90º

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Organizzare la festa non fu per niente facile, soprattutto per lei che odiava le feste.
Fortunatamente aveva potuto contare sull'aiuto di Julyet e Caroline che in questo erano insuperabili maestre.
Si erano occupate di trovare una ditta specializzata in catering e con loro avevano a disposizione ragazzi da utilizzare in cucina o come camerieri.
Poi avevano dovuto trovare una ditta di luminaria ,perché Daniel voleva che la festa si svolgesse nell'enorme e sconfinato giardino di casa Brawn. Avevano allestito un angolo bar e ingaggiato Mike per la sera della festa ,lui avrebbe portato con sé un paio di ragazzi per farsi aiutare.
Alex si occupò di trovare un gruppo che tenesse viva la serata ,quindi aveva chiamato dei ragazzi che spesso si esibivano al Dark.
Fare la lista con Daniel si era rivelato pressoché impossibile ,era sempre occupato e quando non lo era sparivano con Alex e non dicevano a nessuno dove andassero.
Ken non mi era stato di alcun aiuto poiché era rimasto fuori città parecchio tempo.
Come se non bastasse ero andata un paio di giorni a Chicago per fare due corse.
Alla fine stilai una lista di persone che potevano essere prese in considerazione e la misi sulla scrivania di zio Dan.
Dopo quasi dieci giorni di fuoco mi rendevo conto che stavo esaurendo le energie così nonostante fossero appena le undici di mattina e di lì a tre giorni ci sarebbe stata questa benedetta festa non ci pensai due volte ,andai in camera chiusi le tende e mi misi a letto.
Fu Alex a svegliarmi con i suoi baci e le sue carezze.
"Mmm Alex ,mi sei mancato" dissi con la voce impastata dal sonno.
"Anche tu piccola ,non sai quanto." le rispose stendendosi su di lei con chiare intenzioni.
E presto quelle intenzioni furono trasformate in respiri affannati, indumenti che volavano sparsi e gemiti di piacere, fecero l'amore dolcemente e come se fossero soli al mondo.
Dopo restarono l'uno nelle braccia dell'altro appagati e felici.
"Alex ?" chiese seguendo il tatuaggio che la ritraeva sul suo petto.
"Dimmi piccola" rispose lui tirandola ancora più vicina al suo corpo.
"Quando mi hai fatto questa foto?" gli chiese.
Lui sorrise e la strinse forte.
"Il giorno del funerale di tuo padre. Eri così assorta e triste ,dopo ti sei girata e mi hai guardato prima di stringerti a me." le spiegò attorcigliando i suoi capelli alle dita.
"Mi ricordo, ti ho detto che ero rimasta sola e tu mi hai detto che non lo avresti mai permesso ,che ci saresti sempre stato. Ti amo Alex " gli dissi nascondendo il viso nell'incavo del collo.
"Non è l'unica foto che ho sai?" le disse cambiando discorso per non gridarle che anche lui la amava .
Alzai lo sguardo meravigliata "Sul serio? E per quale motivo le avresti fatte?" chiesi scioccata dalla notizia.
Lui si mise a ridere ,si alzò e prese il suo cellulare. Poi tornò sul letto e la strinse nuovamente a se, aprì la galleria del cellulare e sfogliò le cartelle fino a una con la dicitura privato.
Le rivolse un sorriso languido poi le diede il telefono e le disse di aprire la cartella.
Centinaia di foto sue.
Lei in piscina mentre guardava il tramonto, poi in giardino sotto le querce mentre leggeva. Foto di lei che dormiva, che faceva colazione. Una era della festa del compleanno di Alex al Dark, e poi foto a scuola e anche a cavallo di Prince.
Guardavo stupita tutti gli scatti che lui aveva rubato a mia insaputa. C'erano anche scatti fatti a Chicago mentre ero Jayslin, quando ero al loop e anche quando mi aveva beccata al bancone del bar. E infine c'era una foto chiusa dal lucchetto che non potevo vedere.
"E questa?" chiesi mostrando il telefono.
Lui digitò un codice e la foto si sbloccò ed era esattamente la foto che si era fatto tatuare.
Non sapevo cosa dire e l'unica cosa che mi venne in mente fu di baciarlo, mi misi a cavalcioni su di lui e lo baciai.
La sua risposta non si fece attendere e fu nuovamente pronto a fare di nuovo l'amore.

I tre giorni trascorsero in un baleno,non avevo la minima idea di cosa zio Dan avesse fatto con la lista degli invitati, mi aveva spiegato che si era occupato lui di tutto.
L'arrivo contemporaneo di Julyet e Caroline portò non poco scompiglio.
Arrivarono da Chicago con Pierre e Rex carichi di scatole e borse da viaggio.
Io ero stata svegliata di primo mattino da un riluttante Alex che si era sorbito la ramanzina di Hayley ,perché non mi aveva fatta riposare bene.
Anche lei era di malumore ,Julyet l'aveva svegliata per comunicarle il suo arrivo dato che non riusciva a raggiungere me telefonicamente.
Tutti erano in gran fermento ,Clara cucinava come una forsennata e gridava in continuazione con i ragazzi che la stavano aiutando nella preparazione del buffet. Le avevamo proposto di lasciare tutto nelle mani del catering ma era stata irremovibile. Pierre e Rex portavano su le scatole con i vestiti per la festa sotto le direttive delle comandanti Julyet e Caroline. Ken si occupava della posizione dei tavoli fuori in giardino mentre zio Dan era costantemente attaccato al telefono per lavorare e mantenersi libero per tutto il resto della giornata. Le uniche persone che sembravamo completamente estranee a tutto quello che ci succedeva intorno eravamo io e Hayley che ce ne stavamo sedute sul divano a guardare il caos che c'era.
Ma il nostro oziare finì presto ,Julyet venne a prenderci contrariata perché ce ne stavamo lì a fare niente quando ci volevano ore e ore di preparazione per essere bellissime alla festa.
"Ricordami di rispedirti indietro l'invito alle tue nozze quando me lo darai. Non oso immaginare quel poveretto quanto tempo ti dovrà aspettare" le disse Hayley scontrosa.
Io mi misi a ridere e Julyet ci guardò con aria di insufficienza prima di definirci ingrate.
Purtroppo dopo cominciarono estenuanti ore di bagni rilassanti,oli profumati ,acconciature da capogiro e trucco da passerella .
Ancor prima di indossare il vestito ero stanca.
"Stai tranquilla tesoro che appena ti avremo fatto indossare il tuo vestito la stanchezza ti passerà" mi promise Caroline.
Dei vestiti se ne erano occupate lei è Julyet poiché io ero impegnata con la festa e Hayley con due importanti processi. Il vestito rosso laminato di Hayley era davvero disegnato per lei, le sottolineava la figura snella scivolando fino ai piedi e aprendosi in uno spacco vertiginoso.
Julyet indossava un vestito blu con le maniche corte a volant,mentre Caroline sembrava una bambolina con il suo vestito al di sopra del ginocchio con tanti ricci sotto la gonna. Ero impaziente di vedere il mio.
Mi avevano tirato su i capelli legandoli in un grande chignon sulla testa e circondandolo con una fascia verde.
Il trucco era molto leggero e aspettavo in accappatoio che si decidessero a mostrarmi il mio vestito.
Quando finalmente lo tirarono fuori dalla scatola restai estasiata.
Era un abito lungo monospalla di un tenue verde ,la lunga gonna era di una stoffa morbida e leggera e sotto il seno c'era una fascia di brillanti verdi.
Era un vestito simile alle vesti dell'antica Grecia.
Era favoloso.
E quando mi guardai allo specchio dopo averlo indossato restai senza parole. Julyet completò tutto con un bracciale dorato molto largo sull'avambraccio destro.
"Ecco ora sei perfetta" disse .
Erano le otto passate quando finalmente iniziammo a scendere giù io ero l'ultima e avevo una strana sensazione che mi attanagliava lo stomaco.
Dovevo scendere i gradini uno alla volta e tenermi il vestito un po' alzato per non inciampare e iniziare la serata con un ruzzolone.
All'ultimo gradino c'era Alex che mi aspettava era bellissimo in giacca e cravatta.
Quando mi vide rimase a bocca aperta ,poi mi prese la mano e mi aiutò a scendere gli ultimi gradini.
"Sei bellissima " mi disse avvicinandosi per baciarmi.
"Non ci pensare neanche James Bond ,ci ho messo un sacco di tempo a ottenere quel colore sulla sua bocca e tu non lo toglierai!" lo investì Caroline portandomi via da lui.
Ci rimase male ma mi scoccò comunque un grande sorriso.
"Non sembra Afrodite?" chiese Julyet .
Alex scosse la testa e si avvicinò di nuovo .
"No ,nessuna Afrodite o Venere o altre lei è la mia Dea!" disse guardandomi dritta negli occhi.
Contrariando Caroline gli diedi un casto bacio sulla bocca.
Quando uscimmo in giardino c'era già un po' di gente e fui subito rapita da zio Dan che voleva presentarmi un suo grande amico.
Durante tutta la serata non ebbi molte occasioni per stare con Alex ,lui era impegnato a intrattenere la gente che era alla festa e io facevo compagnia ai miei invitati .
Verso le undici la stanchezza cominciava a farsi sentire,ero in piedi su quei trampoli non sapevo neanche io da quanto li portavo ai piedi ,così vedendo che i miei amici si stavano divertendo e che non avevano bisogno di me ,mi esclissai.
Non ero mai stata un tipo festaiolo partecipavo si alle feste ma mi annoiavo a morte.
Andai a rifugiarmi nel silenzio ovattato della biblioteca e cercai il mio libro preferito Orgoglio e pregiudizio ,lo avevo letto un infinità di volte ma mi piaceva rileggerlo.
Mi sedetti in poltrona e aprii la pagina dove avevo lasciato il segno ,ero quasi alla fine.

My Life           My DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora