Epilogo

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Erano ormai passati 15 anni, Rose e Lucas erano diventati grandi, e due migliori amici inseparabili. Mi svegliai, e scesi per preparare la colazione per la mia bellissima famiglia. Dopo un po' scese giù mia figlia. Rose era bellissima, l'unica cosa che non era suo, era il colore dei capelli. Se gli era tinti, di un verde acqua, bellissimo.

-"Buongiorno mamma " mi baciò sulla guancia.

-"Buongiorno piccola mia, oggi cosa fai?" La abbracciai.

-"Esco con Lucas "mi girai e notai del rossore sulle sue guance.

-"Ah sì?- le feci l'occhiolino- ma sicura che ehm siete solo migliori amici?"

-"Beh... Forse proprio migliori amici no" mi rispose. Io curiosa mi sedetti vicino a lei.

-"Il punto è che, quando passiamo del tempo assieme mi fa sorridere, mi rende la giornata felice. Quando ci salutiamo, mi manca, ma non come mi mancava prima. Quando si avvicina per abbracciarmi o lasciarmi un bacio sulla guancia, ne voglio ancora. O quando passiamo le giornate distesi sul divano, e lui posa la testa sul mio petto, io arrossisco... Non lo so mamma, forse è l'inizio di qualcosa, o forse no."

-"L'unica cosa che posso dirti, è di stare attenta. Perché te, come me, caschi sempre su quelle piccole cose, i baci e gli abbracci. Io non sto dicendo che te non piaci a Lucas, ma promettimi che se un giorno glielo dirai, e la risposta sarà negativa, tu non starci male. Perché tu sei una bella ragazza e piaci a tutti i ragazzi. E se, dovesse allontanarsi da te, vuol dire che non è mai stato tuo amico. Perché se una persona ti sta vicino, lo fa per sempre, sennò era tutta una bugia." Guardai mia figlia, calde lacrime rigavano le mie guance.

-"Mamma... Grazie, se hai davvero bisogno io ci sono " mi prese una mano e mi abbracciò. Piansi sulla sua spalla. Il dolore per la perdita di Mark, è stata bruttissima. Due anni fa, mentre ero a casa da sola, mi venne a trovare. Mi disse che lui ci sarebbe rimasto soltanto male, a vedermi con un altro. Così mi lasciò. Il mio migliore amico, non mi parlò più... È stato bruttissimo, perché io a lui ci tenevo, e gli volevo un mondo di bene.

-"Rose hai dimen-" Dylan entrò in cucina, e ci corse incontro quando mi vide in lacrime.

-"Vi lascio soli" Rose mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò.

-"Amore -mi prese il pento tra le dita- Guardami" io non lo guardai, così lui mi alzo il mento, cosicché i suoi occhi incrocciassero i miei.

-"Lo so, che è difficile aver perso una delle tante persone che ritenevi importante nella tua vita, ma devi andare avanti. Io e Rose abbiamo bisogno di te. Non voglio che ti chiudi in te stessa, di nuovo. É stato bruttissimo..." mi prese una mano e me la strinse. Aveva ragione, quando Mark venne da me, mi disse tutto quello che doveva dirmi. Ogni giorno che passava mi mandava messaggi del tipo: "lo sai che per dimenticarmi di te, mi faccio un sacco di ragazze?" O " sto bevendo e mi sono appena fatto una canna, sei solo una stronza. Non ci tieni a me" una volta arrivò anche alle minacce, ma non successe nulla.

Flashback

Ero in cucina, stavo cucinando, quando suonò il campanello. Andai ad aprire. Davanti a me c'era Mark, era cambiato. Si era tinto i capelli, gli era cresciuta la barba. Era vestito in giacca e cravatta. Ci guardammo per un tempo, che a me sembrava infinito, e poi mi feci da parte e entrò. Ci sedemmo in salotto.

-"Cosa devo per la tua visita?" Gli chiesi.

-"Devo dirti molte cose." Mi rispose con tono freddo e piatto.

-"Beh... dimmi".

"Lo so che è da anni che non ci sentiamo e non ci vediamo, ma mi manchi. Io ti amo, vorrei provarci con te, lascia Dylan e stai con me. Mi manca passare del tempo con..." alzati una mano.

-"Mi stia chiedendo di lasciare Dylan per te??? -mi alzati in piedi - Tu non puoi venire qui, dopo due anni, e chiedermi questo. Primo, io non ti amo, sei sempre stato il mio migliore amico, e niente di più. Secondo io amo il mio futuro marito, e non ti permettere più. " si alzò anche lui e mi urlò contro.

-"Ti sono sempre stato vivino, e ora ti comporti cosi con me? Sei proprio una stronza."

-"Ma ti ascolti quando parli? Mi stai dando la stronza per non aver fatto nulla. Sei te che te ne sei andato. Perché se veramente ci tieni a me come dici, mi faresti felice. E io sono felice con Dylan. Lui potrebbe perdonarti sai?" Stavo piangendo.

-"Io non voglio che lui mi perdoni. E sai perché? Perché mi ha portato via la persona che abbia mai amato. E non riesco ad immaginarmi una vita senza di te al mio fianco." Si avvicinò e con il pollice mi asciugò le lacrime che scorrevano sulle mie guance.

-" Restiamo amici quindi? Ci proviamo?" Gli chiesi facendo un passo indietro. Con sguardo ferito e triste abbassò la mano.

-"Potremmo provarci, ma non so se ci riuscirò" la sussurrò e se ne andò.
Cedetti in ginocchio, mi presi la testa tra le mani e piansi.

Fine flashback

Il ricordo della nostra prima e ultima conversazione era così nitido, intriso, che faceva male.

Mi gettati tra le braccia di Dylan e piansi. Rimanemmo così per molto tempo, le sue braccia che mi cullavano e il mio cuore spezzato.

* * *

Scusate per il ritardo, comunque questa è una parte del prologo, a presto
Rose💚

The first time I met youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora