44º

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Rimasta sola mi feci un giro della casa, o almeno di quello che non avevo visto. Il bagno adiacente alla cucina aveva la doccia che avrebbe ospitato fino a tre persone insieme, c'erano poi il lavandino e il vaso e in più una lavatrice e un asciugatrice .
Salii la scala e mi meravigliai non avendo passamano poteva dare l'impressione di poter cadere invece era molto comoda, la stanza da letto era grande aveva la cabina armadio e il bagno aveva un enorme vasca idromassaggio, mi piaceva molto questa casetta sembrava fosse pensata apposta per me ,ma non sapevo se potevo restare non avevo idea di quanto potesse costare una notte figuriamoci se dovessi mettere le tende.
Tra poche ore ne avrei riparlato con Pierre, sicuramente avremmo trovato una soluzione, svuotai il borsone sistemando le poche cose che avevo con me e mi stesi sul letto, la stanza era sui toni del giallo ocra e sabbia, c'era un folto tappeto al centro e una comoda poltrona era sistemata vicino a un tavolino con una lampada vicino alle grandi vetrate che davano sull'immensa e caotica Chicago.
Scesi giù per vedere se in frigo c'era dell'acqua e mi meravigliai quando all'interno ci trovai latte, burro, uova, marmellata, sciroppo d'acero, succo di frutta e arance. O Pierre trattava bene i suoi ospiti o mi aveva fatto un trattamento di favore, l'avrei scoperto. Presi una bottiglietta di acqua e tornai di sopra a prendere dell'intimo per fare una doccia, avevo bisogno di nuovi vestiti e di nuova biancheria non avevo altro oltre il completo che Julyet mi aveva regalato per il mio compleanno, avrei chiesto a Caroline dove potevo andare.

Verso le nove del mattino uscii da casa e vidi Pierre che veniva verso di me, era tornato di nuovo il tipo frivolo con una camicia rosa e il foulard legato al collo , aveva i capelli tirati dietro e mi salutò in francese.
Tra la mia e la sua casa c'era il ristorante, ore prima non lo avevo proprio notato forse per via delle luci spente.

Ci sedemmo a un tavolo e ci raggiunse Caroline, quindi anche lei abitava qui.

"Alor ma petite, cosa vuoi fare oggi? "

"Pierre evita di parlare francese con me, sai lo parlo benissimo e tu lo sforzi talmente tanto che ti esce malissimo. Ho capito che ti servi del Pierre checca durante il giorno e del Pierre maschio latino durante la notte, non capisco ancora il motivo ma lo scoprirò ,ora dimmi quanto mi costerà stare qui e soprattutto se puoi rimediarmi un lavoro! "

A Pierre andò il caffè di traverso mentre Caroline rideva e si spalmava il burro su una fetta di pane tostato.

"Bhe Pierre te l'ho detto stanotte e te lo ripeto adesso questa ragazza sa il fatto suo e secondo me le troverai il giusto posto"

"Dì un po dolcezza cosa ti fa credere che io non abbia i natali in Francia o che sia un francese trasferito? "

"Ohh andiamo, i francesi non hanno il tuo colorito, hanno la erre moscia e poi hai visto mai un francese che fa colazione con burro di arachidi pancake e sciroppo d'acero ? Croissant, i francesi fanno colazione con i croissant appena sfornati !"

Caroline continuava a ridere e io a bere il mio succo d'arancia e entrambe guardavamo Pierre.

"Ok, va bene mi hai scoperto sono un impostore ,ma finora nessuno mi ha scoperto o almeno nessuno me l'ha sbattuto in faccia e per tua informazione ragazzina dalla lingua lunga io non sono un energumeno obsoleto, non ho niente di vecchio e tutto funziona alla perfezione !"

"Ecco perchè non mi hai più parlato ,ti sei offeso. Bhe ti sta bene tu hai offeso Caroline !"

"Io non ho offeso nessuno, hai idea di quante fette di pane ha mangiato la tua cara Caroline mentre noi parliamo? "

Questa sua affermazione fece arrabbiare Caroline che sbottò
"Uffa Pierre quanto sei noioso, ho un metabolismo iperattivo e non assimilo niente la vuoi piantare?"

