Capitolo 16

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Passo gran parte della notte ad immaginare le sensazioni vissute di pomeriggio.

Il tocco delle sue mani sul mio corpo.

Delle sue labbra e del suo respiro su di me.

Mi hanno fatta impazzire.

Anche la sue parole mi hanno fatta impazzire.

'Mi sono innamorata di te'

Ho scoperto una nuova me, e credo di piacermi.

La pioggia che batte sulla mia finestra mi sveglia e mi fa alzare. 

<<Buongiorno Nora>> mi dice Angelica non appena prende il suo posto.

Qualcosa non va, sento delle strane note amare uscirgli della bocca.

<<Buongiorno a te, che succede?>> domando aspettandomi, come risposta, una delle classiche litigate con Davide.

Lei mi guarda e alza un sopracciglio.

Poi sorride, mi si avvicina e parla.

<<Ieri ti ho vista mentre salivi in macchina con Gaia. Non devi parlarmi di niente?>> chiede facendo la finta offesa.

E adesso che le dico?

Angelica mi piace Gaia?

Decido di andarci piano, anche perché non so cosa pensa di tutto ciò.

<<Oh andiamo Nora, ho visto anche come vi guardavate in questi giorni>> accenna un sorriso.

<<E come ci guardavamo?>>domando per sapere quello che ha visto esattamente.

<<Eleonora Jessica Abby Moore. Secondo te io, aspirante giornalista non ho visto che vi mangiavate con gli occhi? Ogni volta che vi toccavate sussultavi. Allora? Ti ripeto la domanda, hai niente da dirmi?>>

<<Angelica Vittoria Gasman, perché fai sempre la stronza?!>> la guardo seria.

Lei fa una smorfia.

<< Gaia mi piace>> dico abbassando la voce pronunciando l'ultima frase.

Ho deciso di dirglielo per due motivi: uno, perché mi ricordo che un paio di volte mi ha condannata alla sua parola di gay, solo soffermandosi sul fatto che non do corda ai ragazzi che mi vengono dietro e due, lo avrebbe scoperto da sola in meno di un giorno.

Ho sempre ignorato la sue parole convincendomi di non essere una ragazza da fidanzati ma una ragazza da libri, però aveva ragione.

E forse è per questo che mi ha presentato Gaia, voleva dimostrarmi di avere ragione.

Angelica è molto tenace e sono sicura che come giornalista farà un gran successo.

<<Io lo sapevo. Sarò una grande giornalista>> dice vittoriosa.

Come volevasi dimostrare...Ma mi legge nel pensiero?

La cosa in po mi inquieta e decido di raccontarle solo di qualche bacio.

Alle 13:20 esco di scuola e mi dirigo nel parcheggio riservato solo ai docenti.

Entro nella minicuper già parcheggiata sotto un pesco e scuoto la testa.

Sta piovendo e io sono zuppa.

<<Potresti anche scotolarti sotto l'ombrello>> mi dice lei guardandomi con un sorriso.

<<Scusa ma hai visto che pioggia? Mi dici come faccio?>> rispondo ammirandola nel suo giubotto di pelle.

Indossa jeans aderenti e le stanno benissimo.

Penso a come sarebbe toccare le sue gambe nude.

<<Non voglio che ti ammali, andiamo o casa tua, così ti cambi>> dice in tono autorevole.

<<Prima andiamo a mangiare, ho molta fame>>

Lei sorride e mette in moto.

Quando arriviamo al mc donald's facciamo un po di fila per il drive.

Decidiamo di comune accordo di mangiare a casa mia.

Il martedì i miei genitori non ci sono e la casa è libera anche da parte di Rosita.

Prendiamo i panini e ci dirigiamo verso casa.

Davanti il cancello, al riparo sotto un albero trovo una persona.

Una persona a cui tengo moltissimo.

La ragazza che conosco da diciassette anni.

La mia migliore amica.

Debora.

#ELAIA {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora