Ventiduesimo

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Era ormai ferragosto...  mancava poco che nascesse. Dylan era sempre pronto ad aiutarmi, a prendersi cura di me e di nostra faglia. Anche gli zii, Jamie e Jen, Susan e Nathan, mia sorella e Derek facevano lo stesso. Ci eravamo presi una vacanza a Miami, io Dylan e tutti i nostri amici.
Stavo prendendo il sole quando la mia piccolina, calciò. Quando calciava, non era una sensazione fastidiosa, ma piacevole. Presi la mano di Dylan e la posai sulla mia pancia. Sorrise e mi baciò.

-"È la cosa più bella che mi avessi mai regalato " rimasi stupita della frase che mi disse. Di solito non era così dolce... E non mi mostrava mai i suoi sentimenti, ma quando mi disse questa frase mi si formò un sorriso sulle labbra.

-"Dylan vuoi venire con me e Derek a fare surf? Chiese Jamie.

-"Si vengo" mi baciò e se ne andò.
Mi misi gli occhiali da sole e mi distesi sul lettino, e ascoltai un po' di musica.
Un mese fa, la zia venne a casa mia per darmi il famoso biglietto, o come lo chiama lei, lettera.
Spalancai gli occhi e frugai dentro la borsa per prenderla. Dovevo ancora leggerla... Ero curiosa, ma allo stesso tempo preoccupata per quello che ci sarebbe stato scritto.
La aprii :

"Care Lily e Charlotte
Sono io, mamma. Appena leggerete  questa cosa che starò per dirvi... Vi arrabbiereste così tanto con me e papà che non ci rivolgereste mai più la parola. Siete state addottate... All'età di cinque anni. I vostri genitori morirono in un incidente stradale... Mi dispiace molto. Io e papà vi amiamo come se foste le nostre vere figlie. Se volete sapere di più sui vostri genitori biologici,sotto il nostro letto troverete una scatola, con tutti i loro ricordi. A presto mamma e papà."

Lessi e rilessi, non ci potevo credere...tutto questo era solo un sogno. Ma quando un dolore forte mi fece urlare, capii che era tutto vero. Una signora si avvicinò a me e mi chiese se stessi bene, annuii e le sorrisi. Poco dopo arrivarono tutti gli altri, mangiammo in silenzio...

-"Lily è successo qualcosa?" Mi chiese Charlotte. La guardai senza parlare, e annuii. Le passai la lettera.
La prese e cominciò a leggere. Quando ebbe finito scoppiò a piangere.
Mi alzai e andai ad abbracciarla.

-"Che succede?" Mi chiese Dylan saettando lo sguardo da me a Charlotte.
Gli passai il biglietto. Lo lesse e mi prese tra le sue braccia abbracciandomi.

-"Ci sono io" mi accarezzò la schiena nuda. Un altro dolore alla pancia mi fece urlare.

--"Ragazzi... Mi fa troppo male la pancia" urlai dal male, le contrazioni erano sempre più frequenti.
Dylan mi prese in braccio e gli altri portarono via le cose. Mi tenevo la pancia con entrambe le mani facendo respiri profondi. Arrivammo in ospedale in un attimo.

-"La mia ragazza ha le contrazioni sempre più frequenti, qualcuno mi aiuti." Urlò disperato Dylan. L'infermiera arrivò e mi fece sedere su una sedia a rotelle. Strinsi la mano di Dylan sempre più forte.

-"Non ti lascerò amore, sono qui" mi disse all'orecchio.

-"Lo so, ti amo" e poi il buio.

*     *       *

Scusatemi se pubblico solo ora il capitolo... Ma ho avuto degli impegni in questi giorni. A presto
  Rose💚

The first time I met youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora