VII

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C'è una ragazza, qui accanto a me. Cerca di riempire gli inevitabili silenzi da quando è entrata con la sua dolce voce rotta dal pianto. Sento le sue mani toccarmi in continuazione, come se dovesse accertarsi che io sia ancora qui. Mi lascia dei baci sulla guancia, e alcuni anche sulle labbra. Inizia a raccontarmi qualcosa, ma se potessi, le direi di non sprecare forze per riferirsi ad aneddoti di noi due, perché non ricordo assolutamente nulla.

Mi sento come un computer resettato, vuoto, e posso giurare che non è una bella sensazione. E inoltre, tutte le informazioni che ho ricevuto sembrano non addirsi a me, sembrano come se fossero forzate. Mi fa strano che il mio nome sia Justin Bieber, così come non mi sembra che io abbia una passione nascosta per la musica, a quanto dice Hailey. O per l'hockey, addirittura. Al momento, so solo che è un gioco di squadra con un cosino nero e rotondo al centro del campo che va lanciato verso la rete altrui!

Poco dopo entra un'altra persona, sarà una dottoressa perché Hailey si scusa, probabilmente non è orario di visite e lei non dovrebbe trovarsi qui. Ma la donna non la rimprovera, come penso farebbe qualcun altro. Anzi, rimane a chiacchierare con lei. Prima di me, poi il discorso si incentra su di lei. Strano, non frequenta nessuno. Eppure dal suono della sua voce potrei scommettere che è una donna bellissima. Vorrei tanto poter aprire anche solo per un secondo gli occhi per poter verificare la mia teoria.

Poi Hailey lascia la stanza: la pausa pranzo sta quasi terminando e non può rischiare che qualcuno la trovi qui. Credo che la dottoressa sia rimasta, riesco a sentire ancora il suo respiro. Spero che continui a parlare anche ora che è praticamente sola nella stanza, voglio continuare a sentirla e a immaginare il suo volto. E vorrei anche conoscere il suo nome, ma so di star chiedendo troppo.

Però c'è troppo silenzio, sinceramente non capisco cosa stia facendo. Sta forse controllando i miei valori, ma sembra comunque strano. E poi la sento afferrarmi la mano. Strano a dirsi per uno nelle mie condizioni che non riesce a sentirsi nemmeno le gambe, ma giuro di aver sentito un brivido, causato da quel tocco. Breve ma intenso.

E quando inizia a parlare, capisco quel silenzio. Cercava di trattenersi dallo scoppiare. Sentire questa voce debole e incrinata, completamente differente da quella della chiacchierata con colei che dovrebbe essere la mia ragazza, mi distrugge. Vorrei poterle prendere il viso tra le mani, poterle asciugare le lacrime e poi baciarle le guance, e dirle che è una persona forte e fantastica, se è riuscita a sopportare questo dolore così a lungo, e che tutto, alla fine, andrà bene. Ma non posso farlo, e mi odio per questo. Sono costretto a sentire i suoi lamenti, e so che sotto c'è molto altro, tutto un altro mondo di cui ancora non ha parlato ma di cui spero parlerà presto. È una ragazza distrutta in tanti minuscoli frammenti, ma io, lo giuro, li prenderò uno alla volta e li rimetterò al loro posto.

***

Non so se quello che sto per fare è sbagliato. Probabilmente dovrei continuare a tenermi tutto dentro come ho sempre fatto, ma dopo la piccola liberazione che ho provato nel parlarne a Justin, sento che devo assolutamente rifarlo. È stata una sensazione talmente bella che devo per forza riprovarla, ma questa volta con qualcuno che possa interagire con me.

Forse dovrei aver paura che possa tradirmi, o qualcosa del genere. Dopotutto, la conosco da un solo giorno. Ma, fino ad ora, è stata l'unica ad essersi mai interessata a me, a chiedermi come stessi. Non dovrebbe essere un indizio importante?

Quando siamo uscite dal bar mi ha accarezzato il braccio, e con voce dolce mi ha detto di seguirla con la mia macchina. Abita fuori Stratford, in una stradina di campagna, e questo le permette di avere una casa molto più grande della mia, con un giardino e addirittura un orticello sul retro. Mi piace lo stile rustico che le ha conferito. Mi invita ad entrare e un po' a disagio prendo posto sul divano in pelle. Fa molto caldo, così afferra un telecomando bianco e lo punta verso il condizionatore, azionandolo.

The Cure || Justin Bieber (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora