tredici

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Ogni volta che io e Connor avevamo la possibilità di trascorrere del tempo insieme solo noi due ne approfittavamo. Eravamo determinati a trascorrere quanto più tempo possibile insieme; sembrava che non ne avessimo mai abbastanza. Non ero del tutto sicuro di quello che eravamo ma mi piaceva a prescindere. La nostra nuova relazione consisteva in baci di nascosto, quando nessuno guardava, coccole sul tetto mentre guardavamo il tramonto e note lasciate a vicenda da trovare prima di svegliarci o addormentarci. Più di ogni altra cosa, ero semplicemente contento che Connor avesse trovato qualcuno con cui essere se stesso e sentirsi a proprio agio, proprio come lo era con Sam. Sembrava che tutto stesse funzionando alla perfezione e che le cose finalmente stessero girando per il verso giusto per entrambi. Era come se Connor avesse acceso un fuoco dentro di me, qualcosa che non avevo mai sperimentato.

Una notte, mi svegliai sentendo una leggera brezza fredda sulle mie gambe. Quando aprì gli occhi e mi adattai al buio, realizzai che il mio piumone era stato tirato su, esponendo quindi le mie gambe all'aria fredda. Accanto al mio piede vidi un pezzo di carta piegato in otto. Riconobbi subito la calligrafia, aprì velocemente il foglio e nonostante il buio riuscii a leggere la sua scrittura disordinata.

Incontriamoci nelle docce. Adesso.

Mi stiracchiai velocemente e mi alzai dal letto, arrancando pigramente lungo il corridoio verso il blocco doccia. Trovai Connor in piedi davanti a uno dei lavandini intento a spruzzarsi acqua fredda sul suo volto. Fece un piccolo salto appena mi vide ma si rilassò subito.

"Disperato di vedermi?" Dissi facendo l'occhiolino.

Connor sorrise. "Beh, quando sei bloccato in un posto come questo, ti senti un po' solo a volte." Disse facendo un passo in avanti.  "Ed è ancora peggio quando passi almeno l'85% del tuo tempo in compagnia di qualcuno estremamente attraente. Penso che tu possa intuire a cosa mi sto riferendo."

Sapevo benissimo di cosa stesse parlando ma non avevo intenzione di ammetterlo. "Beh, fa schifo essere te, non è così?"

Connor annuì, facendomi il labbricino. "È così, a meno che tu non sia disposto ad aiutarmi un po'."

Ridacchiai. "Sei così noioso." Senza dire nulla di più attraversai la stanza e lo baciai, Connor ricambiò rapidamente. Dopo un po' mi tirai in dietro e cominciai a lasciare leggeri baci lungo tutto il suo collo, Connor respirò pesantemente e sentì il suo battito cardiaco accelerare visto che avevo la mia mano sul suo petto.

"Cazzo, Troye."

Afferrò la mia mano e mi tirò in uno dei blocchi doccia, togliendosi rapidamente la maglietta. Rimasi sorpreso dal suo aspetto - era molto muscoloso e suoi addominali erano prominenti ma non oberati di lavoro. Era leggermente abbronzato e il suo fisico era onestamente incredibile. "Mio dio", sussurrai. "Sei bellissimo".

I miei complimenti furono rapidamente fermati dalle sue labbra che trovarono ancora una volta le mie mentre iniziò a togliermi il maglione. Glielo permisi e lo gettò rapidamente sul pavimento, le sue mani vagarono dal mio petto fino ai miei fianchi. Tutto accadde in fretta senza nemmeno rendermene conto. I nostri vestiti finirono gradualmente sul pavimento al di fuori della doccia e quando Connor notò che stavo tremando iniziò a fare scorrere l'acqua. 

Non avevo mai fatto sesso con un altro maschio. Connor fu senza dubbio quello dominante e disposto a prendere il controllo di ciò che stava accadendo. Fece male in un primo momento ma mi rilassai dopo pochi minuti. Mi sentii a mio agio con Connor; e per la prima volta nella mia vita mi sentii veramente amato. Finalmente avevo capito cosa intendevano veramente le persone quando parlavano dell'amore. Avevo quella sensazione calda e sfocata nelle mie viscere che mi faceva sentire come se potessi esplodere e il mio battito cardiaco era costantemente molto più alto quando ero intorno a lui - non solo perché stavamo scopando. Nelle mie relazioni precedenti ero stato sempre troppo spaventato di mostrare il vero me stesso, paranoico di non essere all'altezza delle loro aspettative o di non essere abbastanza per loro. Eppure con Connor era diverso. Pensava che ogni parte di me era bellissima e si assicurava che ne ero sempre a conoscenza. Fu in quel momento, quando mi tenne tra le braccia mentre entrambi cercavamo di calmarci dopo la nostra 'sessione' che divenni pienamente consapevole di come mi sentivo. Amavo Connor Franta.

Realizzai che l'amore non conosce confini. Non è necessario aspettare mesi per rendersi conto di essere innamorati di qualcuno. È possibile innamorarsi di qualcuno anche solo dopo un giorno. Ognuno sente l'amore in modo diverso. Alcune persone ci credono ed altre no. Per alcuni, è la cosa più bella che un essere umano possa sperimentare. Per altri, non credono che esista e sono così spaventati che allontanano la gente se provano ad avvicinarsi troppo. Prima di incontrare Connor ero una di quelle persone. Ora, tutto quello che volevo era di restare quanto più possibile vicino a Connor. Lo volevo per sempre. Non so perchè lo amavo così tanto. Forse era il modo in cui era stato così gentile e comprensivo. Forse era per come mi teneva e mi faceva sentire al sicuro. Qualunque fosse la ragione, sapevo che lo amavo.

L'acqua calda che delicatamente mi colpiva la schiena avrebbe potuto facilmente farmi addormentare. Ero così rilassato, mi sentivo estremamente al sicuro e confortato tra le braccia di Connor. Nonostante fossi alcuni centimetri più alto di lui, quando mi tenne vicino, mi sentii come se nulla mi avrebbe mai fatto del male. Era una sensazione che non avevo mai sperimentato prima ma la volevo per sempre. Se fosse stato una droga, sarei costantemente strafatto. Andrei in overdose se questo significasse poterlo sentire per sempre.

"Hey, Troye?" Connor sussurrò, dandomi un bacio sulla testa; ignorò il fatto che i miei capelli fossero completamente bagnati.

Mormorai in risposta, non dicendo niente in particolare; giusto per fargli capire che lo stavo ascoltando.

"Abbiamo un piccolo problemino qui."

Lo guardai confuso. Stava rimpiangendo quello che era appena successo? Aveva dimenticato di usare protezioni? Avevo fatto qualcosa di sbagliato? Andai nel panico, avevo fatto una cazzata. "Cosa intendi?"

Connor sorrise. "Abbiamo appena scopato in una doccia - siamo entrambi bagnati fradici e non abbiamo portato asciugamani."

Ritornammo rapidamente nella mia stanza dove, nonostante entrambi fossimo completamente fradici, entrammo nel mio letto e ci addormentammo aggrovigliati uno nell'altro, la sua testa sul mio petto e le nostre gambe intrecciate sotto le lenzuola. In quel momento mi sentii più a casa come mai prima d'ora. Avevo trovato la mia casa in Connor Franta e, anche se continuavo a dirlo, volevo - più di ogni altra cosa - che fosse mio per sempre.

pills ✧ tronnor [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora