46º

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Dopo il pranzo con Caroline e Pierre ci spostammo in ufficio e mettemmo in chiaro la mia posizione, dovevo aiutare nell'albergo ovunque ci fosse bisogno, non avrei dovuto pagare niente per l'alloggio, Pierre era troppo devoto a mio padre e mi ospitava molto volentieri, gli dissi che poteva darmi una stanza non volevo approfittarmi ma non ne volle sapere.
Avrei recepito un compenso e potevo partecipare alle corse come spettatrice, anche se mi sarebbe piaciuto prendere parte su pista, ma ancora non sapevo guidare. Quando finimmo chiesi a Pierre la possibilità di usare il telefono per chiamare casa.
Dopo il colloquio telefonico con Daniel avevo il morale a terra, Alex quasi sicuramente non si era minimamente accorto della mia assenza , questo faceva male.
"Ehi J, allora hai finito di parlare al telefono? Voglio farti conoscere Rex ."

Mi chiese Caroline interrompendo il corso dei miei tristi pensieri.

"Ehi, si si ho finito. Andiamo "

"Ti chiedo solo un favore ,vedi di non innamorarti di lui ok? Non è portato per le storie più lunghe di una sola notte e io non voglio che tu soffra, mi sei simpatica e non vorrei rovinare il mio rapporto con te per lui. "

"Stai tranquilla Caroline, non ho intenzione di innamorarmi di nessuno, amare fa male! "

La mia risposta mesta e sintetica la spiazzò e si fermò nell'atrio a guardarmi.

"Un momento non mi dire che a soli sedici anni già sei stata innamorata e hai anche sofferto per amore! "

"Caroline non mi va di parlarne ora, forse più in la ti racconterò la mia macabra esistenza. "

"Bhe insomma un po di cose più o meno le so, Pierre mi ha raccontato di tuo padre. Ma tranquilla non sono una ficcanaso , quando avrai voglia me ne parlerai. Dai ora stampa un bel sorriso su quel faccino e vieni con me. "

Mi portò nella cucina e se per un nano secondo mi era passato per la testa che Rex si trovasse la dentro mi dovetti ricredere subito, Caroline proseguì oltre e aprì una porta che portava al magazzino della cucina, la tra scaffali pieni di roba c'era un'altra porta e quando la oltrepassammo per poco non mi venne un infarto, era un garage attrezzato e c'erano varie macchine.

"Wow, cavolo che posto e che macchine da urlo! "

Dissi avvicinandomi ad ammirare quelle bellezze , passando tanto tempo con il mio papà avevo maturato una certa passione per le macchine veloci, mi guardai bene intorno ma la mia preferita non c'era.

"Ehi dolcezza, ti piacciono i miei giocattoli? Lo so che voi ragazze optate più per borse e scarpe ma credo che frequentando questi ragazzacci imparerai qualcosa! "

"Bhe insomma devo dire che le Camaro non sono male, le Melling Hellcat sono abbastanza veloci e le RSC Predator GT -RSR le superano di poco in velocità , ma la mia preferita ti manca! "

Lo spiazzai con la mia esperienza.

"Ffiuuu, tesoro dimmi che sai guidare e ti metto uno di questi bolidi sotto le mani. Sei una bomba! "

Una risata proveniente da sotto una macchina ci distolse dalle nostre chiacchiere.

Un gran bel tipo uscì fuori, aveva un pantalone da rapper con le snikers nere, una canotta bianca striminzita sul torace e un cappellino messo al contrario. Se questo era Rex potevo capire le parole di Caroline ,era davvero molto bello, capelli castani e occhi verdi, aveva un accenno di barba e un baffo di grasso sulla guancia e portava un piccolo brillantino sull'orecchio sinistro.
Ci si poteva innamorare di questo tipo ,ma il mio cuore era già occupato.

"Pierre se non guida, dovresti provvedere quanto prima ,ce l'ha un nome questo bocconcino? "

Caroline sbuffò e Pierre rise.

My Life           My DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora