Ventitreesimo capitolo

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Mi svegliai in una stanza con le pareti bianche, e una flebo attaccato al braccio non capii cosa mi stesse succedendo... Ma quando apri gli occhi trovai tutti. Ma non riuscii a parlare.
Piano piano le voci cessarono, fino a diventare sussurri e poi buio.
Mi svegliai ormai, quando il sole era già sceso e fuori c'era solo buio. In parte a me vidi Dylan, seduto scomodo sulla sedia. Aveva la testa appoggiata alla spalla e la bocca socchiusa. Anche in quella posizione era semplicemente bellissimo. I capelli spettinati, l'accenno di barba e con i riflessi della luna che gli incorniciavano il viso. Mossi una mano e mi toccai la pancia, la bambina stava calciando, quindi lei stava bene. Pensai tra me. Spostai la mano libera e presi quella di Dylan, che era vicino alla mia pancia.

-"Dylan..." Sussurrai piano.
Spalancò gli occhi e di colpo fu sveglio. Aveva le occhiate, e i suoi bellissimi occhi, era di quattro emozioni: tristi, felici, e preoccupati e stanchi.

-"Amore, oddio ti sei svegliata " mi abbracciò senza farmi male.

-"Si, cos'è successo?" Gli chiesi appena si staccò da me.

-"I dottori ti avevano detto di non avere questi attacchi amore, e ne hai avuto un altro. La bambina stava bene, le contrazioni erano perché forse nascerà prima del previsto" mi prese la mano e la baciò.

-"Amore, non posso controllare gli attacchi... Non riuscivo a calmarmi... Mi dispiace." Abbassai il viso.

-"Non devi scusarti, ho avuto così tanta paura" mi baciò.

-"Anch'io " ammisi e lo baciai a mia volta. Parlammo di che cosa era successo mentre non c'ero, ma non fu successo nulla. Passò l'infermiera e mi disse che nostra figlia stava bene ma che non potevano ancora dimettermi perché ero debole.

"Ma amore, non possiamo stare a Miami tanto. Tra tre giorni circa doppiamo ripartire" gli dissi.

-"Ho parlato con il dottore, ha detto che se per domani non stai meglio ti spostano all'ospedale di Los Angeles. Ho già chiamato i tuoi zii, e ci aspetteranno all'aeroporto. Senti amore, non ci siamo divertiti abbastanza qui, ma se vuoi possiamo venirci la prossima estate...- mi guardò e mi prese la mano- lo so che  abbiamo ancora sedici anni, e lo so che insomma siamo ancora troppo giovani, ma io vorrei, appena finito il college, venire ad abitare qui. Con te." Gli gettai le braccia al collo e lo baciai.

-"A me piacerebbe un mondo" 
Restammo abbracciati sul letto d'ospedale ancora per un po', poi arrivarono tutti quanti.

-"Madonna, mi fai preoccupare te" mi disse Jamie entrando nella stanza e venendomi ad abbracciare. Nell'ultimo periodo avevamo stretto un legame molto bello. Era come un fratello per me, e gli volevo molto bene.

-"Scusami hahaha -mi staccai da lui e guardai la pancia della mia migliore amica- beh? Che mi dici di te? Il bambino?" Le chiesi.

-"Beh, il mio sta benissimo -si toccò la pancia e sorrise- la dottoressa dice che tra una o due settimane dovrebbe nascere" mi abbracciò. Abbracciai tutti e parlammo dei nostri bambini e di come li avremmo chiamati. Io ero indecisa fra Rose e Emily e Jessica e lei fra Tom, Cameron o Lucas.

*   *   *

Ciao a tutti🙊🙈 è quasi finita la storia... Mancheranno 4 o 5 capitoli😔😭 a presto
Rose 💚

The first time I met youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora