Quinto capitolo

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Pov Nathan

Accompagnai a casa Lily e partii. Da una parte mi sento uno stronzo per aver tirato un pugno al mio migliore amico, ma dall'altra parte  ho fatto bene.
Come si è permesso di comportarsi così, con la mia ragazza...

Guidai fino a casa mia. Vivevo da solo, i miei genitori erano morti in un incidente stradale, e così restai da solo all'età di cinque anni...

Aprii la porta ed entrai. Trovai Ethan seduto sul divano. Gli andai incontro e lo abbracciai.

-"Thomas, ciaoo che succede?" Thomas e io eravamo amici dalle superiori, la prima volta che ci parlammo capii subito che lui sarebbe stato sempre al mio fianco e non mi avrebbe mai lasciato. E così fu.

-"Quello che è successo oggi in mensa... Senti, devi lasciarlo stare sai che Dylan è fatto così. E Lily ti ama, come te ami lei. Non dovevi dargli un pugno..." Mi disse mettendomi una mano sulla spalla.

-"Lo so ho reagito di impulso è infatti ci stavo pensando...forse devo chiedere scusa a tutti e due..."

-"Forse è meglio,  ora mandagli un messaggio così chiarite" presi il telefono dalla tasca dei jeans e scrissi un messaggio a Dylan.

Intanto,squillò il telefono di Thomas.

-"CHE COSA? QUANDO È SUCCESSO? Ok, è qui, ora glielo dico grazie" urlò al telefono. Attaccò e mi guardò. Vidi paura e preoccupazione nei suoi occhi.

-" Cosa succede?" Chiesi.

-"Lily non è a casa, ha preso i vestiti dal suo armadio ed è partita non so dove".

-"Quando è successo?" Gli chiesi

-"Circa due ore fa" mi rispose. Presi le chiavi della macchina.

-" Dobbiamo andare da Charlotte magari lei sa qualcosa" Uscimmo di casa. Dopo dieci minuti arrivammo in una grande villa.

Venne ad aprirmi Dylan.

-"Lo hai saputo anche te? Non risponde alle nostre chiamate e nemmeno ai nostri messaggi..." Mi rispose preoccupato.

Mi fece entrare in casa e parlammo tutti assieme.

-"È colpa mia..." Dissi io mettendomi le mani tra i capelli.

-"No è mia... Non dovevo comportarmi così..."
Dopo due ore ci suonò il telefono.

"Sto bene. Sono tornata a New York. Ritorno lunedì, non cercatemi. Voglio passare un po' di tempo con i miei migliori amici, prima di dirgli addio definitivamente. Buonanotte e scusatemi. Ne parliamo lunedì vi amo."

Stava bene solo questo mi importava. Quando sarebbe tornata gli avrei detto che la amavo. Non aspettavo altro. Avrei potuto baciare e assaporare quelle sue splendide labbra rosee, avrei potuto stringerla tra le mie braccia... Mancavano solo due giorni.

Pov Dylan

Mi comportai da stronzo, ma quando la vidi in mensa che rideva assieme a Nathan... persi il controllo. Lei era diversa da tutte quelle che "frequentavo" beh nessuno poteva competere con lei. Era stupenda ...
Il pugno che mi diede Nathan mi fece capire che ero stato veramente stronzo...

Quando mi chiamò Charlotte e mi disse che Lily non era a casa. Qualcosa dentro di me si fermò. Il cuore. Avevo paura che gli fosse capitato qualcosa. Lasciai tutto e corsi a casa. Mia sorella mi raccontò che Lily se ne andò senza lasciare nulla, né ai suoi genitori né al mio migliore amico.
Gli scrissi un messaggio dove mi scusai per il mio comportamento.
Dopo dieci minuti arrivò Nathan...
Aspettammo due ore e dopo lei si fece sentire. Era a New York... E ci scrisse anche che sarebbe ripartita lunedì.

       *  *  *

Questo capitolo l'ho scritto sotto i punti di vista, di Nathan e Dylan...

A domani.
            Rose 💚

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