Soffici nuvole argentate
castigano il cielo giallo
di luce
come fossero altari
di divinità vissute
e adesso spente
nello scorrere cosmico della massa temporale frenetica
gincana malefica intrecciata
di complessi strumenti celesti e astrusi.
Noi siamo il particolare
in questa spietata macchina di carne
l'originale ingranaggio
fra piccoli frammenti
di un raggio di assoluto.
Siamo così piccoli e perfetti nella nostra fuggevole bellezza precaria e mortale.
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FAME
Poetryho fame di me stesso (non si vede ma il leone piange, o per lo meno ha una dolce lacrima posata sull'occhio destro)