Vedo

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Occhi di cristallo opachi.
Ammiri il cielo con fare semplice, quasi fosse un amico d'infanzia. Come trovi questa affabilità con gli elementi?...
sei come parte del tutto.
Il sole ti accarezza dolcemente il viso leggermente arrossato e il vento fresco e tagliente ti confonde i capelli come un mare moto di soffice pienezza.
Dove trovi la tua semplicità?...
il mare ti bagna delicato i piedi nudi ed eleganti e bianchi come perle.... sembra quasi abbia paura di farti del male, di spezzare il tuo corpo fragile e gentile. Le onde silenziose e timorose si insinuano fra le tue dita come serpenti di petali spumosi.
Io mi sento sgraziato e rude e incerto ti osservo respirare il mondo.
Mi sento scomposto.
Solo tu, con la tua perfetta imperfezione riesci a ricompormi e finalmente sento
di essere pieno
di vita.
E allora il mare ci rapisce come in sogno e ci culla nel buio.
Così moriamo, affogati nell'amore degli elementi,
bellezze effimere e latenti.

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