Venticinquesimo capitolo

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Era passata una settimana da quando Jen aveva partorito. Lucas stava bene, e non era un bambino tanto agitato. Mi alzai dal letto, come tutte le mattine.

Sempre le solite routine, svegliarsi, stare sul divano, mangiare, stare seduta, mangiare, guardare la TV e andare a letto.
Scesi giù in cucina, avevo una fame da lupi così mi preparai la colazione. Dylan era uscito presto per andare a lavoro, Charlotte e Derek, cominciarono il loro primo giorno di scuola. Dylan decise, come me, di lasciare la scuola e dedicarsi a me e a nostro figlio, poi magari fra qualche anno riprenderà gli studi.
Stavo mangiando quando, sentii qualcosa di bagnato... Abbassa la testa e capii cosa stava succedendo, mi si erano rotte le acque. Mi alzai e chiamai in fretta il pronto soccorso, mi dissero che tra poco sarebbero arrivati, mandami un messaggio a Domi, perché era la più vicina all'elenco, e le scrissi che era ora.
Poco dopo arrivò l'ambulanza, ormai le contrazioni si facevano sempre più frequenti, e io per non urlare mi mordevo il labbro. Dopo 10 minuti arrivammo in ospedale, mi portarono in sala operatoria, ma Dylan non era ancora arrivato.

-"Non voglio che nasca senza che il mio ragazzo sia qui" presi il polso della dottoressa, e piansi.

-"Signorina, dobbiamo, è già pronto tutto" mi disse accarezzandomi i capelli.

-"La prego, non voglio" piansi ancora più forte, soprattutto per il male. Qualcuno entrò e mi prese la mano.

-"Sono qui piccola, sono qui" mi sussurrò Dylan baciandomi la fronte.

-"Bene signorina, ora deve spingere" feci come mi disse, e lo feci per tre/quattro volte, dopo di che sentii un pianto. Era nata. Nostra figlia era nata.

-"Brava amore" Dylan mi baciò e mi sorrise.

-"È nata, amore, è nata" piansi di gioia quando vidi nostra figlia.

-"Ora la puliamo e poi ve la portiamo" ci disse la dottoressa, annuimmo e rimanemmo soli.

-"Sei stata bravissima amore -mi baciò la fronte- è una bellissima bambina " mi disse.

-"Lo penso anch'io- incrociai le nostre mani- come la chiamiamo?" Gli chiesi.

-"Chiamiamola Rose" mi sorrise e io ricambiai.

-"Ecco la vostra bambina, come la chiamate?" Ci chiese.

Io e Dylan ci guardammo -"Rose" la dottoressa scrisse il suo nome e me la mise tra le mie braccia.
Era così bella che non sembrava nemmeno nostra figlia, aveva gli stessi occhi di Dylan, e di me ha solo preso il naso e le labbra. Finalmente avevo mia figlia tra le mie braccia, in parte l'amore della mia vita... Non mi manca niente.
Presi una manina tra le mie e la accarezzai, mi abbassai e gli lasciai un piccolo bacio sulla fronte. Anche Dylan fece lo stesso, e lo vidi piangere dalla felicità. Gliela passai, e la prese in braccio. Erano così belli insieme, piansi anch'io. Dopo un po' entrarono gli altri, ci fecero gli auguri, e le congratulazioni per la bella figlia che avevamo fatto. Restarono ancora per un po', poi andarono via perché io avrei dovuto riposare. Stanca, mi addormentai con il sorriso sulle labbra.

* * *

Dopo di questo, ci sarà il prologo.
A presto
Rose💚

The first time I met youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora