Dodicesimo capitolo

32 5 1
                                    

-"Non so come sia successo, appena ha ricevuto la notizia dei suoi genitori, ha urlato ed è caduta in ginocchio e poi è svenuta. La prego mi dica che cosa le è successo?" Non capii bene di chi fosse quella voce... Ma sembrava simile a quella di Dylan. Una voce strozzata.
Cercai di aprire gli occhi o solamente parlare, ma non ci riuscii.
Sentii voci e voci tutto il giorno.

Riuscii a muovere una mano.

-"Dylan..." Sussurrai piano.
Aprii gli occhi di scatto.
La stanza era tutta buia, Dylan aveva la testa appoggiata vicina al mio fianco e la sua mano, teneva la mia. Mossi la mano libera e gli accarezzai i capelli.
Si alzò di scatto e spalancò i suoi bellissimi occhi.

-"Amore oddio,ti sei svegliata " mi accarezzò una guancia e la baciò.

-"C- cosa mi è successo?" Gli chiesi guardandolo negli occhi.

-"Dopo la notizia dei tuoi genitori sei svenuta..." Mi disse.

-"Ah okay... C-come stanno?"

-"Lily..."

-"No, no, no, non può essere vero. Dimmi che non è vero. Che è tutto un sogno" cominciai a piangere.

Non poteva essere vero. Non loro, non a me.

-"Mi dispiace Lily, mi dispiace un sacco. Un pazzo era ubriaco ed è andato addosso alla macchina dei tuo genitori. La macchina è andata a finire addosso al ponte..." Mi abbracciò stretto posando la labbra sui miei capelli. Cullandomi tra le sue braccia.

-"Lily io mi prenderò cura di te e di tua sorella ve lo prometto" mi disse stringendomi di più.
Mi addormentai poco dopo, distrutta dalla notizia.

Mi svegliai con i raggi del sole che entravano dalla finestra.
Sbattei le palpebre un paio di volte.
In stanza non ero da sola. C'erano tutti quanti.

-"Lily..." Mia sorella era distrutta aveva tutto il trucco sbavato, gli occhi rossi dal pianto. Venne ad abbracciandomi cominciando a piangere.

-"Charlotte, mi dispiace mi prenderò cura di te. Non era mia intenzione svenire ma quando ho sentito le parole dell'infermiera mi sono sentita male. Mi dispiace piccola mia ti amo" piansi con lei e la abbracciai stretta.

-"Ci prenderemo cura a vicenda, ti amo sorellina " mi disse tra le lacrime.
Stemmo abbracciate per un tempo infinito. Mi staccai da lei e guardai gli altri.

-"Grazie per tutto ragazzi..."
Jenny venne ad abbracciarmi piangendo anche lei. Dopo di che tutti si unirono all'abbraccio.

-"Ti voglio bene Lily ci sarò sempre per te" mi sussurrò Jen sull'orecchio.

-"Anch'io te ne voglio e grazie "

-"Noi torniamo a casa ti lasciamo da sola con Dylan Derek e Charlotte" mi disse Thomas abbracciandomi e portandosi con se tutti gli altri. Jen e Jamie mi abbracciarono tutti e due, per poi baciandomi sulla fronte.

-"Lily, Charlotte, non ho mai visto e conosciuto i vostri genitori, però mi dispiace un mondo" disse Derek abbracciando Charlotte e sorridendomi a me.

-"Grazie lo apprezziamo molto -dissi io- quanto sono stata qui?"chiesi a Dylan.

-"Tre giorni amore, non è stato un semplice svenimento ma qualcosa di più forte. I dottori non sanno ancora come sia potuto succedere. " mi disse prendendo la mano tra la mia e intrecciandola.

-"Oddio... Grazie ancora per tutto, e Charlotte, Derek, cosa dovete dirmi?" Chiesi maliziosamente.

-"In questi giorni, Derek mi è stato veramente vicino, e anche il tuo ragazzo e i suoi amici. Sono stata giorno e notte qui con Dylan, avevo paura di perdere anche te" cominciò a  piangere.

-"Non mi perderai mai, piccola mia." Le dissi asciugandole le lacrime.

Parlammo tutto il pomeriggio. Il dottore passò per farmi sapere che ero in buone condizioni e che potevo tornare a casa quando volevo. Così 10 minuti dopo ero pronta, firmammo e andammo e uscimmo.
Accompagnammo a casa Derek e portammo Charlotte dalla sua migliore amica.

-"Amore lo so, che è ancora presto... Ma vi va se te e Charlotte venite a stare qua a casa mia e mettete in affitto la casa dei tuoi genitori? È una grande casa, poi tu saresti sempre qua e Charlotte dalla sua amica." Mi disse accarezzandomi i capelli. Eravamo distesi sul letto, ero appoggiata con la testa sul suo petto. La notizia della morte dei miei genitori mi fa ancora troppo male. Sono distrutta. Mi mancano un sacco. Quello che gli è andato addosso lo troverò e la pagherà cara. Non si è nemmeno fermato.

-"Non sarebbe una cattiva idea... Amore hanno trovato quello che è andato addosso con la macchina ai miei genitori?" Chiesi alzando la testa e guardandolo.

-"No, se n'è andato senza fermarsi. Amore senti, non pensarci. Lo so che è difficile, ma più ci pensi più vuoi ucciderlo e non è una bella cosa. Appena lo troveranno, la pagherà cara. Ah amore, una cosa. I poliziotti devono parlare anche con te. Perché da quanto mi hanno detto i tuoi genitori avevano dei conti in sospeso con delle persone." Mi alzai di scatto. Non poteva essere vero.

-"NO, ASPETTA, CHE COSA? COME HANNO POTUTO NON DIRMI QUESTO" si alzò anche lui e mi appoggiò le mani sulle spalle.

-"Amore calmati, Ascolta io non so quello che mi hanno detto. Non c'entro nulla in questa storia. Quando ti verranno a parlare li chiederai tutto okay? " mi tranquillizzai e lo abbracciai.

-"Non lasciami ti prego. Ho bisogno di te"

-"Non ti lascerò mai Lily." Mi disse baciandomi.
E di nuovo, ci perdemmo dentro di noi. Ci amammo.

    *    *   *

Okay, sono riuscita a pubblicare anche oggi. Spero vi piaccia.
A domani
Rose💚

The first time I met youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora