Questa storia si svolge prima della guerra contro Voldemort e per questo i personaggi morti durante, in questo libro sono ancora vivi.
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"Fai la brava" mi disse mia madre, "mamma tranquilla, ormai ho diciotto anni, so cavarmela da sola" risposi io salutando mio padre con un abbraccio.
"Lo so, però io non so cosa succede mentre io non ci sono, e questo sai che mi fa preoccupare parecchio" mi disse sull'orlo delle lacrime.
"Mamma ora devo andare, il treno sta per partire" dissi dandole un bacio sulla guancia.
"D'accordo vai, buon viaggio e mi raccomando, studia molto" disse.
Io sorrisi e sorpassai il muro che c'è tra il binario nove e il binario dieci correndo con in mano il carrello in cui si trovava la mia valigia e il mio baule.
Prima di salire sull'Hogwarts Express sentì due voci chiamarmi.
Appena mi girai venni abbracciata da Ron e io ricambiai il gesto.
"Mi sei mancato molto anche tu Ron, però così non mi fai respirare" disse ridendo.
Lui si staccò subito dopo quell'affermazione e le sue guance si tinsero di un rosso più acceso dei suoi capelli.
"Ciao Herm" disse Harry prima di abbracciarmi, "Ciao Harry" dissi sorridente.
Dopo qualche secondo ci staccammo.
"Dobbiamo affrettarci a salire sul treno o non troveremo nessun posto libero" dissi.
"Già hai ragione meglio sbrigarsi" disse Harry iniziando a incamminarsi verso l'entrata del treno.
Io e Ron lo seguimmo e nel frattempo che camminavamo parlavamo delle nostra vacanze estive.
"Quest'estate mi sono allenato a giocate a Quidditch con Fred e George, mi sono migliorato e magari quest'anno riuscirò ad entrare nella squadra come portiere" disse Ron molto soddisfatto attirando l'attenzione di Harry, che appena si girò per parlare andò addosso a qualcosa, o perlomeno qualcuno.
"Attento a dove cammini Potter" impossibile non riconoscere quella voce con quel tono arrogante.
"Malfoy, scorbutico già di prima mattina?" disse Harry con disprezzo e contemporaneamente con ironia.
"Beh, vedo di non essere l'unico. Ci vediamo ad Hogwarts Potter, e siete compresi anche voi Lenticchia e Mezzosangue" disse prima di salire sul treno, ma non prima di ricevere un'occhiataccia da parte mia.
"Stupido Furetto" sentì bisbigliare Ron.
Salimmo sul treno e dopo un paio di minuti trovammo un vagone libero e subito dopo seduti iniziammo a parlare.
"Pensate che i miei genitori stavano per non mandarmi più a Hogwarts data la faccenda di Voi-Sapete-Chi" disse Ron, "ai Dursley non importa niente se io mi faccio male, o se tanto meno muoio. E tu Herm? Come l'hanno presa i tuoi quando hai raccontato questa storia?" mi chiese Harry.
"Beh...in realtà non gliel'ho detto" dissi arrossendo.
Loro mi guardavano stupefatti, sicuramente aspettando che io continuassi, così dissi "se glielo avessi detto non mi avrebbero fatto venire e si sarebbero preoccupati inutilmente".
"Herm sai che devi dirglielo" disse Harry con tono dolce.
"Si ma preferisco aspettare il momento giusto, non posso andare da loro di punto in bianco e raccontare tutta la storia si Voi-Sapete-Chi" dissi colpevole.
"No, però dovrai dirglielo prima o poi" rispose Ron.
"Lo so, ma aspetterò" dissi.
Loro mi guardarono e annuirono.
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Dramione~La Battaglia
FanfictionPer Hermione è tutto normale. Per lei è solo un nuovo anno in cui eccellere come al solito. Non deve preoccuparsi di niente...o quasi. L'unica cosa di cui deve preoccuparsi è la guerra contro Voldemort. Questa storia è ambientata prima della guerra...