fatto capire che bisogna continuare a vivere nonostante le innumerevoli sofferenze che incontriamo nel corso della nostra esistenza. E farei un torto non solo a me stessa rimanendoti accanto, ma farei del male anche a te, che sprecheresti la tua vita a dedicarti a me. Ma io non ti merito Olly, e tu decisamente meriti di meglio che avere accanto una persona fragile come me >> le lacrime scendevano silenziose ad ogni parola pronunciata dalla ragazza. Il battito del suo cuore aveva iniziato ad accelerare, e i suoi occhi non smettevano di fissare quelli del suo ragazzo. Olly respirò profondamente e cercò di rispondere, dopo aver speso qualche secondo di silenzio per poter mettere a fuoco quello che aveva appena sentito.
<< Tu non devi chiedermi scusa di niente piccola. Sono stato io che ti ho usata: ti ho visto sofferente e in preda ad una crisi e non ho fatto altro che cercare di consolarti pur di ottenerti. Appena ti ho visto in studio mentre giocavi con le mani di Harry ho pensato subito che, in un modo o nell'altro, tu saresti stata mia. Ma non pensavo di certo di innamorarmi di te in questo modo. Sapevo che correvo un rischio stando con te, poiché ero a conoscenza della tua situazione e dell'amore che provi per Liam. Hai lasciato tutto per lui, e di certo non sarò io a dividerti ulteriormente da lui. Quindi ti chiedo solo una cosa: non andartene dalla mia vita. Restiamo almeno amici... ti prego. Non sarò il tuo ragazzo, ma almeno voglio essere un punto di riferimento per te, una spalla su cui potrai piangere e una persona su cui puoi sempre contare. Perché, nonostante tutto, sei troppo importante per me >> concluse Olly, che si alzò dalla poltrona e andò incontro alla sua, ormai, ex fidanzata. La abbracciò talmente forte che le tolse il respiro, ma lei non se ne curò. Si erano amati follemente e il legame che li univa non si sarebbe mai spezzato. Si diedero un paio di baci sulle labbra, per non dirsi a parole arrivederci. Perché il loro non era un addio, ma un semplice arrivederci. Si staccarono e Olly uscì dalla stanza, diretto in un altro albergo per poter passare la notte. L'indomani niente sarebbe stato come prima. Si erano lasciati, questo è vero, ma ora Jennifer doveva far i conti con Liam. Poiché se lui non aveva intenzioni serie con lei, si sarebbe ritrovata da sola nuovamente, e forse stavolta per sempre.
Spazio Autrice : buongiorno mondo 😊😊 dopo vari giorni di assenza, finalmente, sono tornata 😃😃 sinceramente mi vien da piangere al solo pensiero di aver fatto soffrire Olly 😭😭 lo adoro alla follia, ma così doveva andare la storia... e la scelta migliore era Liam. La storia è dedicata a lui quindi, ovviamente, doveva esserne il protagonista 😁😁 ma non disperatevi, prometto che Olly non scomparirà del tutto tranquilli 👍👍 detto ciò spero che il capitolo vi piaccia, quindi come sempre commentate e aggiungete ai preferiti ❤❤ quindi ci si ritrova nel prossimo capitolo e adios mondo 👋👋
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Tra le tue Braccia ||Liam Payne|| CONCLUSA
Fanfiction1° volume della serie "Piacere, io sono L..." Il ragazzo non riuscì nemmeno a terminare la frase che lei si era già persa... persa in quei due occhi color cioccolato.