Helfer si risvegliò, bendato e pieno di impacchi sulla pelle.
Hunter era accanto a lui, sonnecchiando su una sedia.
La stanza era bianca e spoglia se non per il comodino con le medicine appoggiate sopra, la sedia verde della donna e il lettino su cui era steso.
Aveva i sensi intorpiditi e una pessima concezione dello spazio e del tempo.
Si sentiva pizzicato alla gamba sinistra. Trovò la forza per spostare gli occhi verso il basso e... colpo al cuore. Non aveva più una gamba di carne, ossa e sangue ma aveva una gamba di metallo di quelle che si vedono solo nei film di fantascienza. Non aveva neanche più la coscia: era tutto metallo lucente.
Il cuore gli galoppava in petto: e se ora non sarebbe più stato d'aiuto nelle missioni? Gli avrebbero cancellato la memoria o lo avrebbero ucciso?
Hunter lo avrebbe mai guardato sotto la stessa luce?
Sospirò per non singhiozzare come un bambino. Si passò una mano sul viso.
Hunter gli reggeva l'altra mano e quando Helfer lo notò arrossí di poco, addolcito e rasserenato. Passava il pollice sopra la mano di Hunter piccola ma per nulla aggraziata, bensì coperta di piccole cicatrici e ruvida al tatto; i capelli bianchi quasi si mimetizzavano con le coperte del lettino. L'uomo le accarezzò la guancia: vide che ella aveva una smorfia di preoccupazione sulle labbra carnose.
Volle provare a mettersi a sedere, ma subito si rimise a posto perché la testa gli girava troppo.
Era accesa una sola luce nella stanza e la finestra era oscurata dalle tende. In un angolo della camera c'erano i loro zaini.
Sentiva vari passi andare avanti era indietro, voci burberare tra di loro e macchinari che venivano trasportati chissà dove.
Realizzò che era alla Fondazione. Hunter lo aveva salvato dalla morte certa.
Sorrise lievemente. Intrecció le dita con quelle dell'angelo dormiente.
Era felice che Hunter ci tenesse davvero a lui, che si prendesse cura di lui e gli desse importanza. Aveva paura, all'inizio, che sarebbe stato usato come un oggetto, e invece era finito per diventare amico a quella donna tanto misteriosa quanto particolare.
In realtà, tutto era migliorato da quando aveva iniziato a lavorare per la SCP Foundation, ironicamente: faceva incubi sempre meno era il dolore di ciò che aveva vissuto in battaglia, anche se per poco, si affievoliva un po' ogni volta che uccideva una bestia. Si sentiva meno colpevole.
Ma ora il suo segreto era stato rivelato. E la cosa che più lo spaventava erano le conseguenze di non averlo rivelato a Hunter.
Le palpebre gli si fecero pesanti.
Concesse al corpo di assopirsi ancora una volta.
La mattina arrivò.
Hunter era in piedi e col dito sul braccio di Helfer provava a svegliarlo.
- Sveglia. - lo punzecchiava.
- Mhmm... - bofonchiò qualcosa in tedesco, accigliandosi nel sonno.
- Eddai, svegliati. - insistè ella.
L'uomo aprì pigramente gli occhi, palesemente intontito dal sonno.
- Come ti senti? - gli chiese, poggiandogli una mano sulla fronte per vedere se avesse la febbre.
- Insomma... sono stato meglio di sicuro. - scherzò lui.
- E la gamba? Come te la senti? -.
Helfer rimase interdetto. Poi si ricordò del "cambio gamba".
- Ah... - ma la donna non gli diede nemmeno il tempo di rispondere che gli prese le mani per farlo alzare dal lettino.
- Voglio vederti camminare. - la sua voce aveva una punta di curiosità infantile. Helfer si era sempre chiesto quanti anni avesse l'angelo.
- Non credi sia meglio aspettare il dottore per questo...? -
- Hanno detto che nel giro di tre ore dobbiamo liberare la stanza e che sei in perfetta forma.
Credi che non usiamo delle medicine qualsiasi? - lo informò fiera.
" No, non credo proprio. " poteva solo fidarsi delle parole di Hunter.
Si mise in piedi: era una sensazione fantastica.
Era come se avesse sempre avuto quella gamba, lui sentiva che era la sua gamba. Gli occhi si illuminarono di gioia.
- Prova a camminare. - lo invitò ella.
Helfer azzardó qualche passo: camminava in modo naturale, senza zoppicare o sentir male.
La gioia di sentirsi ancora utile questa qualcosa lo faceva sorridere.
Ma poi l'uomo si ricordò che anche lei si era fatta parecchio male. La prese per le spalle come era suo solito fare per controllare se stesse bene, anche se era inutile.
- Sì, Helfer, sto bene. Solo qualche graffio, niente di più. - si lasciò andare dalla presa di lui.
- Ah, e quella creatura...? L'hai... -
- Sì, è stata eliminata. Non preoccuparti, non farà più del male. - rispose subito la donna, impettendosi un po'; faceva così per vantarsi di una sua vittoria.
- Gut, gut. - tirò un sospiro di sollievo.
Hunter si mise a sedere sulla sedia, studiando la gamba bionica come per trovarne i segreti.
- Hai perso la gamba in guerra, non è così? - gli domandò di punto in bianco.
Helfer sbiancò.
- ... sì. Una bomba. - si ammutí. Gli occhi bassi stavano rivedendo quelle scene terribili in loop.
- Perché non me l'hai detto prima? -. L'uomo si girò a guardarla negli occhi.
- Non volevo che tu mi considerassi inutile. Non volevo che per una mia mancanza tu mi sottovalutassi. - le spiegò, sforzandosi a non alterarsi.
- Capisco... - senza emozioni, non commentò. Aveva capito, non servivano altre spiegazioni: erano solamente futili e avrebbero fatto del male a Helfer.
- Sappi che ora come ora sei forte. Sei importante alla Fondazione e a me. - gli occhi grigi e le labbra ambrate si addolcirono.
- Grazie... Hunter. - si calmó l'altro, mettendosi a sedere sul lettino.
- Iniziati a vestire, così ce ne andiamo. - ella si alzò e uscì dalla stanza, prendendosi prima il suo zaino. Aveva lasciato dietro di sé un dolce profumo di pulito dato dai vestiti nuovi.
Le medicine erano dei miracoli chimici perché Helfer si sentiva come un leone, anche dopo le torture che aveva subito. Si vestì velocemente con i panni che gli erano stati lasciati sul letto. Usò le fasce che stavano sul comodino per proteggersi gli avambracci durante gli scontri corpo a corpo
Dopodiché andò a raggiungere Hunter correndo. Finalmente poteva correre per davvero.
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For Justice
ActionIl mondo ormai è caduto in un oblio oscuro. Creature immonde lo distruggono, uccidendo ogni giorno migliaia di umani. Ma non tutto è perduto. Un angelo è sceso dai Cieli per salvare l'umanità da queste "bestie". Lei e la sua pistola sconfiggeranno...