Ventunesimo capitolo

21 2 0
                                    

Ero a casa da sola, Dylan era agli allenamenti, e poi sarebbe andato a cercare un lavoro, per la nostra famiglia. Charlotte e Derek erano fuori. La pancia cresceva così rimasi a casa da scuola anche se mancava una settimana. Ormai mancavano quattro mesi. Suonò il campanello e andai ad aprire. Quello che vidi davanti mi fece rimane impala sulla porta. I miei zii erano di fronte a me, alternavano lo sguardo da me, alla pancia. Non li sentivo e vedevo, dal funerale dei miei genitori.

-"Zii..." Mi feci da parte e gli faci entrare.

-"Lily, come stai? Ci devi spiegare un sacco di cose" zio il fratello di mia madre, e sua moglie,cioè mia zia.

-"Sto bene, anche voi dovete spiegarmi un sacco di cose, per esempio cosa ci fate qui, non abitate a San Francisco?"

-"È proprio qui il problema, abitavamo... Ora abitiamo a Los Angeles, volevamo stare vicino a te e a Charlotte, ma a quanto vedo state benissimo." Mia zia indicò la mia pancia.

-"Sono incinta. E di sei mesi ormai..." Guardai i loro occhi. Sembravano delusi...

-"Sei ancora troppo giovane Lily " mi rispose mio zio.

-"Lo voglio tenere." Gli risposi.

-"Ti aiuteremo, sei sempre nostra nipote" mi alzai dal divano e andai ad abbracciarla. Poi mi gettai tra le braccia di mio zio che mi strinse forte, baciandomi la fronte.

-"Vi voglio bene, e mi siete mancati" li dissi

-"Anche te ci sei mancata. Ascolta dobbiamo dirti una cosa..." Mi disse mia zia prendendomi una mano tra le sue.

-"Amore sono a casa-Urlò Dylan entrando in salotto. Si bloccò appena vide i miei zii- Oh buon pomeriggio, scusatemi non sapevo che sareste venuti" strinse la mano che lo zio gli porse e sorrise a mia zia. Si sedette vicino a me e mi prese anche lui una mano tra le sue.

-"Dylan, ciao. Stavamo dicendo a Lily che dobbiamo dirle una cosa" le disse la zia sorridendogli.

-"Ah okay parlate pure " gli rispose.

-"I tuoi genitori sai che hanno avuto quel incidente no? -zia mi guardò e le feci cenno di continuare- avevano un conto in sospeso con una persona... Questa persona, non ricevette più i loro soldi e così li uccise..." Strinsi la mano di Dylan più forte.

-"Questa persona... L'hanno arrestata?quanti soldi dovevano dargli?"

-"Si, la stanno interrogando, e di soldi , parliamo di cifre enormi.." La zia scoppiò in lacrime... Lo zio la abbracciò.
Anch'io piangevo... Non riuscivo a crederci...

-"Mi dispiace,perché non me lo avete detto? Potevamo dare noi i soldi, a questa persona..." Dylan parlò per me, zio si schiarì la voce.

-"Apprezzo il tuo aiuto, Dylan, ma dovevano risolvere loro questa cosa. Pensavamo che lo avevano fatto è invece...- lo zio mi guardò- non te lo abbiamo detto per non farti preoccupare... Tesoro mio, mamma e papà sarebbero orgogliosi di tutto questo..." Mi accarezzò la pancia, e stessa cosa fece la zia.

-"Grazie zio- appoggiai una mano sopra la sua e gli sorrisi- e grazie di avermelo detto... Volevo chiedervi, la mamma o papà per caso mi hanno scritto un biglietto e ve lo hanno dato a voi?"

-"Si, c'è lo dessero ancora mesi fa. Ma non lo abbiamo mai aperto perché?" Mi chiese la zia.

-"Perché ogni notte faccio un sogno: Entro nella loro stanza, e trovo tutto ordinato, una voce che mi chiama, e poi un biglietto, ma ogni volta che mi avvicino poi diventa tutto buio e mi sveglio."

-"I sogni vogliono sempre dirti qualcosa.."

-"Eh lo so, non è che magari quando potete me lo portate per favore?"

-"Certo tesoro" zia mi baciò una guancia.

-"Volete rimanere a cena? Così salutate pure Charlotte" chiese Dylan . Lo bacia e lo ringraziai.

-"Oh se non è un disturbo ci va benissimo"gli sorrisi e mi alzai per andare a preparare la cena. Due braccia mi cinsero da dietro.

-"Beh, quello che ci hanno detto è stato... Come dire? Strano?" Mi chiese Dylan baciandomi la spalla.

-"Perché strano? Cioè un po' si... Scoprire tutto questo..." Mi girai e gli gettai le braccia al collo baciandolo.

-"Siamooooo a casa -urlò Charlotte dalla porta- zioooo ziaaa cosa ci fate qui?".
Dylan andò in salotto e io rimasi in cucina da sola. Finalmente avrei saputo cosa c'era scritto in quel biglietto.
Dopo un'ora fu pronto così chiamai tutti.
Ci sedemmo al tavolo e chiacchierammo tutto il tempo.

-"Ma Lily quando dovrebbe nascere?" Mi chiese la zia.

-"Verso i primi di settembre, oppure al compleanno di Dylan, sempre di quel mese..." Le sorrisi.
Dopo un po' la zia o lo zio, raccontarono a Charlotte  quello che dissero anche a me. Lei non la prese male,anzi chiese anche lei del biglietto, visto che non ero l'unica a fare quel sogno. Perché non me lo aveva detto?.Dopo un'oretta se ne andarono e rimanemmo solo noi quattro.

-"Perché non mi hai detto che anche te facevi quel sogno?" Le chiesi.

-"Non volevo farti preoccupare, l'unico che lo sapeva era Derek... Mi dispiace." Mi alzai dalla sedia e la abbracciai. Quella sera mettemmo su un film e ci accoccolammo tutti e quattro sul nostro grandissimo e bellissimo divano.

*   *   *
Scusate se pubblico ora, ma ho avuto da fare... A presto
               Rose💚

The first time I met youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora