Capitolo 13

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Percorriamo la strada principale tra il traffico e i semafori rossi.

È una bella giornata di sole e fa relativamente caldo.

Non so dove stiamo andando, così glielo chiedo.

<<Ti piace la cucina cinese?>> mi domanda guardandomi.

<<Si>> rispondo.

<<Perfetto. Allora prendiamo cibo cinese e andiamo a casa mia. Voglio farti vedere tutti i miei dipinti>> mi dice accennando un sorriso.

<<Va bene>> rispondo sorridendo.

La guardo mentre lei tiene gli occhi fissi sulla strada.

Ha un profilo bellissimo, le sue labbra carnose mi invitano a baciarle.

Credo di essermi innamorata di questa ragazza, sempre se è consentito innamorarsi in un attimo.

<<Quanti tatuaggi hai?>> domando di punto in bianco.

<<73>> dice.

Wow. Sono veramente tantissimi... rimango a bocca aperta.

<<Tu non ne hai nessuno?>> mi domanda osservandomi.

Dico di no con la testa.

<<In quale altra parte del corpo li hai?>> chiedo curiosa.

Non avevo mai visto una ragazza con così tanti tatuaggi prima di tre giorni fa.

<<Solo dove li vedi tu>>mi risponde.

Solo?! Io li vedo sulla braccia, sulle mani, sul collo, sulla pancia e sabato, li ho visti su tutte le gambe.

Dieci minuti dopo siamo a casa sua.

Vive in un vecchio deposito sistemato ad appartamento.

Proprio come e dove si può immaginare viva un artista.

È un ampio spazio, le mura sono di mattoni e non ci sono stanze o porte, è tutto diviso in zone.

Nonostante sia un vecchio magazzino, è sistemato alla perfezione ed è davvero molto carino.

<<Questa è la mia tana>> dice facendo una giravolta dopo aver sbattuto il pesante portone d'ingresso.

In ogni dove ci sono colori a tempera, pannelli, tele bianche e quadri finiti.

<<È una bella tana>> dico facendo l'eco.

Mangiamo il riso nel cartone del cinese camminando per l'enorme spazio.

Mi fermo a guardare e a commentare ogni sua opera.

È davvero molto brava.

Mi torna in mente il compito dato dal professore di arte e la informo delle mie poche capacità artistiche.

<<Hai già scelto cosa riprodurre e come riprodurla?>> mi domanda guardandomi.

Sono seduta sul suo letto e lei è in piedi davanti a me, in tutta la sua bellezza.

<<Vorrei scattare alcune foto e riprodurre qualche quadro in questo modo. Ma ho scarse doti quando si parla di arte e osservando le tue di doti...non è che ti andrebbe di aiutarmi?>> le domando speranzosa.

È la prima volta che chiedo aiuto a qualcuno per quanto riguarda progetti scolastici.

<<Certo che ti aiuto. Ma se continui a morderti il labbro tra una frase e l'altra, credo che ci saranno un po di problemi tecnici>> dice guardandomi dritta negli occhi.

Un'idea mi balena in mente.

Voglio che mi baci, che mi tocchi e inizio a provocarla, mordendomi il labbro e guardando la sua reazione.

<<Che tipo di problemi tecnici?>> chiedo.

<<Problemi di tempo>> deglutisce e anche lei inizia a mordersi il labbro, facendo un passo in avanti.

<<Sai, mi è piaciuto il bacio in bagno stamattina. È stato eccitante>> dico ricordando quella sensazione e guardandola con malizia.

La ricorda anche lei perché chiude gli occhi per un momento e quando lo riapre sono pieni di desiderio.

<<È stato d'avvero molto eccitante. Soprattutto quando la tua mano era sulla mia schiena...>>

Non riesco a finire la frase che subito si piomba su di me.

In meno di un secondo mi ritrovo sdraiata sul suo letto, con lei addosso che mi bacia vivacemente, muovendo la sua lingua a ritmo con la mia.

Ci scambiamo morsi a vicenda e l'eccitazione aumenta quando scende con la bocca sul mio collo e mi lascia dolci baci, arrivando alla clavicola.

Sento la pelle calda sotto le sue labbra bollenti.

<<È eccitante questo?>> chiede, ma non mi fa rispondere perché torna a baciarmi.

Sì. È molto eccitante.

Mi lascia la bocca libera ma non riesco a parlare, ho il respiro affannoso quando mi sbottona la camicetta e scende con le labbra tra il seno, leccandomi fino all'ombelico.

Non ho mai provato niente del genere in vita mia.

Non riesco a parlare.

<<E questo? È eccitante?>> chiede ancora, aprendomi le gambe con la mano e accarezzandomi le cosce da sopra il pantalone.

Si sposta più su, premendo il palmo della mano su un punto che mi fa gemere.

<<Ele, è eccitante?>> chiede guardandomi negli occhi.

<<Si>> dico con quel poco di voce che ho in gola. 

<<Vedi che cosa succede se mi provochi?>> mi dice tornando a baciarmi la pancia, scendendo sul pube e avvicinandosi sempre di più lì dove sto scoppiando di desiderio.

<<Si>> pronuncio ansimando.

Abbassa l'elastico del pantalone e me lo toglie, posando le sue labbra sulle mie cosce.

Me le bacia e con la punta della lingua traccia una linea fino allo stesso punto di prima fermandosi lì è giocandoci.

Io sto scoppiando.

<<È eccitante anche questo?>> chiede senza staccare la labbra dal mio corpo.

<<Dio Gaia, si>> dico con la voce strozzata.

Sento le gambe che mi tremano quando mi abbassa gli slip e posa la sua lingua sul mio clitoride.

Scende più giù, continuando a leccare e sento che entra dentro di me.

<<Sei molto eccitata>> dice.

Immeditamente risale e torna a  torturarmi, continuando a muovere la lingua in cerchio e succhiando su una parte del corpo così piccola ma che è capace di scatenare tutto questo piacere.

Lecca, succhia morde e io mi abbandono urlando, non riuscendo più a trattenermi scoppio.

#ELAIA {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora