Quindicesimo capitolo

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Mi svegliai con un forte dolore alla pancia,corsi subito in bagno. Era da giorni che avevo la nausea e giramento di testa. Forse sarà il freddo, mi risposi.
Due mani mi tirarono indietro i capelli, e io vomitai l'anima come ogni mattina ormai.
Quando finii, presi i fazzoletti che mi passò Dylan e mi sedetti sul mordo della vasca.

-"Ma ogni mattina sarà così?" Mi chiese grattandosi il mento.
Lo guardai negli occhi, non seppi nemmeno io cosa rispondere.
I giramenti di testa, la nausea, io che mangiavo in continuazione. No, non può essere vero.
Mi alzai di scatto dalla vasca e andai in camera per prendere il telefono. Mandai un messaggio a Jenny e andai a chiamare Charlotte. Sentii chiamare il mio nome da Dylan ma non ci feci caso.

-"Charlotte svegliati ho un problema " le dissi toccandole una spalla.

-"Lily che succede?" Si alzò dal letto e mi scrutò con i suoi occhi.

-"Credo sono incinta" le dissi sussurrando.

-"Come? Quando? Perché?".

-"I sintomi sono quelli Charlotte" le dissi cominciando a piangere.

-"Dio piccola, vieni qui. Ci sono io-disse  abbracciandomi e accarezzandomi i capelli- devi dirglielo a Dylan e magari fare il test. Se vuoi oggi pomeriggio andiamo a prenderlo" mi disse.

-"Amore ma cos. -strabuzzò gli occhi- amore che succede?" Mi prese tra le sue braccia. E io scoppiai a piangere e cominciai a tremare.
Mi cullò tra le sue braccia, ma guardò Charlotte e le chiese spiegazioni.

-"Forse è meglio che te lo dice lei, vi lascio da soli, Lily qualunque cosa succeda io ci sarò sempre." Mi baciò la guancia e uscì dalla stanza, lasciandoci da soli.
Lo guardai negli occhi e glielo dissi.

-"Credo... Di essere incinta" e ci fu silenzio. Si sentivano solo i miei singhiozzi. Dylan si alzò e uscì dalla camera sbattendo la porta. Scoppiai a piangere distendendomi sul letto. In quel momento entrò Jen e Charlotte si distesero accanto a me abbracciandomi.

Era ormai tarda sera quando mi svegliai. Scesi dal letto e andai in cucina. Ma appena sentii le voci di Dylan,Jenny, Jamie , Derek e Charlotte mi fermai.

-"Ho solo paura, paura di fare lo stesso sbaglio dei nostri genitori Jen, ci hanno lasciato... Non voglio essere come loro" parlava a voce bassa.

-"Senti, tu sarai un bravo papà, lo sei sempre stato quando ti prendevi cura di me. Lily ha bisogno di te ora, avete solo sedici anni avete una vita davanti, la cosa che secondo me è la migliore, è che devi parlare con lei, e decidere cosa fare" le disse Jen prendendo una mano tra le sue.

-" Mia sorella, non vorrà abortire Dylan, ma stiamo parlando di un'altra "creatura" da far crescere. Io ci sarò sempre per voi" Charlotte anche se un anno più piccola di me, era la più matura tra le due.
Mi appoggiai al muro con la testa e li ascoltai parlare.

-"Amore cosa stai facendo? Non si origlia " Dylan era sotto le scale, con un sorriso che dedicava solo a me.

-"I-io non stavo origliando -abbassai la testa- io vado " non feci in tempo a muovermi, che Dylan mi attirò a se.

-"Scusami, se me ne sono andato via prima. Non era mia intenzione, ho soltanto paura Lily." Mi disse all'orecchio.

-"Scusami, ma pensi che io non ne ho? Eh? " mi staccai da lui e lo guardai.

-"Sai, me ne sarei potuta anche fregarmene, invece tu? Tu sei scappato. Mi hai lasciata da sola, a piangere. Quando avevo bisogno di te. Quando ho bisogno di te. Ho sopportato tutt0 fino ad ora. Ma quando ti ho visto uscire da quella stanza, mi è crollato il mondo addosso. Anch'io ho paura, e molta. Ma io amerò mio figlio come amo te. Tu non sarai mai come i tuoi genitori hai capito? Sei la persona più bella, buona e dolce che io abbia mai conosciuta. -mi avvicinai a lui e gli accarezzai una guancia- ti prego ho bisogno di te. Io voglio tenere questo figlio. " non mi accorsi che calde lacrime rigavano le mie guance rosee.

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