Una miriade di piccoli tentacoli ossuti e spinosi,
ceramiche di maschere future,
presagi di sconfitte eterne con le parole misere di fedeli fratelli
dalla luna piena,
animali senza peli dalla fronte cornuta,
finestre marmoree in pose fotografiche pronte per affacciarsi nel nulla,
alberi di cadaveri vivi e carni stoppose, terre cotte dal sole della mente,
germogli di odio che crescono su cuori di piante anchilosate a scogli battuti dal mare,
mare in tempeste giuste o sbagliate che siano, confondono tribù di cetacei affamati di amore,
fragili perle d'aria incastonate in cielo di metallo opaco,
pericolanti precipizi temporali e figure dai seni pieni di latte caldo e nero di pece,
allattano generazioni di cani pronti a combattere per padroni senza senso della misura,
bisogna scegliere dove stare, in un Cosmo che è in procinto di affogare
nel Kaos.
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FAME
Poetryho fame di me stesso (non si vede ma il leone piange, o per lo meno ha una dolce lacrima posata sull'occhio destro)