21º

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Avevo convinto Kenneth a non litigare per me con Alexander, ero pronta per andare a casa ma prima dovevo fare una cosa.
Mi infilai di nascosto in camera di Alexander, era sotto la doccia si sentiva l'acqua scrosciare.
Bene mi hai invitata perchè ti faccio pena? Ok allora non ti meriti il mio regalo.
Iniziai a frugare tra i regali e non mi accorsi che l'acqua non scendeva più.

"Se mi dici che stai cercando magari ti posso aiutare! "
Mi girai di scatto, se ne stava appoggiato alla porta del bagno solo con un telo intorno ai fianchi

"Cazzo! " pensai mi ha scoperta

Rispose con un ghigno
"Allora? Che cerchi? "

"Tranquillo appena lo trovo vado via, ma dove diavolo è? "
mi stavo spazientendo dove diavolo aveva messo il profumo? Ma si certo perchè non ci ho pensato prima?

"Scusa avrei bisogno del bagno "
Lo scansai e entrai in bagno ,eccolo la, lo presi e uscii dal bagno e dalla stanza

"Ehi quello è mio, a che serve fare un regalo se poi te lo riprendi? Insomma ti vuoi fermare? "

Kenny mi vide arrivare e aprì la porta per uscire
"Scusa Ken ma dovevo prendere questo "
Lui rise quando vide cosa avevo in mano e vide il fratello correre giù quasi nudo, capì subito le mie intenzioni.

Una volta fuori scaraventai la bottiglia a terra con tutta la forza che avevo, inutile dire che i pezzi neanche si contavano e un bel profumo muschiato aleggiava nell'aria.

Bene ora ero soddisfatta e potevo anche andarmene.

"Che cosa? Ma dico ti ha dato di volta il cervello? Perchè mi hai rotto il profumo? "
era peggio di una donnina isterica

"Kenny potresti girarti dall'altra parte? " chiesi con aria angelica al mio fidato amico che ormai era piegato in due dalle risate

"Questo era per la pena che ti faccio e questo è per te e non voglio essere tanto volgare nel dirti dove puoi infilarti la tua pietà " dissi malefica alzando il dito medio.

"Andiamo? "
chiesi mielosa a Kenny

In macchina pregai Kenny di evitare qualunque tipo di argomento non avevo nessuna voglia di parlare.

Nei giorni a seguire cercai in tutti i modi possibili di incontrare Alexander meno che potevo, sfuggivo il suo sguardo ,entravo prima del suono della campana e all'uscita mi dileguavo.
Ebbene si volevo evitarlo a tutti i costi.
Purtroppo però c'erano le cene con la sua famiglia e potevo solo sperare che lui non venisse.

Speranza vana si presentò ed era intenzionato a darmi filo da torcere ,chi mancava invece era Kenny perchè era fuori città.

Ma non gli diedi modo di poter chiedere alcuna spiegazione, inventai un mal di testa e me ne andai in camera mia.
Ma non avevo fatto i conti con la caparbietà di Alexander, dopo un quarto d'ora fece irruzione in camera mia.

"Bene bene bene, a quanto pare la nostra cara Joanne non aveva nessun mal di testa"
Era entrato e aveva chiuso a chiave
Mi tirai su le ginocchia in posizione di difesa
"Che vuoi? Chi ti ha detto di entrare? Vattene "

"No No ,niente da fare piccola! "

Oddio la sua voce mi faceva venire i brividi ma non di paura, per non parlare di quel "piccola"

"Adesso tu mi spieghi che cosa è successo al Dark, oppure ne paghi le conseguenze! "
disse avvicinandosi sempre di più al letto, aveva uno sguardo famelico

"Io non ho niente da dirti stai lontano da me, altrimenti urlo così forte che "

"Che? Su continua, che c'è quando non hai il tuo Kenny a difenderti hai paura? "
Era sempre più vicino
Con uno scatto mi alzai e mi allontanai dal letto.

"Kenny è come un fratello non uno scudo. E io per la cronaca non ho paura di te, ora vattene "

"Allora non ci siamo capiti ,devi dirmi cosa è successo, poi se non hai paura perchè scappi? "

"I-io non s-scappo e ti ho detto che non ho niente da dirti! "
E intanto continuavo a indietreggiare, ma ero in trappola non potevo spostarmi altrimenti lui mi avrebbe presa.

"Disse il topolino braccato dal gatto! Sto aspettando Joanne "
E avanzava, scattai di lato e passai sotto al braccio che aveva teso per fermarmi ma fu più lesto si girò mi strinse le braccia intorno alla vita e fece aderire la mia schiena al suo torace scolpito
"Ecco la mia topolina tra le grinfie del gatto "
sussurrò nel mio orecchio e iniziò a strofinare il collo con il naso.
"A-Alexander che stai facendo? "
un calore saliva dal basso ventre

"Mmh, quello che voglio fare da tanto tempo, piccola. Allora mi dici quello che voglio sapere? O ti devo far parlare diversamente? "
continuò a mormorarmi nell'orecchio, dio stavo impazzendo

"I-io te lo dico ma per favore lasciami! "
gli chiesi quasi con affanno
"E chi mi dice che non scappi? "

"Giu -giuro che non scappo..."

"Va bene, tra poco apro le braccia anche se mi dispiace lasciarti, ma non provare a scappare che stavolta ti stringo diversamente ok? "

Ero paralizzata dalle emozioni e non riuscivo a parlare, mi limitai ad assentire con la testa.

Dopo avermi dato un bacio caldo e delicato sul piccolo neo alla base del collo mi lasciò andare

Mi staccai un po a malincuore

"Ok, vuoi la verità va bene. Ho sentito due ragazze dire che mi avevi invitata perchè ti facevo pena, a loro volta loro l'hanno saputo da Grace. Contento? Ora per favore va via"

"Che puttana! "
Esordì lui passandosi una mano nei capelli

"Prima di insultare la tua ragazza per quello che è andata a dire un giro, dovresti pensare prima di parlare! "

"Ma che cazzo stai dicendo? Adesso io glielo detto? "
O no, si stava arrabbiando

"Senti io ti ho detto quello che sapevo e volevi sapere ora sei pregato di andartene! "

"Stai certa che lei la pagherà per quello che va dicendo in giro, ma adesso tocca a te essere punita! "

"Cosa? No! Perchè ?"

"Per quella stronza mi hai lasciato senza regalo e ora mi prendo il risarcimento "

Iniziò nuovamente ad avvicinarsi ma stavolta ebbi la meglio ,riuscii a lanciarmi alla porta la aprii e scesi in cucina.

"Joanne tesoro, che ci fai qui? "

"Ciao zia Em, sono scesa a prendere un bicchiere d'acqua "
Speravo di essere abbastanza brava da riuscire a non far capire il mio stato d'animo.
"Zio Daniel lo ha requisito mio padre? "

"Uomini! Tesoro quando si tratta di affari puoi sfilare anche completamente nuda non si accorgeranno minimamente di te"
Scoppiammo a ridere come due adolescenti, speravo solo che quel pazzo fosse andato via

Dopo un po tornai cauta in camera e quando controllai che non c'era neanche in bagno sospirai sollevata.
Il mio sollievo peró fu di poca durata perchè il mio cellulare vibrò

*Piccola non puoi scappare sempre*

*Ah, mi sono preso la libertà di memorizzarti il mio numero. Cancellalo pure se vuoi tanto il tuo a me resta .*

Cavolo come avevo fatto ad essere così stupida!

My Life           My DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora