Capitolo 9

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Entro in classe e mi blocco appena vedo Cristina seduta al MIO banco al posto di Luca.
Cerco quest'ultimo con lo sguardo e sta beatamente chiacchierando con Nik e Josh e sicuramente non si è accorto che questa vipera gli abbia preso il posto.
A meno che non l'abbia fatto volentieri....

Giorgia e Manuel vanno verso il loro banco e io verso il mio. Di sicuro vorrá qualche cosa. È dal primo anno che ci odiamo e più sto lontana da lei meglio è.

Mi siedo sicura di me e Cristina mi rivolge un sorriso finto. I suoi occhi sono furbi,vuole sicuramente qualcosa. Visto che non si decide a parlare parlo io.
"Perché ti sei seduta qui?"
"Dobbiamo parlare"-è tranquilla,o almeno il tono è tranquillo.

C'è qualcosa sotto...

"Ti volevo semplicemente chiedere di stare lontana dal MIO Luca.

Sai le ragazze come te non fanno per lui.

E se ti iniziasse a piacere sono sicura che ti scaricherebbe e che ci rimmarresti male.
Puntualiziamo non che mi dispiaccia per te ma non voglio far sofrire l'imnamorata del mio ragazzo"

"A parte che non è il tuo ragazzo. E anche se lo fosse Cristina ti preoccupi che io possa portartelo via?"

"Ovvio che no ma se mi stai tra i piedi ti rovino. E ricorda un'altra cosa tu sei solo una povera ragazzina combina guai,piccola,egocentrica e brutta,i ragazzi come Luca ti dovrebbero stare alla larga perché emani cattivi odori"

Dopo tutto ciò si alza con fare altezzoso e torna al suo posto.

Mi sento gli occhi pizzicare. Non voglio che le parole di Cristina mi facciano questo effetto.

Lo so di non essere così ma se lo fosse? Ho il vomito.

Senza guardare nessuno esco dalla classe correndo e me ne vado verso il bagno.
Odio essere me. È vero quello che ha detto. Sono solo una ragazzina combina guai. Ci finisco sempre. Rispetto a tutte le ragazze che conosco mi definisco la più brutta e sciocca...non so come sentirmi a parte che da schifo.

I corridoi per fortuna sono vuoti. Oggi è stata una giornata di merda. Dovevo starmene a casa fin dal principio.
Mi dirigo verso i bagni e mi sciacquo il viso.
L'immagine riflessa allo specchio è orribile. Ho gli occhi rossi e gonfi e le mie guance sono tinte di un leggero rosso.
Mi rifiuto di tornare in classe.
Glil'ho data vinta a Cristina ma in questo momento la mia autostima è sotto zero.
Sento che sto per soffocare,il nodo che ho alla gola mi sta opprimendo.
Mi sento terribilmente sola.
Mi guardo di nuovo allo specchio.
Interminabili lacrime mi contornano il volto,gli occhi sono rossi come il sangue e gonfi,troppo gonfi.
Cerco di darmi un aspetto migliore e esco dal bagno andando verso la segreteria.
Oggi esco prima,proprio in questo momento.

"Chiara ti ser...o santo cielo che hai fatto?"-Susanne è la persona più gentile in tutto il pianeta. Nei compiti in classe ci aiuta dandoci una copia del compito che ha fotocopiato per i prof e ci firma sempre le giustifiche.
Mi guarda con quei occhi d'angelo. Si nota così tanto che sono un disastro.
Fingo un sorriso:-"Niente solo che non mi sento tanto bene e..."
"Oh non ti preoccupare puoi andare i tuoi professori li avverto io"
"Grazie mille"
"Rimettiti presto"
Annuisco e esco da quell'inferno.
Per fortuna l'autobus passa subito perché non ce l'avrei fatta ad aspettare.

Dopo 10 minuti sto a casa e avendo dimenticato tutto a scuola ho preso la chiave di riserva. Mi sono messa una tuta larga e legato i capelli in una coda disordinata e ora sto sul divano a mangiare un barattolo di gelato. Fiordilatte e nocciola.
Stanno trasmettendo alta infedeltà e per fortuna mi distraggono dalle parole di Cristina.
Ci ho pensato e non capisco perché mi sia importato così tanto di quello che dice la gatta morta.

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