Capitolo 17

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Non vedevo Debora da almeno due anni.

Vederla qui è una grande gioia per me, quindi corro ad abbracciarla forte.

<<Mi sei mancata, come mai sei tornata e non mi hai detto niente? Quando sei arrivata?>> domando freneticamente.

Senza staccarsi da me risponde, sorridendo a tutte le mie domande.

<<Volevo farti una sorpresa, sono appena arrivata>> dice guardando dietro di me.

Per un momento mi scordo di Gaia.

<<Deb, lei è Gaia. Gaia, Deb>> le presento ed entriamo in casa.

Sul vialetto Gaia mi si affianca.

<<Perché è tua amica questa? Posso già dire di non sopportarla>> dice seccata.

Non le rispondo perché Debora mi trascina sul divano a raccontarmi tutte le sue avventure americane.

È vissuta due anni in California.

Ci conosciamo da tutta una vita e non ci eravamo mai staccate prima di due anni fa.

È stata un'esperienza bruttissima, ma adesso che è qui mi sento al settimo cielo.

<<E quando vai via?>> domando.

I suoi occhi azzurri sono occhi scrutatori.

Gaia la guarda male mentre mangia il suo panino.

Io ho fatto a metà con la mia amica.

<<Sto qui una settimana. Tu chi sei?>> chiede.

<<Sono la sua....>> la interrompo.

<<Amica>> dico abbassando lo sguardo.

Voleva dire ragazza?

Quindi io e Gaia stiamo insieme?!

<<Trattamela bene la mia piccolina>> dice Debora accarezzandomi la testa, come fossi un cagnolino.

<<Ovviamente>> risponde Gaia in cagnesco.

I suoi occhi sono incandescenti.

È arrabbiata.

<<Ti vedo diversa Nora, che succede?>> continua la mia amica.

<<Niente>> dico.

Perché mi vede diversa?

Glielo domando.

<<Sembri più... sarena. Prima eri sempre sul punto di una crisi di nervi amica mia>> mi da una pacca sulla spalla.

<<Ele vuoi che ti aiuti con arte oggi? Altrimenti vado via, sono di troppo qui>> si alza così dicendo Gaia.

La guardo immediatamente e noto sul suo viso un velo di irritazione.

<<Da quando ti fai chiamare Ele?>> chiede Debora con un tono di impertinenza.

<<Da quando sono arrivata io!>> esclama Gaia in risposta.

<<Ma dove l'hai trovata questa?>> mi domanda Deb rivolgendosi a me.

<<Deb! >> la rimprovero incredula.

Non si è mai comportata così con nessuno prima d'ora.

Non è suo modo di fare questo e mi sta dando fastidio.

<<Io me ne vado>> dice Gaia avvicinandosi alla porta con un modo di fare da vichingo.

La situazione sta degenerando, si sono messe l'una contro l'altra.

<<Smettetela. Tu non te ne vai. E tu, credo che la California ti abbia dato alla testa. Non sono io quella cambiata qui... esci da casa mia>> esclamo alzando il tono di voce.

Senza dire una parola Debora si alza e mi passa vicino.

Mi guarda e fa una smorfia, va dritta verso la porta e se ne va.














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