"Ho capito, se con una donna è difficile parlare, farlo con due è addirittura impossibile. Vado a fare il mio dovere di proprietario, verso mezzogiorno Caroline ti porterà nel mio ufficio così parliamo ok? "

"Ok, per me va bene se va bene anche a lei! "
Dissi facendo spallucce.

"Sono tutta tua tesoro, ma prima devo finire la mia colazione "

Cavolo effettivamente Pierre non aveva tutti i torti, Caroline mangiava tanto.

"Beata te che puoi mangiare senza correre il rischio di ingrassare! "

"Non mi invidiare J, ogni mattina corro per un ora, quello scimmione non lo sa. "

Mi misi a ridere per la definizione che aveva dato a Pierre, quei due quando stavano insieme facevano di tutto per punzecchiarsi ma non riuscivano a mascherare il continuo cercarsi con gli occhi.

"Io a casa mi alzavo all'alba per fare un po di vasche in piscina, ma non mangio molto sono riuscita a perdere parecchi chili e non voglio riprenderli. "

"Secondo me era solo la fase più adolescenziale, comunque qui puoi continuare a fare le vasche la piscina non manca o se vuoi puoi venire a correre con me, certo dovrai organizzarti perchè io vado a correre alle sette e mezza quindi devi decidere quando venire a correre e quando nuotare. "

"Non è un problema posso fare entrambe le cose, mi alzo sempre molto presto. Piuttosto a questo proposito devo chiederti una cosa. "

"Vai spara! "

"Bhe ecco avrei bisogno di comprare dei pantaloni,magliette, intimo e si insomma tutto quello che mi serve. Non ho portato niente oltre quello che indosso. La vecchia Joanne vestiva solo grigio e nero è il momento di cambiare. "

"Tesoro ti sei rivolta alla persona giusta, perchè non lo hai detto prima? Mi sarei sbrigata un po con la colazione. Andiamo adesso, adoro fare shopping! "

"Io lo odio tanto quanto tu lo ami, vado a prendere la borsa e il portafogli vieni con me o ci vediamo nell'atrio? "

"Vai, ci vediamo di la così avviso Pierre. "

Fare shopping con Caroline era ancora più stancante che farlo con Julyet ,secondo lei quasi tre ore erano poche per rifornire un guardaroba.

Tornammo a casa con sette paia di pantaloni ,una decina di canotte, quattro giubbottini leggeri con le maniche a tre quarti e tre giubbotti in pelle uno nero uno bianco e uno blu, vari cappellini con la visiera ,due paia di stivaletti con tacco e un paio di scarpe da tennis e un sacco di completini intimi extra sexy.
Inutile dire che avevo dato quasi fondo ai soldi che avevo con me e non potevo prendere un nuovo cellulare .

Non potevo chiamare nessuno a meno che Pierre non mi lasciasse usare il suo telefono, mi vergognavo un po a dover chiedere questo favore e anche a dover dire a zio Dan che avevo bisogno di altri soldi.

Caroline mi aiutò a portare tutte le buste a casa e poi insieme andammo da Pierre.

"Bhe non sei contenta del nuovo guardaroba? Oggi avevamo poco tempo ma un altro giorno torneremo per prendere tutto quello che ti manca."

"Si certo che sono contenta, solo che se non trovo un lavoro nell'immediato subito, dubito fortemente di potermi permettere altro! "

"Dicevo che la tua faccia nascondeva qualcosa, non ti preoccupare, stasera c'è una corsa e ti faccio recuperare tutto. E poi sicuramente Pierre avrà in mente un lavoretto per te stai tranquilla. "

"Corri di nuovo? E io potrei scommettere? "

"Certo che puoi, ma non corro io, stasera corre Rex! "

"Ok, e chi è Rex? "

"Tra poco lo conoscerai, andiamo cara io e te diventeremo grandi amiche! "

Con la consapevolezza che la mia vita stava iniziando a cambiare mi lasciai travolgere da tutto ciò che mi circondava.

My Life           My DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora